“Più donne, più cultura, meno chirurgia plastica” aveva auspicato Anna Maria Tarantola. Ricordate? A quanto pare, ieri su Rai2 hanno davvero preso alla lettera (si fa per dire) il solenne appello della Presidente di Viale Mazzini. A Quelli che il calcio, il conduttore Nicola Savino ha lanciato la rubrica Impara l’arte, un surreale corso per persone scevre di cultura artistica curato dal professor Francesco Bonami. Sintomatico il parterre di alunni affidati al serioso docente: Marika Fruscio (qui il tentativo di Elio Corno di spogliarla in diretta – qui il suo incidente sexy su una tv locale), Max Bertolani e la soubrette Francesca Brambilla. La tv di cultura, per l’appunto.
Francesco Bonami: da Geppi Cucciari a Marika Fruscio…
Così, su Rai2, il professor Bonami – noto al pubblico per la sua partecipazione a Dopotutto non è brutto, con Geppi Cucciari – si è prestato ad un imbarazzante siparietto ambientato al Palazzo Reale di Milano, dove è in corso una mostra con le opere di Gustav Kilmt. Il tutto, in un clima ridanciano e trash comprensibilmente dovuto alla presenza degli improbabili alunni. “Il mio compito credo sia quello di istruire delle capre, come direbbe un mio collega” ha detto il critico d’arte, tutto compiaciuto. E pensare che, giusto pochi mesi fa, l’intellettuale si accompagnava su Rai1 a Geppi Cucciari, con l’ambizione (non riuscita) di raccontare l’arte al pubblico della rete ammiraglia.
Ora invece eccolo lì, accanto ad una esplosiva Marika Fruscio, passata dalle maliziose esultanze calcistiche per il suo Napoli alle sale di museo. “Io sono una grande esperta d’arte e ve lo dimostrerò tra poco. Quindi arriviamo in questo museo e poi vi farò vedere le mie arti artistiche” ha detto la soubrette su Rai2. E poi, davanti alle opere di Klimt, un nuovo commento di spessore in risposta a Nicola Savino, che faceva riferimento alla quinta sinfonia di Beethoven: “io ho la quinta coppa d, quindi avete suonato qualcosa inferiore alla mia“.
Sarà stata compiaciuta la Presidente Tarantola: non è da tutti avere un commento alle opere di Klimt firmato da Marika Fruscio. E chissà che prestigio per il professor Bonami, che fino a ieri veniva ricordato come noto critico e curatore della Biennale di Venezia 2003. Per lui, il passaggio da Geppi Cucciari alla signorina Fruscio è stato breve. Del resto, quando il servizio pubblico chiama…
1. tinina ha scritto:
24 marzo 2014 alle 14:38