Giuste o sbagliate, le motivazioni di Arisa non giustificano l’atteggiamento, per quanto gustoso dal punto di vista dello spettatore medio, avuto a ridosso della fine della sesta puntata di X Factor 6. C’è però una questione sollevata dalla giovane giurata che non possiamo permetterci di ignorare, e riguarda il servizio di voting offerto dall’azienda che fa capo a Rupert Murdoch.
Arisa ha più volte alluso durante l’XtraFactor al fatto che il televoto fosse in qualche modo pilotato perché testualmente “Tanti voti tornano indietro”. Che il sistema non sia infallibile è stato già dimostrato, tant’è che Rai e Mediaset sono puntualmente costrette a ricordare agli spettatori che non esistono ad oggi mezzi tecnici per fermare l’eventuale massa di voti in arrivo dai call center preposti, vero è anche che la gratuità del servizio fa pensare che il fenomeno sia enormemente limitato rispetto alle altre produzioni.
Non è infatti su questa questione che vogliamo porre l’accento, piuttosto sull’infrastruttura messa in piedi dagli uomini di Zappia, che è poi la causa dei “Tanti voti che tornano indietro” come riportato poco sopra. Il televoto fondamentalmente è un complesso sistema informatico che, come tutti i sistemi informatici, deve garantire alcune proprietà affinché venga serenamente accettato dall’utenza. Tra queste la più importante è certamente quella che in gergo tecnico è definita fidatezza, ossia la fiducia riposta dall’utente nel sistema pensando che questo operi secondo le aspettative. Senza entrare troppo nei (boriosi) dettagli, ci interessa porre l’attenzione su due degli aspetti, strettamente correlati tra loro come si potrà facilmente intuire, che caratterizzano la fidatezza ovverosia l’affidabilità e la disponibilità, che denotano rispettivamente la capacità di un sistema di offrire un servizio quando richiesto dall’utente e la capacità del sistema di offrire un servizio quando specificato.
Tornando al caso specifico, sembra assodato che il sistema di voting di X Factor 6 sia “tarato” su simulazioni sballate (dovute probabilmente ai risultati dello scorsa edizione, dove pure più volte è crollato) – quantomeno per quanto riguarda la parte web – e nei momenti di massimo afflusso come il Tilt non sarebbe in grado – come in molti hanno notato e Arisa stessa si è lamentata – di rispondere alle migliaia di richieste in arrivo dagli spettatori, uccidendo, passateci il termine, buona parte di esse, anche se, e non vediamo perchè dubitarlo, in egual modo (quindi sia per un concorrente che per l’altro).
Ossia il sistema diventa inaffidabile e non disponibile, provocando la sfiducia dell’utente nei confronti di esso. La soluzione che verrà adottata, stando a quanto dichiarato da Nills Hartmann a capo dell’intrattenimento di Sky, consiste nell’ “allungare di 100 secondi l’eventuale Tilt, consci del fatto che rimarrebbe la possibilità che si verifichi un ulteriore collo di bottiglia”. Ed infatti non pare proprio la soluzione più idonea ma tant’è.
Poi non ci si potrà lamentare, però, delle inevitabili conseguenze, di cui abbiamo avuto un accenno all’XtraFactor.
1. shiver ha scritto:
24 novembre 2012 alle 13:49