Dopo una ventina di edizioni alle spalle ed alcune delle trovate tecnologiche e strutturali più intuitive del piccolo schermo, come l’astronave dell’edizione 2010 targata Antonella Clerici, Gaetano Castelli abbandona le redini della scenografia del Festival di Sanremo per lasciar spazio ad un nuovo volto, la prima donna scenografa al Teatro Ariston: Francesca Montinaro.
Fedelissima dello squadrone di Fabio Fazio, per il quale ha già disegnato gli studi di Che tempo che fa, Vieni via con me e Quello che (non) ho, e realizzatrice anche della scenografia de Le Invasioni Barbariche, la Montinaro – stando alla foto del palco pubblicata da La Stampa – ha deciso di puntare sull’essenzialità: ledwall apribili e orchestra distribuita su due balconi mascherati con tulle, arricchiti da sofisticate soluzioni tecniche da scoprire di sera in sera.
Fabio Fazio, da parte sua, ha così commentato, nel corso della conferenza stampa di presentazione, la soluzione ideale per il confezionamento della giusta scenografia della kermesse canora: “La scenografia unisce passato e modernità, c’è una volontà forte, sempre di unire quello che apparentemente non può stare insieme. Io credo che questo sia uno dei mali del presente, quello di non unire due linguaggi diversi. Io credo che la televisione generalista ha questo compito: quello di cercare, pur parlando ad un numero maggiore di persone, di caricare il maggior numero di contenuti possibili su un vettore”. Riuscirà l’intuizione della Montinaro a non far rimpiangere la spettacolarità e il gioco di luci e ombre portato avanti da Castelli nel corso delle edizioni?
Certo, l’essenzialità scenografica non ha portato molto bene al Festival, basti pensare all’allestimento del palco da parte del Premio Oscar Dante Ferretti che, nell’edizione 2006, confezionò una scenografia estremamente sobria e deludente costituendo una delle tante pecche che colpirono il 55esimo Festival di Sanremo. Riuscirà la Montinaro ad arginare il problema?
1. MisterGrr ha scritto:
5 febbraio 2013 alle 12:29