Parte oggi – lunedì 12 maggio 2014 – alle 17:20 su Super! (ex DeA Super) Camilla Store Best Friends, nuova stagione del programma condotto da Fiore Manni che dal 2011 insegna alle ragazzine come vestirsi e come essere alla moda senza rinunciare alla propria personalità. Questa volta Fiore non avrà una sola ospite per puntata ma ben due: due migliori amiche (da qui l’aggiunta di quel Best Friends al titolo originale Camilla Store) che impareranno a fare shopping insieme. Abbiamo fatto per voi una chiacchierata con Fiore, giovanissima stylist e ormai vero e proprio guru per le giovanissime telespettatrici.
Com’è cambiato Camilla Store dal 2011 ad oggi?
In questi anni il programma si è evoluto. Piano piano, lo abbiamo migliorato sempre di più, con piccoli accorgimenti per lo più estetici. Adesso con la nuova stagione “Best Friends” abbiamo deciso di raddoppiare il divertimento e la creatività ospitando in atelier due amiche del cuore!
Hai tante fans, che sul web ti chiedono consigli e vorrebbero partecipare alla tua trasmissione. Accade anche nella vita di tutti i giorni?
Si! Sia sulla pagina facebook del Camilla Store che sulla mia personale, vengo letteralmente travolta da lettere, messaggi e richieste d’aiuto!
Oggi le bambine e le giovanissime adolescenti sembrano davvero molto attente al proprio look, mentre qualche anno fa non era una loro priorità. Quanto c’entra la tv in questo precoce interesse per la moda? C’è chi parla di tv diseducativa…
Non è solo la tv ma tutto ciò che le circonda. I marchi cercano di abbassare l’età del cliente per poter vendere di più, e il mercato in generale tende a creare delle piccole fashion victim. Le bambine e le teen molto spesso poi si lasciano influenzare dal branco per sentirsi accettate e più a loro agio all’interno del gruppo.
Tu quando hai iniziato ad interessarti alla moda? Hai dei modelli di riferimento?
Sin da piccola, ma forse più che interessarmi alla “moda” mi sono interessata sin da subito alla “progettazione”. Crescendo poi ho cominciato a studiare e a guardare con molta attenzione tutte le sfilate ma per una curiosità verso le forme e tessuti usati più che per scoprire “cosa andrà di moda”. Le tendenze sono molto divertenti, ma quelle dettate dai grandi brand non mi hanno mai interessato. Preferisco quelle urban, le tendenze che nascono spontaneamente dalla strada. Quelli si che sono interessanti! No, non ho nessun modello di riferimento particolare.
In Camilla Store non solo realizzi i tuoi abiti, ma dai consigli alle tue ospiti cercando di capire i loro gusti e il loro vissuto. Quanto conta la componente psicologica?
Penso che sia davvero molto importante. Un abito è bello se ci fa star bene, se ci fa sentire a nostro agio. Penso che prima di piacere agli altri dobbiamo piacere a noi stessi, e gli abiti dovrebbero essere un aiuto. Cerco sempre di spiegare alle ragazze che vengono in programma, ma anche a quelle in casa, che non esiste un “giusto” e uno “sbagliato”. Se una mattina si svegliano e vogliono vestirmi mischiando i colori, o indossando degli abiti eccentrici, possono farlo benissimo, senza dover aver paura dei giudizi altrui, l’importante è che facciano qualcosa che le diverta e le faccia star bene.
Per placare le polemiche scatenate dal makeover show di Belen Rodriguez, nel programma verrà inserito un life coach che analizzi la trasformazione del look proprio da un punto di vista psicologico. Cosa pensi di coloro che volevano farlo chiudere Come mi vorrei perché lo ritengono troppo superficiale?
Ho visto poco quel programma e quel poco che ho visto non mi è piaciuto per niente. Cercano di veicolare le ragazze e le donne in stereotipi della donna terribili, non rispettando davvero la loro personalità o la loro sensibilità. O anche semplicemente i loro gusti. Molte mie amiche me ne hanno parlato male e hanno firmato la petizione per fermare la messa in onda. Penso che un programma del genere dovrebbe eliminare qualsiasi tipo di pregiudizio riguardo degli stili particolari. Ogni individuo è diverso e deve aver la possibilità di poterlo dimostrare anche con l’abbigliamento. Non tutte le ragazze devono indossare un tacco 12 ed un tubino per sentirsi “donne”.
Vieni da una famiglia di attori, registi e doppiatori. Quanto c’entra col fatto che il lavoro di stylist che sognavi di fare hai finito per farlo in tv?
Assolutamente niente. Sin da piccola il lavoro dei miei nonni non mi ha mai particolarmente interessata. Ci sono capitata per caso, leggendo l’annuncio appeso nella bacheca della mia università. Ero senza lavoro e ho pensato di provarci, non l’ho neanche detto ai miei genitori, perché ero sicura che non sarei stata presa (ride, nota di DM).
Sei giovanissima ma hai già fatto molte esperienze nel mondo della comunicazione, dal programma tv, al blog, ai libri di Camilla Store. Cos’altro vorresti sperimentare?
Mi piacerebbe un giorno pubblicare dei libri illustrati per bambini e poi ancora, una piccola collezione tutta mia. Sarebbe un sogno che diventa realtà!
Un’ultima domanda: cosa consiglieresti di fare alle nostre lettrici per individuare il proprio stile?
Di scegliere semplicemente gli abiti che amano di più! Di capire quali sono i loro punti di forza e cercare degli abiti che li sappiano valorizzare!
1. elisa ha scritto:
9 giugno 2014 alle 21:38