10
marzo

ANGELO TEODOLI A DM: FEDERICO RUSSO PER DARE UN TAGLIO PIU’ GIOVANE A THE VOICE. RAI2 NON DEVE CERCARE GRANDI ASCOLTI MA ASCOLTI MIRATI

Angelo Teodoli, direttore di Rai 2

Angelo Teodoli, direttore di Rai 2

Angelo Teodoli non nasconde la soddisfazione per la seconda edizione di The Voice, ai nastri di partenza mercoledì prossimo, 12 marzo 2014. Il direttore di Rai2 parla di un’edizione bellissima, diversa dalle precedenti, complici i nuovi arrivi di J Ax e della coppia di conduttori, composta da Federico Russo e Valentina Correani. A margine della conferenza stampa di presentazione del talent di Rai2 l’abbiamo incontrato per parlare di The Voice 2 ma anche della seconda rete della tv pubblica, sempre più proiettata verso l’intrattenimento.

Cosa si aspetta dalla seconda edizione di The Voice?

Mi aspetto che sia bellissima e lo sarà. Posso dirlo con cognizione di causa, avendo visto già la realizzazione delle prime puntate. Un’edizione che assume un carattere diverso grazie anche alla presenza di J Ax. L’esperienza, poi, fa si che si inneschino dei meccanismi migliori. I giudici hanno trovato modalità di interazione più facili e divertenti.

Perchè avete cambiato la conduzione?

Quest’anno volevamo dare un taglio più giovane a tutta l’edizione per sottolineare la multimedialità e il carattere multipiattaforma di The Voice anche perchè non hanno grandi speranze i programmi incapaci di essere utilizzati su più piattaforme di comunicazione e intrattenimento. Questi due ragazzi (Federico Russo e Valentina Correani, ndDM) hanno grandi potenzialità e sono già delle star in quel mondo lì, di cui conoscono i meccanismi.

Quest’anno cambia anche la collocazione: dal giovedì si passa al mercoledì.

Il mercoledì non c’è offerta di intrattenimento, probabilmente ci sta bene.

Obiettivo d’ascolto? Un po’ più dell’anno scorso.

Nemmeno The Voice 2 avrà un daytime. Come mai questa scelta?

Essendo una competizione musicale, non un talent, non un reality, la striscia avrebbe spostato l’asse del programma su altri generi e non era nella nostre intenzioni.

Prima di The Voice, domani partirà Made In Sud e poi ci sono altri progetti. Rai2 sta puntando abbastanza sull’intrattenimento…

La rete, dopo un anno in cui non aveva praticamente prime time, si è arricchita di diverse produzioni che sono quasi tutte andate bene. Da una seconda serata di un canale specializzato, Made in Sud è arrivato alla prima serata di Rai2; Pechino Express si è consolidato e, con la conduzione di Costantino Della Gherardesca, ha assunto un carattere che prima non aveva diventando più coerente con il resto della rete. Boss in incognito, l’ultima nostra sperimentazione, è andato abbastanza bene con grande riscontro sul pubblico di riferimento. Di carne al fuoco ce n’è tanta, cito anche Un minuto per vincere che ha fatto il suo 7%. Certo, non sono cifre da capogiro ma Raidue non deve cercare grandi ascolti bensì ascolti mirati. Se su 6-7 programmi lanciati, 4-5 funzionano è un buonissimo risultato. Non credo che esistano altre reti che abbiano fatto altrettanto in termini di sperimentazione, impegno produttivo e rischio. Sperimentare in prima serata comporta coraggio e anche sapienza nello scegliere i prodotti giusti.

Nel mutato scenario dell’offerta televisiva, chi considera competitor di Rai2?

Una volta c’erano sette reti ed era facile eleggere il competitor. Adesso, con le reti specializzate che hanno offerte mirate su determinati pubblici, bisogna difendersi dall’esodo. Volendo proprio parlare di un competitor direi Italia 1, ma non siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Loro puntano ad un pubblico più giovane e non hanno obblighi di servizio pubblico che comunque a me piace adempiere.

Qual è il programma per eccellenza di Rai2 che combina servizio pubblico e intrattenimento?

Pechino Express che riesce a raccontare dei posti che normalmente non vengono raccontati. Quest’anno l’abbiamo migliorato un po’, e con la prossima edizione probabilmente faremo un’appendice più approfondita sui posti fantastici di queste civilità pressochè sconosciute. L’Oriente, infatti, non è mai stato raccontato granchè.

Si era parlato, però, di un possibile cambio di continente per Pechino Express.

Non ci sono le condizioni. Il Sud America non è esattamente uno dei posti, in questo momento, più sicuri e tranquilli così come l’Africa.

E’ soddisfatto del daytime di Rai2?

Rai2 non può fare granchè in daytime perchè non abbiamo grandi disponibilità economiche. Ci limitiamo a I Fatti Vostri e a Detto Fatto. Ci sono poi altri programmi, probabilmente meno di rilievo, che vale la pena di segnalare come Cronache animali, su un mondo che è trattato solo in maniera occasionale all’interno di qualche rubrica dei telegiornali, e Voyager Factory di Roberto Giacobbo, che partirà a breve il sabato alle 14.

Non era già iniziato Voyager Factory?

Erano delle sperimentazioni per capire bene i meccanismi con i quali muoversi.

Per l’autunno avete in mente di lanciare qualche nuovo programma sulla falsariga di Pechino Express?

Non lo so, ci stiamo pensando. Quella modalità di racconto, oltre ad essere moderna, è per noi molto interessante e coerente.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,



Articoli che potrebbero interessarti


Angelo Teodoli
ANGELO TEODOLI A DM: IL MIO OBIETTIVO E’ INNOVARE IL PIU’ POSSIBILE SU RAI4 LASCIANDO IL VECCHIO ASSE PORTANTE. UN ALTRO SHOW IN MACCHINA? L’IMPORTANTE E’ CHE FUNZIONI


Angelo Teodoli
ANGELO TEODOLI (DIRETTORE RAI 2) A DM: PENSIAMO AD UN DAYTIME PER THE VOICE, SOSTITUIREMO LA CARRA’ SE FARA’ FORTE FORTE FORTE. L’INNOVAZIONE DI RAI 2 SI COMPLETERA’ CON L’INFORMAZIONE


Victoria Cabello - Xfactor
VICTORIA CABELLO: “SEGUO SIMONA VENTURA COME UNA STALKER. THE VOICE? HO RIFIUTATO DI CONDURLO”. MA PASQUALE ROMANO LA SMENTISCE


Federico Russo nel suo camerino di The Voice, live su DM
FEDERICO RUSSO A DM: CON THE VOICE E’ COME TORNARE INDIETRO DI TANTI ANNI. E SUL PROVINO DI OPERAZIONE TRIONFO…

11 Commenti dei lettori »

1. Mario ha scritto:

10 marzo 2014 alle 20:27

E da quando Rai 2 non deve inseguire gli ascolti come tutte le altre reti commerciali (perché ormai anche la Rai è una rete commerciale con la differenza che incassa anche un canone) ? Il conduttore in questione dovrebbe avvicinare i giovani ? Ma chi lo conosce ? Ma chi è ? I giovani la tv non la guardano più lo vogliono capire o no ?



2. iki ha scritto:

10 marzo 2014 alle 21:02

Ringiovanire Rai2 con ancora in onda sulla stessa rete dei programmi di Guardì(da dirottare su Rai1)?
Teodoli ma ci faccia il piacere.



3. Marco89 ha scritto:

10 marzo 2014 alle 21:22

Beh ma alla fine al mattino cosa dovrebbe proporre Raidue? I giovani mica la guardano al mattino la tv. Guardì andava in onda anche con X factor, Isola e altri programmi… non credo sia la presenza di Guardì il problema. Poi, che si possa fare qualcos’ altro al posto de I Fatti vostri, programma che trovo brutto e anacronistico, sicuramente.
Non mi trovo molto invece sul discorso degli ascolti mirati…vedremo se The Voice aumenterà gli ascolti, per me già parecchio alti, dell’anno scorso.
Di certo, della Raidue che ho amato negli anni passati, quelli con SuperSimo, non è rimasta neppure l’ombra.



4. Alessandro ha scritto:

10 marzo 2014 alle 21:39

Rai2 non è rete giovane xché la RAI non è giovane x definizione, italia1 diretta concorrente? Ma se deve mandare in onda il GF perché non sa più che ascolti pigliare. Mediaset ha rubato l’isola alla rai ma mica la da ad italia1, la mette su C5 così fa GF più Isola e ha risolto con i programmi di punta. Rai2 ha the voice, qualche cartone animato al mattino, qualche TF americano ( x la verità quasi tutti crime) e si definisce rete giovane? Per carità. Personalmente sono tornato a guardare rai2 con intelligence ieri sera, buon telefilm. Poi ha trattato male alcuni gioielli come DHW e OAT dirottati su rai4. Teodoli forse ti salverai fra due anni quando rai2 sarà rete olimpica, se sarai ancora li.



5. aleimpe ha scritto:

10 marzo 2014 alle 23:39

Il palinsesto di Rai 2 è pieno di doppi episodi di telefilm, e Cobra 11 è come Walker!!!



6. andrea ha scritto:

11 marzo 2014 alle 10:14

raidue rete giovane? ahahhaaha
cos’è un pesce d’aprile in anticipo?



7. klappy ha scritto:

11 marzo 2014 alle 16:34

“Essendo una competizione musicale, non un talent, non un reality, la striscia avrebbe spostato l’asse del programma su altri generi e non era nella nostre intenzioni.”

Ma che scusa è? Un talent (perchè alla fine di talent si tratta) dovrebbe avere x forza una striscia quotidiana. Perciò the voice non fa ascoltoni,.. con una striscia quotidiana il programma avrebbe più fama e Rai2 maggiori ascolti soprattutto nei giovani (target a cui punta ma….)



8. Alessandro ha scritto:

11 marzo 2014 alle 17:34

I giovani guardano poca, pochissima tv, e se lo fanno, si dirigono su programmi ben precisi e definiti. Rai2 non conosce il target giovanile e manda in onda programmi a caso spacciandoli per programmi x giovani. Vedrete che anche the voice chiuderà.



9. Anonimo ha scritto:

12 marzo 2014 alle 13:42

MADE IN SUD:
RAI 2 dovrebbe fare un programma di SPETTACOLO come una volta con un TITOLO che unisca TUTTA l’ITALIA, con ballerini BRAVI, cantanti, e qualche comico che fa veramente ridere, mentre i presentatori dovrebbero avere vicino una BRAVA e NUOVA SHOW GIRL che dimostri quanto vale (come lo è stata la Carrà, la Cuccarini ect).
Non è piacevole per una TELEVISIONE DI STATO ITALIANA (RAI 2) vedere un titolo come MADE IN SUD (io sono napoletano). Il SUD è DIVENTATO RAZZISTA? E’ un BRUTTO ESEMPIO DA DARE AI GIOVANI, e la RAI non dovrebbe farlo!
Inoltre, è stancante risentire all’infinito sempre le solite battute imparate a memoria, ed è ormai evidente che MADE IN SUD è una brutta copia di programmi già affermati come Zelig.
Ormai la novità di Made in Sud del 2012 è svanita.
Adesso è un’accozzaglia di personaggi.
Il solito cast che dice sempre le stesse cose dette da anni.
Vi sono pochissimi che si salvano (i ditelo voi, Nello Iorio ect) mentre altri comici più affermati (ad es. a Zelig) e gli OSPITI sono stati CHIAMATI IN SOCCORSO PER GLI ASCOLTI.
Presto si presenterà nuovamente De Laurentiis con i giocatori del Napoli? E’ evidente che De Laurentiis ha interesse a sponsorizzare questa trasmissione e questo cast per usarli nei suoi films di Natale, ma su una Televisione di Stato Italiana?
E’ diventato uno spettacolo senza un senso che cerca di unire i più disparati personaggi per ottenere consenso un po’ qua e un poco là, ma ci si stanca nel vedere il programma e sei costretto a girare canale.
Inoltre, hanno fatto in modo da non andare in onda insieme a Colorado, perché la differenza si sarebbe vista troppo!!
Spero che il prossimo anno i NOSTRI SOLDI siano usati meglio.



10. Anonimo ha scritto:

21 maggio 2014 alle 21:26

Made in sud è un programma che la RAI non dovrebbe più produrre.
Dopo 4 edizioni ormai si è arrivati al fondo. Basta con i tormentoni, le grida, i monolighi detti e ripetuti da una edizione ad un’altra. Dicono sempre le stesse cose e non ci si accorge che è una Replica.
La RAI, televisione di STATO, dovrebbe dare un buon esempio ai Giovani e non mandare in onda un guazzabuglio di gente sconosciuta che urla, grida e parla a volte anche sguaiatamente, spesso senza un nesso, un filo logico che possa condurre lo spettatore alla risata, quella vera. E’ ora di produrre un programma tutto NUOVO, con altri giovani e più bravi professionisti dello spettacolo di tutta Italia, e che regalino veramente una serata piacevole a tutta la famiglia.



11. Anonimo ha scritto:

26 maggio 2014 alle 13:12

Made in Sud è un programma Trash e Rai DUE continua a mandarlo in onda, mentre un programma che piaceva a tutti, come l’Isola dei Famosi, è stato cancellato da RAI DUE perché considerato Trash (con una media di Ascolti del 15,49%). Qualcosa non mi quadra…



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.