11
settembre

ELISABETTA PELLINI A DM: E’ UN PROBLEMA SPOGLIARMI SUL SET. SONO PIENA DI PUDORI E INSICUREZZE.

Elisabetta Pellini

Abbiamo incontrato Elisabetta Pellini durante la conferenza stampa di Provaci ancora Prof, fiction che da quest’anno la vede tra le protagoniste. Le interviste con Elisabetta sono sempre un po’ rocambolesche, arriva sempre qualcuno a interromperci. Capita. “L’altra volta per Rosso San Valentino ci ha portato bene…”, ci dice l’attrice. Ma stavolta dovrà portarne ancora di più, perchè da questa settimana Elisabetta sarà in video sia su Canale 5 con Le tre Rose di Eva 2, il mercoledi, sia su Rai 1 con Provaci ancora Prof 5, il giovedì.

Due fiction, in cui interpreti due personaggi molto diversi tra loro. In Provaci ancora Prof 5 sei più divertente.

Il giovedi sarò una professoressa di inglese, Anna Ronco, distratta e sbadata. Un personaggio che ripercorre le vene della commedia e che, anche se piccolo, è presente in tutte le puntate. Ho accettato di farlo perchè ci tenevo molto a lavorare con Veronica Pivetti, mi piaceva poi fare una fiction solare che è entrata nel cuore di tutti gli italiani. E poi me lo ha chiesto la regista Tiziana Aristarco con cui io ho già lavorato in passato. Avevo lavorato con lei in Compagni di Scuola dove facevo l’insegnante di educazione fisica. Dopo tutto questo tempo mi ha fatto molto piacere la sua telefonata e ho accettato con grande entusiasmo.

Quindi da un parte Anna Ronco, dall’altra Laura Sommariva.

Sì, Anna Ronco è felicemente sposata, è solare, è tutto l’opposto di Laura Sommariva de Le tre rose di Eva. Anche lei però ha i suoi problemi, ha un chiodo fisso che è quello di voler rimanere incinta. Quindi verrà affrontato un problema delicato per molte donne con tutte le conseguenti sfaccettature psicologiche che vengono fuori quando Anna si confida con Camilla (Veronica Pivetti, ndDM). E’ un ruolo piccolo ma difficile, perchè bisognava dare la giusta comicità al personaggio senza però offendere nessuno, proprio perchè quello di cui parliamo è un problema serio per molte donne. Mi ci sono dedicata molto.

Com’era il tuo rapporto con la scuola?

Buono, sono sempre stata promossa, tranne l’ultimo anno quando mi hanno rimandato in inglese. Non c’era feeling con la mia professoressa. Mi fa sorridere che alla fine mi sia ritrovata proprio a interpretare una prof di inglese.

Quanto ti rivedi nei due personaggi che stai interpretando in questo momento?

Tengo a precisare che Laura Sommariva è diversissima da me, soprattutto per la fine che farà. Io con Laura Sommariva ho veramente poco a che fare (ride, ndDM), anche se poi lei non è una donna cattiva, è una donna che scappa dal suo passato, e poi si capirà perchè, è una donna che si butta a 360 gradi nelle cose. Ecco in questo sono un po’ come lei, mi scotto sempre.

Hai lavorato in tante produzioni ricevendo anche parecchi consensi, arriverà a questo punto un ruolo da protagonista?

Non dipende da me. In questo momento di crisi generale è difficile anche fare i provini. Spero che adesso ripartano. La mia preoccupazione non è tanto avere un ruolo da protagonista, ma fare dei ruoli belli e lavorare. Io poi sono iper critica con me stessa e forse è anche la mia insicurezza che non mi porta ad arrivare ad ottenere un ruolo da protagonista. Spero però almeno di fare dei provini.

Capita, lo vediamo spesso, che attrici non particolarmente brave lavorino molto in ruoli importanti.

Io non penso se una è più o meno brava o lo meriti di più o di meno. Mi chiedo solo perchè io non posso arrivare a fare un incontro per fare quel progetto. Molti progetti partono già stabiliti. Si farà con… Certo non fa piacere, è una porta chiusa in faccia. Io di gavetta ne ho fatta tanta, sono 14 anni che faccio questo mestiere. All’inizio non lo meritavo, ma adesso che ho studiato tanto e mi sono molto preparata, non dico che me lo merito, ma merito almeno di poter “gareggiare” paritariamente con altre persone.

Hai detto di essere una fan di Veronica Pivetti, come ti sei trovata a lavorare con lei?

Molto bene. E’ una persona molto socievole, molto spontanea. Un po’ un “maschiaccio”, a me piacciono le donne così. Poi lei è molto concentrata, molto attenta. Per me è stata anche una sorta di scuola lavorare con lei.

Tu alla fine, però, ti senti più comica o più drammatica?

Io sono drammatica, anche se nella mia vita sono comica perchè i miei drammi – me ne succedono di tutti i colori – li affronto sempre con ironia. Sono anche un po’ Mrs Bean, perché, come Anna Ronco, sono distratta, inciampo, sbaglio i nomi, faccio delle gaffe terribili. La mia insegnante di recitazione diceva che a piangere sono bravi tutti, mentre invece i tempi comici sono un’altra cosa. Ci vuole tecnica per dire una battuta, far ridere è più difficile. E’ una sfida.

Una scena che ti ha particolarmente impegnato?

Ne Le tre rose di Eva, una scena in cui Laura Sommariva deve sedurre in maniera prepotente, quasi una violenza. Ho imposto al regista, Vincenzo Verdecchi, di farla prima lui. Io avevo già bevuto un bicchiere d’acqua con 8 bustine di zucchero. Erano le sette di mattina e iniziare con una scena così non è facile. Io poi sono molto ansiosa. Comunque, alla fine è diventata comica, perchè c’era lui che seduceva un altro uomo…

Quanto è importante il partner in questo tipo di scene?

Per me è difficile essere parte attiva, se fa tutto lui va meglio. Per esempio, la scena di violenza su Laura nella prima serie de Le Tre Rose di Eva per me è stata difficile però in realtà faceva tutto lui, io dovevo solo bloccarlo. Quando devo prendere io l’iniziativa è molto più complicato.

Si crea un rapporto di confidenza con i tuoi partner?

Io non do mai tanta confidenza. Ci mettiamo d’accordo prima su ciò che c’è da fare, ma poi preferisco mantenere le distanze. Più ho una relazione sul set con una persona, maggiore è la distanza nella vita.

Per timidezza?

Si, assolutamente. In quelle scene proprio per la mia timidezza posso anche diventare goffa e distratta. Può succedere che sul set nasca una bella amicizia, come mi è successo altre volte, ma raramente con gli attori con cui ho avuto scene intime. Tendo a diventare più amica delle donne. Poi, però, ne Le tre rose di Eva c’è Alfredo Pea, lui è il mio migliore amico. Infatti lavorare con lui  l’ho trovato molto più difficile.

Spogliarti quindi è un problema?

Si, spogliarmi è un’altra cosa molto complicata. Sono piena di pudori, di insicurezze mie e poi temo il giudizio di mia mamma o di mio fratello. Queste sono ansie che però mi vengono prima. Una volta che parte il ciak, vado, anche perchè so che se quella scena la faccio bene, la faccio una volta sola!



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3 Commenti dei lettori »

1. Peppe93 ha scritto:

11 settembre 2013 alle 20:56

Non deve perdere la fiducia perché è brava ed un ruolo da protagonista arriverà.



2. filomena ha scritto:

11 settembre 2013 alle 22:12

per niente somigliante ne paragonabile alla Gerini, come le disse qualche mese fa la Venier in collegamento x la VID. Elisabetta e’ stata molto brava a rispondere con garbo ma seccamente a questa ca@@ata.

brava e professionale, certo immagino che debba sgomitare con le arriviste incapaci, ma la bravura emerge sempre alla fine.



3. Davide ha scritto:

11 settembre 2013 alle 23:24

Brava e’ brava..sul fatto che molti progetti partano gia’ stabiliti non recriminerei molto.
Prendiamo Pupetta e’ stato un gran successo di ascolti grazie alla popolarita’ della protagonista!!!



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