Prevista inizialmente per mercoledì 9 ottobre, arriva questa sera alle 21.10 su Rai1 La Farfalla Granata, film tv che la Rai ha realizzato per rendere omaggio al calciatore Gigi Meroni a 45 anni dalla sua prematura morte. La fiction, tratta dall’omonimo romanzo di Nando dalla Chiesa, è prodotta dalla Goodtime di Gabriella Buontempo e Massimo Martino, che in passato avevano realizzato sempre per la tv di Stato la miniserie Il Grande Torino, incentrata sulla tragedia di Superga.
A dare il volto allo sfortunato calciatore è Alessandro Roja. Nel cast anche Francesco Pannofino nel ruolo dell’allenatore Nereo Rocco, e Alexandra Dinu nei panni di Kriss-Cristiana, la fidanzata per la quale Meroni fu disposto a mettere in gioco tutta la sua carriera. Il film tv con soggetto di Grazia Giardiello e Roberto Jannone, che firmano anche la sceneggiatura con Mauro Caporiccio, è diretto da Paolo Poeti.
La Farfalla Granata, le cui riprese sono state effettuate tra Genova e Torino, non si presenta come un biopic tradizionale, ma come un film tv nel quale attraverso la figura di Meroni si cercherà di raccontare un’intera generazione di ragazzi, pronti a sfidare il mondo conformista, gli ostacoli dell’ambiente lavorativo e familiare, e la meschinità provinciale dell’Italia degli anni 60.
La Farfalla Granata – Foto
La Farfalla Granata – Chi era Gigi Meroni?
Meroni è stato nel calcio degli anni Sessanta il maggiore interprete della voglia di libertà che investì i giovani di quel periodo. Personaggio complesso: calciatore estroso, mite e ribelle, protagonista di un amore difficile e invincibile con una donna sposata. Un campione ma anche un ragazzo anticonformista, un appassionato di pittura, che andava in giro vestito come un dandy estroso e con una gallina in braccio, attirandosi le critiche e la disapprovazione della buona borghesia e dei benpensanti del mondo dello sport, che lo definivano un pagliaccio esibizionista. Un ragazzo pronto a pagare le conseguenze dei suoi gesti, assumendosi ogni responsabilità di fronte al mondo, fino alla morte banale avvenuta a soli 24 anni.
Il giovane calciatore del Torino morì il 15 ottobre del 1967 investito da un’auto mentre attraversava un viale del capoluogo piemontese insieme al suo amico e compagno di squadra Fabrizio Poletti, poco dopo la fine di una partita tra il Torino e la Sampdoria. Per un bizzarro gioco del destino a guidare l’auto che lo investì c’era l’allora 19enne Attilio Romero, tifoso granata, che del Torino ne diventò molti anni dopo il presidente.