LUISELLA BERRINO – RMC / Gualazzi il preferito
Succede ogni anno: a metà di addormento. Non perché non sia interessata ma perché il Festival è fatto per chi la mattina non deve alzarsi all’alba e quindi me ne perdo sempre un pezzo.
Prima punto: è utile far cantare 2 brani a ciascun cantante? Dopo 2 ore mi sono resa conto di aver visto solo Mengoni, Gualazzi, Molinari con Cincotti… un po’ pochino. Secondo punto: mi piace Crozza ma non in questo contesto. Vorrei che il festival fosse più light, con meno volgarità, meno politica e più canzoni.
Non a caso la serata che in passato aveva il gradimento più alto era quella in cui si ricordavano grandi interpreti del passato. La canzone che mi è piaciuta di più è stata quella di Raphael Gualazzi: ma siamo solo all’inizio e credo che avremo, musicalmente parlando, delle belle sorprese!
PIPPO PELO – KISS KISS / Iniziativa di Daniele Silvestri forzata. Mengoni e Chiara i migliori
Mengoni mi piace moltissimo, è stato tra i pochi che ieri sera non hanno stonato. Tra i cantanti che si sono esibiti ieri sera lui e Chiara Galiazzo sono gli unici degni di nota. Poi mi è piaciuta anche – ma qui sono un po’ campanilistico – Maria Nazionale, era vestita malissimo, ha dato la possibilità a tutti di poter criticare l’abbigliamento ma la sua voce non si discute. Non mi sono piaciuti invece Marta sui Tubi, li ho trovati stonati.
Non mi è piaciuto nemmeno Daniele Silvestri, la sua trovata di portare in scena il linguaggio dei segni mi ha dato l’impressione di essere una di quelle cose fatte perché bisognava portare un’idea a Sanremo. Mi è sembrata una cosa forzata. Per me bisogna concentrarsi sulla canzone: io mi distraggo se vedo l’attore che fa dei gesti. Silvestri, poi, non mi sembra un cantante eccezionale. Ha delle belle idee ma non sono supportate da una bella voce né da una bella interpretazione. Davo Gualazzi tra i favoriti ma anche lui ha stonato.
Io sto seguendo X Factor USA e come ho scritto ieri su twitter, il peggiore dei cantanti della versione americana del talent a Sanremo avrebbe fatto un figurone. In generale non siamo al passo con i tempi e le interpretazioni sono abbondantemente al di sotto della media.
ROSARIA RENNA – RDS / Coro dell’Arena di Verona, momento più apprezzato; brutte le canzoni di Maria Nazionale e Marta sui Tubi
Il momento musicale più forte e intenso di ieri sera, quello che ho apprezzato di più, è stato il Coro dell’Arena di Verona con il Va pensiero di Giuseppe Verdi. Un po’ perché è una pagina musicale di genio assoluto; un po’ perché soprattutto in questi momenti grami è bello e utile ricordarsi di cosa è stato il talento italico (e cosa, forse, potrebbe ancora essere); un po’ perché ho sempre vissuto con fastidio l’appropriazione indebita da parte di una parte politica, che ha sempre contato sull’ignoranza diffusa nel nostro Paese. Perché se c’è un simbolo del Risorgimento e dell’unità d’Italia, quello è proprio Verdi.
Detto questo, anche lo sfarzoso ingresso della Litizzetto in carrozza all’Ariston mi era parso promettere un Festival di altissimo livello e godibilissimo. Perché per le ragazze del mondo dello spettacolo partecipare a Sanremo è l’equivalente del ballo del Principe delle favole, e quindi è giusto entrarvi da Principessa. Dopo di che… il disastro. Noia, lungaggini, politica fuori luogo. Se fosse vera la centralità della musica Chiara si sarebbe esibita alle 22.30 e Crozza dopo mezzanotte. Eppure proprio i momenti musicali sono quelli che mi sono piaciuti di più. Soprattutto Marco Mengoni, ho amato subito la sua L’essenziale; Daniele Silvestri, che da cavallo di razza regala sempre qualcosa in più al pubblico, in questo caso il LIS, la lingua italiana dei segni; e poi Chiara. Pur orrendamente vestita ha saputo interpretare al meglio le due canzoni scritte per lei ed è giustamente passata con quella di Bianconi, la mia preferita. Dopo aver ascoltato le canzoni di Maria Nazionale e Marta sui Tubi, poi, crescono i dubbi riguardo l’esclusione di Oxa & Co. Difficile siano state più brutte di queste… Dal punto di vista moda la più spiritosa, una specie di Regina di Cuori della favola di Alice, è stata Simona Molinari, la cui presenza apprezzo anche perché amo lo swing ed è giusto che a Sanremo ci sia pluralità musicale. La più bella ed elegante, però, è stata Ilaria D’Amico, anche se con quella voce mi indispone. Ma io sono fissata, non faccio testo. Se fossi Fazio la prossima volta mi porterei Filippa Lagerback: sarebbe stata più adatta e lieve della pur brava, altrove, Luciana.
Un’ultima nota dolente. Una volta gli ospiti erano Whitney Houston e Madonna, ieri Toto Cutugno. Se qualcuno non si fosse accorto del momento che sta vivendo l’Italia, ieri sarebbe bastato guardare il Festival.
TUTTO SU SANREMO 2013
- Tutti dettagli sulle cinque serate del Festival di Sanremo 2013:
- Tutte le foto da Sanremo 2013:
Qui le foto della prima serata
Settimana di preparazione prima dell’inizio kermesse
Almamegretta – Mamma non lo sa
Elio e le storie tese – Dannati forever
Chiara Galiazzo – L’esperienza dell’amore
Max Gazzè – I tuoi maledettissimi impegni
Raphael Gualazzi – Sai (ci basta un sogno)
Raphael Gualazzi – Senza Ritegno
Modà – Se si potesse non morire
Annalisa Scarrone – Non so ballare
Simona Molinari e Peter Cincotti – Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Simona Molinari e Peter Cincotti – La Felicità
Maria Nazionale – Quando non Parlo
Maria Nazionale – E’ Colpa Mia
Daniele Silvestri – Il Bisogno di Te (Ricatto d’onor)
Daniele Silvestri – A Bocca Chiusa
- I testi delle canzoni dei Giovani di Sanremo 2013:
Blastema – Dietro l’intima ragione
Il Cile – Le parole non servono più
Antonio Maggio – Mi servirebbe sapere
Renzo Rubino – Il postino (amami uomo)
Ilaria Porceddu – In equilibrio
Andrea Nardinocchi – Storia impossibile
1. bakmor ha scritto:
13 febbraio 2013 alle 15:48