Alessandro Di Pietro



8
maggio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (28-04/4-05/2014). PROMOSSI BROADCHURCH E DON MATTEO, BOCCIATI ZANICCHI E SIFFREDI

Rocco Siffredi

9 a Broadchurch. L’acclamata serie inglese riesce a conquistare anche il pubblico di Giallo, abituato a prodotti decisamente diversi. Merito di una storia che, pur non brillando per originalità, è finemente raccontata.

8 a Don Matteo. La serie di Rai1, oltre a mietere ascolti straordinari in patria, si è fatta apprezzare in terra straniera. Curioso il remake russo con un pope ortodosso.

7 a Purche finisca bene. Il ciclo di tv movie ha avuto il merito di portare la commedia in tv riuscendo a convincere il pubblico di Rai1, non sempre sensibile alle novità.

6 a Alessandro di Pietro che, dopo il burrascoso addio alla Rai, si ricicla su Alice.




2
maggio

OCCHIO AL PRODOTTO: ALESSANDRO DI PIETRO SBARCA SU ALICE TV AD UN ANNO DAL LICENZIAMENTO DALLA RAI

Alessandro Di Pietro

Alessandro Di Pietro

Cosa non si fa pur di campare? Ci si ricicla, o meglio ci si ricolloca. Così, ad un anno dal licenziamento dalla Rai (e dal malore improvviso), per Alessandro Di Pietro è arrivato il momento di riaffacciarsi sul piccolo schermo. Certo, la visibilità che dà l’azienda pubblica è impareggiabile, ma è sempre meglio esserci che finire nell’oblio. Così, per il conduttore attento ai consumi, è arrivata la proposta di Valter La Tona, sempre attento a non lasciarsi sfuggire quei volti in declino ma pur sempre popolari tra il pubblico italiano.

Dopo un anno di pausa, una bella notizia per l’ex conduttore del mattino di Rai1, che dal 12 maggio sbarcherà nel mattino di Alice Tv (canale 221 del digitale terrestre) con Occhio al Prodotto, ovvero – per come viene presentato – uno spinoff del defunto Occhio alla spesa, chiuso in men che non si dica dal Direttore di Rai1 Giancarlo Leone per le accuse di pubblicità occulta. Di Pietro andrà in onda quotidianamente dalle 9.30, anche se non mancheranno presumibilmente le repliche durante la giornata.

Tutto tace, invece, sulle azioni legali intraprese a seguito della fuoriuscita dalla Rai. Di Pietro, tramite i suoi legali, annunciò battaglia perché si sentiva capro espiatorio di una vicenda che serviva solo, quantomeno a suo dire, a nascondere le numerose magagne interne, di cui però nessuno ha saputo nulla fino ad oggi.


7
aprile

ALESSANDRO DI PIETRO DICHIARA GUERRA ALLA RAI: IO ‘CAPRO ESPIATORIO’ PER NASCONDERE MAGAGNE

Alessandro Di Pietro

Altro che cime di rapa, carciofi e kiwi in offerta. Adesso son cavoli amari! E’ guerra aperta tra Alessandro Di Pietro e la Rai, che venerdì scorso ha licenziato in tronco il conduttore con l’accusa di aver fatto pubblicità occulta durante tre puntate del suo Occhio alla Spesa andante in onda nel 2012. Il giornalista, che ha ribadito la propria estraneità alle accuse, ha subito impugnato il provvedimento, annunciando in una lettera aperta la propria intenzione di “dare battaglia“.

Dopo aver rassicurato tutti sul malore di natura cardiaca che lo aveva colpito giovedì notte (prima che gli avvocati lo informassero del licenziamento), Di Pietro si è dichiarato pronto a reagire. Sul fronte della salute e, soprattutto, su quello professionale.

“…ho dato mandato ai miei avvocati di dare battaglia perché la mia volontà primaria è di far fare presto una figuraccia alla Rai, non tanto come azienda verso cui ho grande rispetto e riconoscenza, ma nei confronti di chi con un gesto improvvido ha voluto ingiustamente colpire me, volendo dare all’esterno l’idea del cosiddetto ‘esempio’ , scegliendo Alessandro Di Pietro come ‘capro espiatorio’ per nascondere le numerose magagne interneha scritto il conduttore.





5
aprile

ALESSANDRO DI PIETRO IMPUGNA IL LICENZIAMENTO

Alessandro Di Pietro

Come immaginabile si va a colpi di battaglia legale. Nonostante il malore avuto in mattinata e la prescrizione di assoluto riposo, è un Alessandro Di Pietro battagliero quello che ha deciso di impugnare il licenziamento recapitatogli a mezzo posta dalla Rai.

Per chi non avesse seguito la vicenda è opportuno ricordare che il mattatore di Occhio alla Spesa è stato fatto fuori da Viale Mazzini a seguito di una multa comminata alla Rai dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato per la pubblicità occulta che lo stesso Di Pietro avrebbe realizzato promuovendo una pasta per diabetici all’interno di tre puntate del programma in onda nel 2012.

Dopo poche ore dalla notizia del licenziamento è arrivata la reazione del conduttore affidata a una nota diffusa dal suo Ufficio Stampa e redatta dall’avvocato Adriano Izzo. Quest’ultimo ha comunicato di “avuto mandato dal dottor Di Pietro di impugnare nelle sedi competenti il provvedimento Rai in quanto del tutto illegittimo ed arbitrario oltre che basato su pretesi indizi del tutto inconsistenti se non addirittura falsi“. Il ricorso sarà finalizzato al ristoro dei danni di natura patrimoniale che non patrimoniale sofferti dal presentatore.


5
aprile

MALORE PER ALESSANDRO DI PIETRO. LA RAI LO HA LICENZIATO

Alessandro Di Pietro

UPDATE – Alessandro Di Pietro ha impugnato il licenziamento. Per tutte le info sulla situazione clicca qui

Sorpresa per le affezionate casalinghe che ogni mattina puntuali alle 10.00 si sintonizzano su Rai1 per seguire i consigli domestici di Alessandro Di Pietro all’interno di Occhio alla Spesa, che da quest’anno è stato inglobato all’interno di Uno Mattina. La quotidiana rubrica di Rai1 non è andata in onda a causa di un malore di natura cardiaca che ha costretto il conduttore al ricovero in una clinica di Roma.

Una nota diramata dall’ufficio stampa della produzione informa che le sue condizioni sono stazionarie ma che comunque Di Pietro necessita di un periodo di assoluto riposo con la conseguenza che si prevede una sospensione della rubrica condotta quotidianamente a meno che la Rai non decida per la sua sostituzione con un altro conduttore.

Mentre aggiorniamo il post il sito di Panorama rivela una notizia shock che potrebbe essere la causa del malore. Di Pietro sarebbe stato licenziato dalla Rai con una lettera di risoluzione del contratto ad effetto immediato. La decisione di viale Mazzini sarebbe stata presa a seguito della multa per pubblicità occulta che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva inflitto alla Rai nel marzo scorso.  Di Pietro era stato multato dalla suddetta Autorità per aver eccessivamente magnificato – evidentemente in cambio di un compenso secondo l’Agcm – una pasta per diabetici in tre puntate di Occhio alla spesa.





3
febbraio

DM LIVE24: 3 FEBBRAIO 2013. SILVANA PAMPANINI SHOW A I MIGLIORI ANNI, DI PIETRO ASSOLTO, PATRICIA BORDES A ITALIA’S GOT TALENT

Silvana Pampanini

>>> Dal Diario di ieri…

  • Alessandro Di Pietro assolto

Il giudice ha ritenuto infondate le accuse di calunnia e diffamazione rivolte dal Consorzio di tutela della IGP Pomodoro di Pachino ad Alessandro Di Pietro, in occasione della puntata del 3 febbraio 2011 della trasmissione Rai «Bontà Loro», condotta da Maurizio Costanzo.

  • Silvana Pampanini Show a I Migliori Anni

Alessandro ha scritto alle 22:10

A I Migliori Anni, Conti intervista Silvana Pampanini e le chiede di Fellini. “Eh Carlo, nun lo posso dì com’era Fellini.. Era.. Era.. ‘No stronzo!”. Noblesse oblige.

A I Migliori Anni, la Pampanini lancia una frecciatina alle sue colleghe più o meno coetanee: “Sai che le mie colleghe che si presentano con certe capigliature in realtà hanno la parrucca? Invece i miei capelli sono veri! Carlo ti prego, tirameli, così lo facciamo vedere a tutti!”. E costringe Conti a tirarle la chioma cotonata.

  • Patricia Bordes a Italia’s Got Talent
Gionny82 ha scritto alle 23:12

7
dicembre

ALESSANDRO DI PIETRO A DM: SBAGLIATA LA COLLOCAZIONE DI ‘STORIE VERE’, OCCHIO ALLA SPESA FACEVA PIU’ ASCOLTI

Alessandro Di Pietro

E’ considerato il re delle casalinghe, il paladino dei consumatori. Alessandro Di Pietro conosce infatti i segreti del buon vivere domestico e ogni giorno, alle 10.00, a Unomattina Occhio alla spesa regala consigli preziosi per migliorare l’economia delle famiglie italiane. Il conduttore di Rai1 aiuta così le massaie ad acquistare i prodotti più convenienti al mercato, fornendo loro le dritte per riempire la dispensa senza far piangere il portafoglio. Un vero “servizio pubblico”, del quale abbiamo approfittato anche noi di DM in vista del Natale…

Unomattina Occhio alla Spesa sembra particolarmente attuale in questi tempi di crisi…

Sì, l’attualità del programma si è manifestata nel corso di tutti i suoi dieci anni di vita, a partire dal gennaio 2002, quando lo inventai e proposi a Rai1. In quel periodo ci fu il passaggio tra la lira e l’euro, con l’aumento dei prezzi e il verificarsi della più grande speculazione economica degli ultimi 100 anni. Ma Occhio alla Spesa è attuale anche oggi, quando molte famiglie non riescono ad arrivare alla terza o addirittura alla quarta settimana del mese.

Come sono cambiati i consumi degli italiani con la crisi?

Sono cambiati per due aspetti. Il primo è quello quantitativo, con un crollo direttamente proporzionale alla scarsità di entrate nel bilancio familiare. In Italia, infatti, gli stipendi non cambiano da quindici anni mentre il costo della vita si è triplicato, originando così delle fasce di povertà. L’altro aspetto riguarda l’aumento del tasso d’indebitamento delle famiglie, favorito anche da quelle offerte sospette che ti invitano a comprare oggi e pagare domani: l’opposto del concetto di risparmio.

Secondo lei è possibile e conveniente tornare al vecchio conio, come alcuni teorizzano?

No, perché qualsiasi Paese della Comunità Europea che tornasse indietro verrebbe tagliato fuori e questo sarebbe un trauma dal punto di vista economico.

Ad un anno dal suo insediamento, quali conseguenze concrete hanno portato le manovre del Governo Monti?

Il Governo ha rimesso in piedi un’economia i cui frutti si vedranno solo nel prossimo triennio. Nel frattempo la famiglia italiana, che già si trova in condizioni difficili, dovrà sostenere una pioggia di tasse: l’Imu, l’aumento dell’Irpef e dell’Iva sui prodotti dal 20% al 21%… La sua situazione è in via di peggioramento, poi dal 2015 ci sarà una ripresa, con l’abbassamento dei prezzi e l’aumento dei consumi.

In questa stagione Occhio alla Spesa è stato inglobato all’interno di Uno Mattina. Si sente ridimensionato?


17
agosto

ALESSANDRO DI PIETRO: “CHE IN RAI NON BRILLINO LE INTELLIGENZE PUO’ ESSERE VERO MA OCCHIO ALLA SPESA CI SARA’”

Alessandro di Pietro

Alessandro Di Pietro smentisce le voci di una possibile cancellazione di Occhio alla spesa, confermando che il programma verrà inglobato all’interno di Unomattina:

“Nel manifesto della trasmissione - ha dichiarato Di Pietro in un’intervista a Vero - sono indicati 40 minuti che prendono il nome di Occhio alla spesa, poi ce ne sono altri 20 di free economy che si chiamano Unomattina in verde. Questa è la realtà del palinsesto della prossima stagione presentato agli inserzionisti”.

In realtà, che il conduttore approdasse con un suo spazio all’interno dello storico contenitore mattutino di Rai 1 era ormai cosa nota e certa. Eppure lo stesso Di Pietro, in seguito a delle voci di un’improvvisa soppressione, ha voluto subito fugare ogni dubbio, precipitandosi all’ufficio depositi della Rai per avere conferma che per la sua creatura non fosse ancora arrivato il momento della pensione. E, a mente fredda, ammette che una tale decisione da parte dell’azienda sarebbe stata incomprensibile: