8
giugno

TUTTI CONTRO PUPETTA – IL CORAGGIO E LA PASSIONE. COMPRESA LA MARESCA!

Manuela Arcuri e Pupetta Maresca

Che Pupetta – Il Coraggio e la Passione fosse una fiction scomoda si sapeva già, e chissà che anche questo non sia stato uno dei motivi del ritardo della messa in onda. Ma poi il fatidico giorno è arrivato – la prima puntata è stata trasmessa giovedì  6 giugno – e i titoli di coda non hanno fatto in tempo a comparire sugli schermi degli italiani che già su Canale 5 e sulla Ares Film sono piovute critiche da più parti. E non tanto per le carenze del prodotto in sé, che noi abbiamo già sottolineato, quanto per il fatto che le quattro puntate sembrano a tutti gli effetti la celebrazione di un’esponente della criminalità.

Sulle spalle di Assunta Maresca detta Pupetta, a cui si ispira la Pupetta Marico interpretata da Manuela Arcuri, pesa più di un reato. Per l’Aiart, associazione dei telespettatori cattolici che negli ultimi mesi ha contestato molti eventi televisivi, con la messa in onda di una fiction che la incornicia come coraggiosa e passionale, si è raggiunto il limite, come ha affermato il presidente Luca Borgomeo.

“La fiction è antieducativa, in quanto presenta come eroina, una donna di un clan camorristico di Castellammare di Stabia, legata ad ambienti della malavita napoletana, assassina e condannata per omicidio a 18 anni di carcere.[...] Tra l’altro è una fiction recitata male e con situazione al limite del grottesco[...] E’ una fatto gravissimo: un’ennesima prova del degrado della tv italiana.”

Dello stesso parere anche le associazioni antimafia e i parenti delle vittime innocenti di camorra, una su tutte Alessandra Clemente, figlia di Silvia Ruotolo, uccisa da una pallottola vagante nel 1997 mentre passeggiava con il figlio. Nel ricordare tutte le famiglie come la sua, devastate da un’ingiustizia così grande, ha dichiarato a La Repubblica quanto segue.

“Riuscite ad immaginare la fatica e l’impegno che occorrono per alzare le vostre mamme, piene di vita e coraggio, dall’asfalto dove sono cadute nel sangue? E ora vediamo se vi viene la voglia di vedere la fiction “Pupetta” dove si fa apparire come una che “si ribella alle convenzioni” o “al maschilismo” la donna che ha collezionato vari reati, dall’associazione mafiosa all’omicidio all’usura. Spero che tanti non la vedranno.”

Insomma, tutti contro Pupetta: quella vera e quella per fiction. Ma la cosa più curiosa di tutte è che ad esprimere velatamente delle perplessità sulla fiction di Canale 5 e soprattutto contro la Arcuri adesso sia proprio lei, la vera Pupetta Maresca, che ha visitato il set durante le riprese, si è confrontata con l’attrice e ha anche preso parte alla conferenza stampa di presentazione. In una nota Ansa di ieri leggiamo:

“Devo confessare che la mia storia è stata molto romanzata, mi hanno cominciato a telefonare da questa mattina e tutti hanno criticato la scelta dell’attrice che ha impersonato la mia vita.”

Non c’è mai fine al peggio, insomma. E l’intero progetto sembrerebbe a questo punto un fiasco colossale, se non fosse per il pubblico sovrano che ha seguito l’esordio e aspetta di vedere il seguito.

Qui le schede di tutti i protagonisti

Qui la trama della prima e seconda puntata

Qui la trama della terza puntata

Qui la trama della quarta e ultima puntata

Qui la recensione

Qui la vera storia di Pupetta Maresca

Qui le frasi cult di Pupetta – il coraggio e la passione



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24 Commenti dei lettori »

1. Marco89 ha scritto:

8 giugno 2013 alle 13:52

L’ unica differenza rispetto alle altre fiction di mafia è che qui il personaggio è realmente esistito. Ma anche Rosy Abate è mitizzata ed ha ammazzato un sacco di gente, è un personaggio finto, ma la personificazione è molto ma molto sottile. E’ un discorso più ampio. Pure il criminale impersonato da Elio Germano, non ricordo il nome, nella fiction sky non fu trattato come un vero criminale, e così come il bandito morto da poco che girava in tv. Non è che questa ” cosa” nasce con Pupetta.
Non mi esprimo neanche perchè non conosco precisamente la storia della vera Pupetta, però sicuramente era una persona non da prendere ad esempio. Sarebbe stato magari interessante, costruire un allure più psicologico intorno alla sua figura, e per questo bisognava scegliere un’ altra attrice.
So che è desolante pensarlo, ma la perversione di appassionarsi a personaggi negativi, poco puliti e poco ammirevoli, c’ è in molte persone e non è una cosa da sottovalutare, al di là di Pupetta.
Io rimango affascinato da storie cattive, perverse, per capire dove può spingersi l’ animo umano, ma non mi sognerei mai di mitizzare i criminali. C’ è una curiosità che finisce lì, spererei fosse così per tutti.



2. Ciro ha scritto:

8 giugno 2013 alle 13:54

Spero di cuore che il pubblico, alla prossima puntata sia dimezzato. E’ orrendo come prodotto.



3. Gabriele90 ha scritto:

8 giugno 2013 alle 14:04

«Gli Ammmerigani ci hanno insegnato pure o’ bughi bughi» Manuela “Pupetta” Arcuri.



4. liberopensiero ha scritto:

8 giugno 2013 alle 14:46

Apologia,della criminalità?Non mi meraviglia affatto,ricordiamoci che va in onda sulla Rete,di chi ospitava il mafioso Mangano.Pessimo,in confronto l’ultima delle fiction Rai è oro.



5. Dome ha scritto:

8 giugno 2013 alle 14:53

mamma mia, se fosse stato un prodotto della rai non avrebbero detto niente!!! ma su dai godetevi la fiction come è, a chi piace bene a chi no non la guarda!! se criticate sempre e normale che la gente non la guarda più! …. poi si sa per fare ascolto bisognava pure romanzarla!!



6. Andrew ha scritto:

8 giugno 2013 alle 14:56

Scusate ma la fiction su Totò Riina? Non mi sembra che lui era un volontario della croce rossa! Come al solito in Italia ci si scandalizza a rate, un giorno si e 2 no!
Io non ho visto la fiction né ci tengo a vederla (considerando la recitazione dell’Arcuri e il mio scarso interesse verso la maggior parte delle fiction italiane…), ma dubito che ci siano frasi in cui si istighi il telespettatore a fare le stesse cose del film!
Se poi si pensa sempre che il telespettatore sia uno stupido sprovveduto che deve ripetere tutto quello che c’è nelle fiction…..



7. thedarknight ha scritto:

8 giugno 2013 alle 15:00

Non è la prima volta che questa casa di produzione realizza fiction che tendono, quasi volutamente, a mitizzare personaggi moralmente discutibili. Il problema non è raccontare la vita di un mafioso poiché anche F.F. Coppola ha realizzato un film sullo stesso argomento. Il problema è che questa fiction è fatta e recitata malissimo. E’ giusto rendere affascinante un personaggio cattivo , basti pensare a Scar de “Il re leone” o alla Marchesa Van Necker di “Elisa di Rivombrosa” :entrambi spietati ma intriganti ed interessanti,ma questa fiction li descrive come degli eroi e dei modelli da prendere ad esempio : è successo con “L’onore e il rispetto” ,”Il clan dei Camorristi” e la storia si ripete ora.



8. giò ha scritto:

8 giugno 2013 alle 15:57

non si può paragonare questa roba con squadra antimafia o il clan dei camorristi, sia a livello di recitazione che per sceneggiatura. Sia in squadra antimafia che nel clan, c’erano anche personaggi positivi a fare da contrapposizione, in squadra antimafià c’è appunto la squadra di polizia, e nel clan c’era il magistrato interpretato da Accorsi. Qui invece la fiction rende un’eroina una camorrista, e non si può poi inventarsi che non si sta raccontando la storia di Pupetta se poi questa partecipa pure alla presentazione insieme all’attrice che la interpreta. Il colmo è che per quanto la Arcuri reciti da cani, è scandaloso che una camorrista si lamenti pure del fatto che la telefonano perchè l’attrice non è altezza. Assurdo.



9. liberopensiero ha scritto:

8 giugno 2013 alle 16:13

La prossima volta,per esaltare la prossima eroina mafiosa,chiamassero Charlize Theron.Possibile che in Italia,non ci siano altre figure femminili da esaltare?in più siamo in un paese,dove il potere politico cerca di deleggittimare in tutti i modi la magistratura.”Questi giudici comunisti si accaniscono su di me”Silvio B.? No Totò Riina.



10. Marco89 ha scritto:

8 giugno 2013 alle 16:18

@ Giò: sono d’ accordo, però il personaggio più amato di Antimafia è Rosy Abate, non il poliziotto, o al massimo la Mares, che però ha sempre difeso Rosy. Il rischio è ovunque, se poi parliamo di recitazione e di personaggi realmente esistiti allora è un altro discorso.



11. giò ha scritto:

8 giugno 2013 alle 16:37

@marco89 ma in realtà Rosy Abate se hai visto squadra antimafia dall’inizio non era una camorrista, era il fratello camorrista, lei nasce come personaggio positivo, in contrapposizione al fratello di cui ignorava i traffici, infatti anche per questo ci si è affezionati di più,perchè al telespettatore lei non è mai apparsa come un personaggio realmente cattivo,tanto che lei e la Mares erano amiche. Poi il suo personaggio per una serie di ragioni passa dalla parte opposta ma in realtà la Abate non è mai un personaggio realmente negativo perchè ha sempre mantenuto dei codici di onore, non ha ucciso persone innocenti, e più volte avrebbe potuto far fuori l’amica-nemica Mares ma ha sempre mostrato scrupoli. I veri personaggi negativi sono sempre stati altri, tipo la cugina di Rosy e i fratelli dell’ultima stagione che non hanno mai mostrato scrupoli o pentimento, cosa che invece la Abate ha mostrato più volte



12. Vincenzo ha scritto:

8 giugno 2013 alle 18:41

Se dovessimo seguire il ragionamento di tutte queste associazioni che protestano, non dovrebbero più esistere fiction sulla mafia (il che non mi dispiacerebbe, ma questo lo dico per avversione a questo tipo di prodotti, considerando che la maggior parte di essi vengono fatti in sicilia o comunque al sud dando cosi adito a vecchi stereotipi sui quali non mi dilungo). Tralasciando l’orrida recitazione di manuela arcuri. La vogliamo smettere con queste polemiche inutili?? Secondo voi la gente è cosi stupida da credere che si sta elogiando un criminale solo perchè il sottotitolo il coraggio è la passione? Ne vogliamo parlare del capo dei capi? Che significa che totò rina è un esempio da seguire o lo si sta elogiando solo perchè la fiction (che non ho seguito per il motivo esposto sopra) si chiamava il capo dei capi? Evitiamo il moralismo dove questo è totalmente fuori luogo. Se un prodotto non piace checchè se ne dica la soluzione e non guardarlo e cambiare canale, oggi abbiamo un casino di canali e tra l’altro la classica “scusa” del non c’era altro da vedere non esiste piu. La cosa assurda tra l’altro, è che continuando a parlarne sollevando tutto questo polverone, non si fa altro che CREARE l’effetto opposto a quello che in realtà si vuole e cioè darne importanza è risalto, nonostante in modo negativo. Le soluzioni sono 2: cambiare canale, oppure spegnere la tv e leggere un buon libro. Un saluto Da Palermo



13. Adele ha scritto:

8 giugno 2013 alle 19:19

Queste polemiche sono inutili e cominciano a stancare perché è solo un fotoromanzo fatto a mo’ di fiction,non ha proprio nulla di verosimile.Se non l’avessero pubblicizzato e titolato in quel modo,nessuno se ne sarebbe accorto.L’errore è stato quello di cambiare solo il cognome della Maresca,continuando a dire però che la vicenda era romanzata,invitarla pure in conferenza stampa e farle credere che avrebbero fatto una fiction “in suo onore”.Se proprio tenevano tanto a questo progetto,potevano solo dire che è liberamente ispirato a..e cambiare completamente personaggi e luoghi.Una certa esaltazione del fascino criminale è presente in tutte,e fatico veramente a trovare eccezioni,le fiction italiane a tema mafioso e camorristico,senza contare poi film come romanzo criminale o vallanzasca.La maresca che si lamenta dell’attrice è il colmo,ma se lo fa è perché si è resa conto della parlata caricaturale del suo personaggio,e di altri che il napoletano l’hanno sentito solo nelle scenggiate di merola.Non credo che si lamenti di certo per le sfumature espressive dell’arcuri.
Che poi,lasciando perdere la qualità della sceneggiatura,del prodotto che è come tutti gli altri del genere,e quindi nulla di nuovo, la colpa non è tanto dell’arcuri,ma di chi l’ha scelta e l’ha convinta che potesse fare con nonchalance la parte di una donna napoletana.Non che abbia molti elementi (fortunatamente) per esprimermi,ma per quel po’ che ho visto ’sta donna nelle altre saghe della premiata ditta ares non ne è mai uscita così male come in questo pasticcio trash.



14. Marco89 ha scritto:

8 giugno 2013 alle 20:32

@Giç: per carità, è vero, però a questo punto si può giustificare tutto. Io non conosco la storia di Pupetta, pure lei ora come ora non è un personaggio negativo nella fiction ma lo diventerà, ma se si giustifica le attenuanti si trovano sempre. E’ il male che attira, bisogna farsene una ragione.



15. Vita ha scritto:

8 giugno 2013 alle 20:35

Tipiche cavolate se era su Rai 1 o Rai 3 sarebbe un capolavoro, anche la rai fa porcherie tipo “Tutti pazzzi x amore”!



16. Vita ha scritto:

8 giugno 2013 alle 20:37

Certo Eva Grimaldi e` pessima, inguardabile!



17. bruna ha scritto:

9 giugno 2013 alle 10:21

cmq Mediaset porta la bandiera x le fiction sulla mafia he…..!! figuratevi che non ho visto neanche quella di Raoul Bova e ho detto tutto…ma mafia o no io non l’ho vista perche’ chiamare Arcuri attrice e’ una vera OFFESA per la categoria !!! per il resto non posso giudicare

p.s. le critiche le fanno anche alle fiction RAI tranquilli….



18. Dasmix ha scritto:

9 giugno 2013 alle 11:30

Senza se e senza ma: fa proprio cacare!



19. liberopensiero ha scritto:

9 giugno 2013 alle 14:53

Proprio per chi per ignoranza( nel senso di ignorare) e per giovane età non conosce i fatti reali,la mitizzazione del male è pericolosa,nella realtà parliamo di una donna semianalfabeta,diventata criminale per scelta,insomma una storia squallida per nulla interessante.Ci sono tante storie,da raccontare anche di gente comune,con personaggi positivi,ma purtroppo si guarda poco al talento di registri e interpreti a favore di raccomandazioni politiche.Una volta gli sceneggiati erano tratti dai libri della Morante e interpretati,dalla Cardinale.



20. Novanta ha scritto:

9 giugno 2013 alle 15:10

Non ho visto la fiction e non ho intenzione di vederla però che noia leggere certi commenti.
Pupetta Maresca di cui io conosco molto poco, pur essendo un ragazzo napoletano, è un personaggio che non ha fatto del bene e questo lo sappiamo. E allora? Non è diversa dai personaggi negativi di altri telefilm (ad esempio i Lannister del Trono di Spade, Regina Mills di Once Upon a Time, Antonella del Mondo di Patty e così via) e come personaggio negativo dovrà essere coerente con la storia che c’è dietro, reale o lavorata che sia.
Temete che possa essere presa ad esempio? Tutti sappiamo che puntare una pistola ad una persona e sparare per uccidere è una cosa cattiva ma c’è chi lo fa pur non avendo bisogno di vedere le fiction o le GRANDI produzioni AMERICANE.
Poi sul discorso tecnico e così via me ne lavo le mani perché non è qualcosa che voglio vedere quindi lungi da me giudicare qualcosa che potrei giudicare solo in qualità di “parte del pubblico” e non da esperto.
Ci sconvolgiamo per una storia su una mafiosa quando ci sono altre storie, seppur lavorate di fantasia, con personaggi cattivi ancora peggiori? E allora dovremmo essere tutti psicopatici con manie omicide. Chi non ha visto Dragonball e il perfido Freezer? ;)



21. Novanta ha scritto:

9 giugno 2013 alle 15:16

PRIMA che piovano commenti inutili e superflui, la citazione di “Antonella” de “Il Mondo di Patty” è stata fatta per indicare il fenomeno di identificazione da parte delle bambine nel mondo che hanno introiettato la figura negativa della ragazza e si sono comportate come lei ;) Motivo per il quale nella seconda stagione di quel telefilm fu cambiata la trama.
Fine OT, però mi sembrava doveroso specificare prima di risposte insulse solo per evidenziare il fenomeno psicologico dell’identificazione, dell’imitazione, dell’idealizzazione (i bambini, ad esempio, imiteranno Pupetta Maresca?)



22. Andrea99 ha scritto:

11 giugno 2013 alle 12:59

Bhe, tornando al discorso di Rosy. Nell’ultima stagione lei è diventata collaboratrice di giustizia, ed è stata comunque il personaggio più amato della serie. Questo significa che era proprio Rosy Abate affascinante, come è stata interpretata dalla Michelini, il suo lato umano, non ha attratto il fatto che fosse l’antagonista, sennò dopo il suo pentimento non sarebbe stata più amata come prima. Rosy piaceva per la sua personalità e non perchè fosse la “mafiosa di turno”. Sembrava un personaggio vero, reale. La fiction “Pupetta”, inevece, mi è sneggiata, recitata, costruita. Una serie carina, ma non realistica, cembrata molto romanzata. A questo punto potrei credere che la storia di “Squadra antimafia”, con le sue sfumature surreali, possa essere ispirata a degli avvenimenti accaduti, e tutto sommato Pupetta potrebbe essere stata inventata come storia. E non per la storia in sè, ma per come è stata sceneggiata, recitata, diretta. Al contrario “Totò Riìna”, con Gioè, che si vedeva essere una fiction-biografia. O come può essere “Squadra antimafia”, che addirittura è completamente inventata!



23. massimo ha scritto:

13 giugno 2013 alle 22:16

Una fiction così brutta non si vedeva da tempo. Fatta male e realizzata peggio. Recitata da una non attrice messa come protagonista in una storia che sembra scritta per un fotoromanzo fatto male. Insomma inguardabile e brutta. I dialoghi poi sono rimasti nella penna di chi doveva scriverli come tutto il resto. Vera spazzatura maleodorante. Mentre le fiction con Gabriel Garko erano ben fatte e ben recitate, coinvolgenti e apprezzabili, ma la produzione è la stessa, allora cosa è cambiato, a parte l’errore mortale della protagonista? La vera storia della Maresca poteva essere tutt’altro invece che finire nel cassonetto.



24. sara ha scritto:

14 giugno 2013 alle 12:04

leggo che molti che hanno commentato dicono di non aver visto la fiction, quindi, che ne sapete di com’è stato presentato il personaggio?ho visto la prima puntata e (recitazione a parte) mi era piaciuto molto il personaggio della Arcuri, presentata come una donna con le palle, anti-maschilista, che vuol essere libera e che ha il coraggio di dire la verità. Sono rimasta scioccata nell’apprendere la vera storia, non sapevo fosse una camorrista, è disgustoso il personaggio assolutamente positivo che ne è uscito. Già ero rimasta scioccata dal fatto come che uno dei mafiosi protagonisti venisse definito “una persona buona, circondato da persone cattive”. Mafiosi buoni?????
Indignamoci.



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