Promossi
9 a Ginnaste. Il docureality di Mtv, tornato con i nuovi episodi, è uno dei più felici esempi di racconto televisivo che riesce ad emozionare e appassionare senza bisogno di grossi mezzi. Dal punto di vista editoriale, poi, per la rete significa presentare un sano modello di vita per i giovanissimi (e fedelissimi) telespettatori.
8 al trentennale de La Piovra (per maggiori info clicca qui), fiction che ha scardinato i tradizionali stereotipi degli anni 80 e che ancora oggi risulta contemporanea.
7 a C’è Posta Per Te. Maria de Filippi ha stravolto tutti i suoi programmi con l’unica eccezione del people show che nel corso di 17 stagioni ha avuto ben pochi cedimenti. Merito di una formula tanto essenziale quanto funzionale al contenuto che si vuole veicolare. Tuttavia qualche cambiamento soprattutto per quanto riguarda gli ospiti non avrebbe nuociuto.
6 a Fuoriclasse 2. A Luciana Littizzetto serve il ruolo di Isa Passamaglia, più di quanto si possa pensare. Con la fiction ha modo di dimostrare che “oltre al walter e alla jolanda” c’è di più, evitando di rimanere intrappolata nel quarto d’ora di sermone domenicale. Peccato comunque che la sceneggiatura della serie targata Caschetto non sia irresistibile.
Bocciati
5 al mea culpa decisamente tardivo di Giancarlo Leone sul meccanismo dei Premi Tv. Il direttore di Rai1 su Twitter, l’indomani della premiazione, scrive: “Chi dice che i canali tematici sono sottovalutati nei premi tv non ha tutti i torti. Tv generalista è oggi al 60%. Il 40% merita di più“.
4 alle “milionesime” repliche di Sex and the city piazzate da La7 in prima serata al posto di Linea Gialla. C’è da sottolineare pure che sui televisori di nuova generazione la serie si vede malissimo.
3 alla possibilità di scommettere su programmi registrati. Non vogliamo credere che effettivamente qualcuno abbia scommesso conoscendo il vincitore di Masterchef, però riteniamo assurdo consentire puntate su cose di fatto già avvenute.
2 al silenzio di Amici sul direttore artistico dei bianchi. A due settimane dall’inizio del serale, Maria de Filippi, per non precisati motivi, non svela il nome di colui che farà da guida a metà dei suoi allievi che di conseguenza si trovano a dover scegliere tra Miguel Bosè e un punto interrogativo.
1 a Giass. Il ritorno di Luca e Paolo in tv, targato Antonio Ricci, è un sonoro e prevedibile flop. Sembra essere ritornati indietro di 20 anni. Puzza di muffa.
0 al comunicato con cui Giancarlo Scheri rimarcava il “successo” di Giass. In una nota il direttore ha così commentato la new entry domenicale di Canale 5: “programma irriverente, divertente, dal grande ritmo. Uno sguardo libero e pungente sul nostro paese. Satira piccante e trovate geniali. Il talento di Antonio Ricci ha colto nuovamente nel segno e ci ha regalato una bella pagina di televisione. I risultati sui target pregiati sono significativi: 13.28% di share sul target 15-64 anni, 15.39% di share sul target 15-34 anni, grande seguito tra i laureati, sul pubblico attivo, che vuole pensare. Era questo l’obiettivo della trasmissione e l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.” Potrebbero leggerlo in diretta, almeno farebbero ridere.
1. Marco89 ha scritto:
18 marzo 2014 alle 13:39