Il pubblico è sovrano e ha sempre ragione, perché è il cliente. Ma certe volte a capirlo si fa fatica: a dispetto delle continue critiche che muove alla tv italiana, rea di non sperimentare e di proporre sempre la solita solfa, ci ritroviamo una fiction come Rosso San Valentino che raggiunge il 20% di share e nella sfida del martedì surclassa Benvenuti a Tavola 2, che come prodotto è sicuramente più sperimentale ed attuale.
Potrebbe trattarsi di un bisogno atavico, quello del ritorno alle origini: bisogno di certezze, di emozioni forti, bisogno di perdersi in un raccolto completamente fuori dalla realtà per distaccarsi da quella precaria che ci circonda. In questo senso Rosso San Valentino è costruito perfettamente e ricicla in sé alcuni dei generi di maggior successo nazionalpopolare.
I fotoromanzi, innanzitutto, con le loro copertine patinate: in questa fiction sono tutti belli, per niente simili ai vicini di casa che incrociamo ogni giorno. Le favole, poi: è un racconto dai contorni netti, senza sfumature, dove i buoni sono proprio buonissimi e i cattivi sono irrecuperabili. E le telenovele brasiliane: la protagonista, angelo del focolare, è bersagliata e presa di mira tanto da venir rinchiusa in carcere ingiustamente. Giusto per dirne una.
Ma soprattutto è il melò all’italiana che ritorna a vivere col profumo di rosa: era dai tempi di Incantesimo che non si vedevano in Rai storie d’amore non in costume così drammatiche e tormentate, con passaggi ai limiti della scontatezza: uno su tutti lo scambio di cellulari tra i protagonisti, che li porterà a rivedersi dopo il primo incontro fortuito.
Perché se invece vogliamo parlare di quelle in costume, il paragone scatta d’ufficio: la protagonista Laura Argenti (Alexandra Dinu) è proprio Celeste Dubois (Claudia Ruffo), la protagonista di Orgoglio 3 che ha perso un figlio e crede non lo potrà mai rivedere ma poi lo incontra per caso e sente con lui un feeling istintivo, che la porterà a scoprire che a sottrarle il piccolo altri non è stato che il padre biologico, sparito dalla sua vita ed ora tornato nei panni del falso amico. Così andò per Celeste e così, andando per intuizione, andrà per Laura, che scoprirà che il piccolo Giacomo Danieli (Gabriele Caprio) è il figlio che ha avuto da Lorenzo (Simon Grechi) e che è stato proprio lui a prenderlo per venderlo ai nuovi genitori. Ovvero i proprietari dell’azienda per cui lei adesso lavora nonché parenti del suo grande amore Giovanni (Luca Bastianello).
La ripetitività dello schema è tutto. Ma che importa, se gli ascolti crescono puntata dopo puntata? La gente vuole sognare terre lontane ma conosciute, e c’è chi ancora è in grado di fargliele esplorare.
1. alex100 ha scritto:
5 maggio 2013 alle 16:23