Non tutto è ancora definito per il cast de La Tribù – Missione India, il nuovo reality di Paola Perego in partenza a settembre su Canale 5. Se solo ieri facevamo nuovamente l’appello e davamo seguito alle voci che vorrebbero tra i vip pronti a sbarcare in terra indiana una Susanna Messaggio al posto dell’infortunato Andrew Howe (qui l’elenco di tutti i concorrenti), è notizia di oggi che il pezzo da 90 della partita potrebbe essere tentato dalle sirene di mamma Rai.
Stiamo parlando di Emanuele Filiberto di Savoia, che dei balletti televisivi ne sta facendo una ragione esistenziale, nonché professionale. E se la scorsa stagione televisiva è passata dal flop de Il Ballo delle Debuttanti alla vittoria di Ballando con le Stelle, la prossima annata si presenta non meno ballerina.
Noi stessi abbiamo sorriso alla notizia che lo vedeva real(e)-concorrente della Tribù della Perego, ma capivamo che, ai tempi d’oggi, si deve far davvero di tutto per sbarcare il lunario e portare avanti una famiglia. Sangue nobile o meno. Oggi, al coro di dissenso per le scelte dell’erede di casa Savoia, si aggiunge Bibi Ballandi, che non vede di buon occhio questa sua ennessima svolta in salsa reality.
Bibi, famoso produttore, non è il suo agente, in realtà, ma tiene alla pelle dell’amico e non vuole che questi la venda all’orso di Cologno Monzese. Svela, quindi, tutta la sua accorata preoccupazione alla penna di Alessandra Menzani di Libero: “Fa male ad accettare, gliel’ho detto. Lui ha grandi potenzialità, conosce quattro lingue ed è pronto per la conduzione. E’ intelligente, può crescere molto, non dovrebbe fare un reality show dove è solo uno in mezzi a tanti. Merita un programma tutto suo“.
Ed allora, ecco svelato l’arcano e, con esso, il disinteressato appello: “Rinunci alla Tribù, per lui ho in serbo un programma perfetto: si chiama “Manuale d’amore”, un varietà sui sentimenti pronto per gennaio 2010. Ne ho già parlato con il neo direttore Liofredi, che è d’accordo. Abbiamo già fatto un incontro c’era anche il principe. Filiberto, accetta la mia proposta“.
Dopo cotanta richiesta, ci tornano in mente i tempi dell’esilio, non solo catodico, aggirati inizialmente con i collegamenti del principe, fuori penisola, a Quelli che il calcio. Mentre oggi sembra che il principe abbia ritrovato lungo le frequenze delle nostri emittenti una nuova patria e sia felice di conservare il tele-regno faticosamente conquistato.
Sul suo ritorno in Viale Mazzini non ci stupiremmo. Come non ci stupiremmo se decidesse di intascare i previsti 250 mila euro, partecipasse da studio a tutte le puntate del reality dopo una prematura uscita, incontrasse la bislacca di Cologno tutti i dì, Domenica Cinque inclusa, e preparasse questo varietà per il secondo canale della TV di Stato. Basterebbe non mettere un limitativo “in esclusiva” sul contratto Mediaset e poter, così, essere libero di saltare di canale in canale come meglio gli aggrada. In fin dei conti, siamo in democrazia, o no?!
1. dan ha scritto:
19 agosto 2009 alle 13:08