Silvio Testi non si è affatto dimenticato della ferita aperta (e dei soldi persi). Ma per capire meglio di cosa parliamo, bisogna fare qualche passo indietro. Visto il successo su Italia1 della terza edizione de La Talpa, Mediaset decise di commissionare a Triangle per l’autunno 2009 un reality show che ricalcasse la struttura dell’adventure condotto da Paola Perego, non ritenendo opportuno riproporre La Talpa tout-court sulla rete ammiraglia.
Dopo la proposta di alcuni format esteri da parte dell’azienda, Testi decise – ritenendo le due proposte troppo simili a prodotti già esistenti in Italia – di puntare su un formato inedito, nonostante i tempi stretti per la produzione del programma. Nasce così La Tribù – Missione India, produzione di cui Triangle si è fatta carico nella sua totalità, escluso il cast e le riprese a Roma. E sarebbe stato proprio il cast uno dei tasselli che avrebbe causato il ritardo della messa in onda, con tutte le conseguenze ormai note.
Stando a quello che ci raccontò il produttore, Mediaset era stata incaricata di consegnare i nomi dei concorrenti entro la prima settimana di agosto, affinché Triangle potesse procedere con tutti gli adempimenti burocratici in India. Ma il cast fu chiuso solo il 10 settembre, con un mese di ritardo rispetto ai termini previsti, giorno in cui poi Testi confermò al Biscione che dal punto di vista tecnico produttivo (scalette, contenuti, collaboratori, set indiano e set romano) era già tutto pronto. Peccato che nel mentre si presentò un ennesimo problema relativo ad una concorrente, che scatenò un ulteriore ritardo a cui dovette mettere una pezza lo stesso Testi, seppur non direttamente responsabile. Si arriva così al 23 settembre e Mediaset invia una comunicazione a Triangle nella quale si informa la società che il contratto veniva considerato risolto in quanto il programma non era andato regolarmente in onda.
Intanto Cologno aveva inviato un suo uomo in India per partecipare ad una riunione con le autorità indiane per sbloccare definitivamente la situazione, rallentata secondo Testi per inadempienze di Rti sul cast. Ma niente: i set a sorpresa si chiudono e il programma – già pronto – non fu mai mandato in onda.
Un danno per Mediaset, certamente, ma soprattutto per Triangle che però non è rimasta a braccia conserte e ha promosso una causa civile nei confronti di RTI chiedendo la bellezza di 40 milioni di euro di risarcimento. Oggi, 8 novembre, c’è stata l’ultima udienza, in cui i legali del marito di Lorella Cuccarini hanno accusato Mediaset per l’annullamento del programma (portando all’attenzione del giudice Antonella Izzo tutte le carte e i video in possesso), mentre Mediaset ha accusato Triangle della cancellazione in quanto ritenuta responsabile del ritardo per le varie autorizzazioni ma anche per l’assenza del set.
La sentenza dovrebbe essere emessa entro un mese, sulla causa si pronuncerà la nona sezione civile del Tribunale di Roma.
1. Gabriele90 ha scritto:
8 novembre 2012 alle 20:14