Conchita Wurst con il brano Rise Like a Phoenix vince l’Eurovision Song Contest 2014. E questa è una grande notizia, perchè a vincere la kermesse più seguita nel mondo è una drag queen con una curatissima barba e una voce da spavento. Il voto europeo rappresenta una netta rottura con il passato, perché è un voto politico contro le discriminazioni, e a favore della comunità LGBT. Certo, la canzone e l’esibizione teatrale hanno fatto il resto, e hanno contribuito a portare Conchita sul tetto d’Europa. Insomma, per dirla alla italiana vale a tutti gli effetti il detto donna baffuta sempre piaciuta.
Per l’Austria, che ultimamene viveva la manifestazione con qualche mugugno, si tratta di una vittoria meritata, mentre per l’Italia di un flop senza precedenti, poiché peggiora in maniera netta i risultati delle precedenti partecipazioni. Emma non ha convinto, e la sponda scandinava ha messo il turbo (grazie ai voti solidali), collezionando unita posizioni di prestigio, con il rischio che la Svezia potesse tornare a vincere a due edizioni dall’ultima vittoria.
Pericolo scampato insomma. Comunque sia, Thomas “Tom” Neuwirth – questo il nome all’anagrafe di Conchita – prima di darsi all’altro sesso per “gioco” aveva partecipato a diversi casting televisivi, nella speranza di sfondare nel mondo della musica. Poi il travestimento e la curiosa trasformazione, per dimostrare che ciò che conta non è l’aspetto ma la persona. La sua candidatura ha scatenato diverse polemiche, sia in Austria (che ora, invece, la starà festeggiando) che in altri Stati, come la Russia e la Bielorussia che – di pari passo – si sono scatenate con petizione contro la partecipazione della drag queen.
Ironia della sorte, proprio la Russia si è ritrovata sotto attacco all’Eurovision, non solo per le note questioni politiche – è infatti in atto uno scontro con l’Ucraina – ma anche per le discriminazioni continue nel paese. La vittoria di Conchita è un vero schiaffo morale al paese governato da Vladimir Putin.
1. Mickey ha scritto:
11 maggio 2014 alle 01:39