28
ottobre

TALK SHOW: ASCOLTI IN CALO. ECCO IL CONFRONTO CON LA STAGIONE 2012/2013

Luca Telese, Matrix

Andateci piano coi requiem, perché il talk show non è affatto morto. Semmai è solo bello tramortito, messo alle corde e bastonato da una situazione di crisi che, in verità, riguarda un po’ tutto il sistema tv. E’ fuor di dubbio che il dibattito politico sia sempre più in affanno, e i dati lo confermano: per capire l’andazzo, basta confrontare gli ascolti medi della passata stagione con quelli registrati in questa prima parte dell’anno televisivo. Il trend è al ribasso e il pubblico risulta sempre più frammentato. A ciò si aggiunge il clima delle larghe intese, che non aiuta certo ad infiammare il confronto. Ma andiamo ai dati…

Il lunedì, Quinta ColonnaPiazzapulita si confrontano sul ring della prime time. E perdono entrambi colpi (dati aggiornati a lunedì scorso). Il programma di Paolo Del Debbio è passato da una media del 7% nella stagione 2012/2013 al 4,8% medio nell’esordio della nuova edizione. Su La7, il competitor Formigli è sceso dal 6,6% al 4,65%. Ma attenzione: va però sottolineato che, da quest’anno, al lunedì c’è anche Report di Milena Gabanelli ad accentuare la frammentazione dell’audience. Peraltro, secondo dati di La7, tra il programma d’inchiesta e il talk di Formigli ci sarebbe una sovrapposizione di pubblico pari al 16%.

In queste prime settimane di diretta, anche Ballarò risulta in calo. Il programma di Rai3 concluse la passata stagione con una media del 16,31% di share, mentre finora si è attestato al 14% medio. Il dato è significativo, soprattutto alla luce dell’attuale situazione politica. Ma anche in questo caso dobbiamo precisare che la partita è appena iniziata, e l’esperienza insegna che con l’arrivo dell’inverno le cifre potrebbero cambiare (teoricamente in positivo). Il discorso vale anche per Michele Santoro, che tiene botta con il suo Servizio Pubblico, sperimentando nuove forme di narrazione.

L’arena santoriana è scesa dalla media del 13,36% della scorsa stagione (quando l’ospitata di Silvio Berlusconi portò il talk show al 34% di share), ad una media dell’11,50% di quest’anno (aggiornato al 24 ottobre scorso). Nel frattempo, il contesto politico è cambiato e l’arguto conduttore l’ha capito al volo: a Servizio Pubblico è sparita la piazza vociante e sono ritornate le ricostruzioni giudiziare, con i botta e risposta in diretta.

In seconda serata, per ora tra Porta a Porta e Matrix non c’è confronto (dati aggiornati a settimana scorsa). Il salotto di Bruno Vespa domina gli ascolti, dimostrando longevità e tenuta. Con quattro puntate settimanali, il talk show di Rai1 registra una media del 13% circa, dato però in calo rispetto al 15,6% dello scorso anno. Finora Matrix di Luca Telese ha invece una media del 7%, con un trend altalenante: martedì scorso, ad esempio, il programma è sprofondato al 4,73%. Nell’ultima stagione con Alessio Vinci (2011/2012) la media era al 10,72% di share. Ma erano altri tempi.

La crisi di ascolti sembra diffusa ma, come dicevamo, il talk show non è morto: l’elemento della discussione, che ne è alla base, durerà infatti in eterno. Il problema, semmai, è costituito dalla presenza di format ormai usurati, da infelici idee autoriali, e dall’overdose di spazi informativi (che costano poco, dunque abbondano). Non sempre la quantità corrisponde alla qualità e il pubblico sembra essersene accorto: per molti telespettatori, il talk show non è più d’attualità.



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2 Commenti dei lettori »

1. Michele ha scritto:

28 ottobre 2013 alle 19:30

I talk show politici sono troppi!!!!! ben 21 tra daytime, prime time e seconda serata tra RAI, Mediaset e LA7 senza contare che ci sono Sky TG 24, Rai News 24 e Tgcom 24 che fanno informazione ed approfondimento 24 ore su 24, non se ne può davvero più, i politici stanno sempre in tv, saltano da un talk all’altro (mentre invece noi li votiamo e li paghiamo per stare in Parlamento) è un’esagerazione, la stessa identica esagerazione che ci fu con i reality show nei primi anni 2000 quando erano gli anni d’oro di quel genere!!!



2. marcko ha scritto:

28 ottobre 2013 alle 21:45

è normale, anni fa c’erano 2 talk politici in prime time a settimana, ora grazie anke a la7 praticamente non c’è giorno ke non se ne sia uno,
e ovviamente il pubblico ora cerca anche altro..



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