Con la sua voce roca e inconfondibile ha commentato oltre 2400 partite di calcio, 14 Olimpiadi, 15 Giri d’Italia, 9 Tour de France e ben 40 Festival di Sanremo. Sandro Ciotti è stato sicuramente uno dei giornalisti sportivi più celebri e amati della radio e televisione italiana. A dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta dopo una lunga malattia il 18 luglio del 2003, Rai Storia lo ricorda con uno speciale di RES dal titolo Sandro Ciotti – Un uomo solo al microfono.
Lo speciale, in onda questa sera alle 22,30 (in replica giovedì 18 alle 15,00), ripercorrerà la lunga carriera del giornalista romano con l’ausilio di filmati d’epoca e interviste ai tanti colleghi che lo hanno conosciuto. Colleghi di un tempo, come Ezio Luzzi e Claudio Ferretti, e radiocronisti di oggi come Riccardo Cucchi e Bruno Gentili, ma anche Guglielmo Moretti, l’ideatore della popolare trasmissione radiofonica Tutto il calcio minuto per minuto.
L’appuntamento, a firma di Alessandro Chiappetta, sarà anche l’occasione per mostrare al pubblico altri aspetti meno conosciuti di Ciotti che, oltre allo sport, nutriva una forte passione per la musica e in particolare per il jazz. Una passione cominciata in radio al fianco di Lello Bersani nella rubrica Ciak, e continuata negli anni con incontri d’autore, interviste e commenti al fianco di personaggi del calibro di Domenico Modugno, Mina, Gino Paoli e Luigi Tenco. Di quest’ultimo Ciotti era buon amico e fu tra i testimoni della notte in cui il cantautore morì a Sanremo. Ironico e acuto nelle sue telecronache, mostrò la sua sagacia anche come paroliere, scrivendo per Enzo Jannacci il testo di Veronica, canzone provocatoria e irriverente.
Uomo di mondo, scapolo impenitente, amante della vita e dei suoi vizi, Sandro Ciotti visse da fuoriclasse un’esistenza ricca d’incontri, passioni e centinaia di aneddoti. Tra tutti la storica radiocronaca di 14 ore consecutive sotto la pioggia durante le Olimpiadi di Città del Messico del 1968. Una radiocronaca che, a suo dire, gli cambiò la voce, facendogli assumere quel timbro che lo rese popolarissimo tra il pubblico.