Un altro ritorno eccellente quello che oggi, alle 12 su Rai 1, vedrà protagonista Paolo Limiti. Assente da 9 anni dagli schermi della tv pubblica, il celebre paroliere tornerà a riproporre ciò a cui ha abituato il suo pubblico, ovvero “una grande storia della musica che fa da filo conduttore per portarsi in altri settori come il teatro, il cinema, l’amore, i rapporti familiari”. “E state con noi in tv” è l’occasione per una chiacchierata con il conduttore che per la prima volta approda su davidemaggio.it.
Paolo, secondo lei la musica rispecchia anche oggi gli umori del Paese?
Sempre. La musica leggera è lo specchio più immediato e più reale di quello che è il Paese. Tutto il resto che noi vediamo è in genere una realtà filtrata dalla cultura, ma non è la realtà dei fatti. E’ la musica leggera, la musica popolare, la musica di protesta a rappresentare i sentimenti della gente.
Se dovesse prendere un cantante di oggi ed uno di qualche anno fa come rappresentanti degli umori popolari dell’Italia, chi sceglierebbe?
Non si può rispondere, ce ne sono tanti di cantanti che rappresentano dei momenti della nostra vita e della nostra storia musicale. Si possono prendere Modugno, Vasco Rossi, i 50 cent, Beyoncè ma rappresentano dei momenti, non tutta la vita. Se prende, ad esempio, Gilda Mignonette, grandissima cantante napoletana degli anni 20, troverà le stessa vocalità e lo stesso modo di cantare di Mina. Ecco perchè non se ne può scegliere solo una.
C’è chi dice che il suo modo di fare tv sia un po’ datato…
Penso che siano persone non informate e soprattutto persone che non hanno chiamato Auditel per conoscere il target che mi segue. Io faccio programmi a seconda del tipo di pubblico a cui devo parlare in quel momento. Trovo che la mia trasmissione sia datata se si segue l’onda delle mode, perchè è corretta, non usa cose eccessivamente aggressive, non dice parolacce, non mette in scena ragazze con i capelli verdi e le scarpe rosse. Diciamo che ha un minimo di scolarizzazione (sorride, ndDM). Poi, basta dire che abbiamo fatto Full Monty due giorni prima che debuttasse a Broadway o l’Aida Rock di cui qui nessuno conosce l’esistenza o sapere che George Lukas ha invitato solo me all’anteprima newyorkese della terza saga di Guerre Stellari per capire qualcosa in più. Ci sarà un perchè…
Allora perchè non si è riproposto Ci Vediamo in Tv?
Perchè penso che non ci fossero degli autori allenati a fare quel tipo di tv. Se qualcuno va a Sanremo e canta una canzone che è la copia di un’altra canzone, un autore deve accorgersene. Manca un po’ di studio. Ci sono cose elementari che chi le fa si lascia scappare. Se io ho Sophia Loren e un conduttore la intervista e le chiede, come ho visto succedere, “come si fa davvero la pizza” e “cosa pensa degli italiani”, secondo me non ha capito niente.
Lei cosa chiederebbe a Sophia Loren?
Le chiederei per esempio com’era Charlie Chaplin. Le chiederei com’era Marlon Brando quando recitava con lei. Ce ne sono ventimila di argomenti…
Una domanda come quella della pizza potrebbe servire a rendere un personaggio di prima categoria più ‘umano’…
Ma lo è già. Ha passato una vita a mantenere un’immagine umana. Ha architettato tutto uno strumento che l’ha resa sempre molto vicina al pubblico. Mi sembra una battuta scema chiederle della pizza. Meglio chiederle come ha fatto, quando le donne non potevano avere bambini, ad essere una delle prime ad avere un figlio.
Cosa ha fatto Paolo Limiti in questi anni di lontananza dalla tv?
Tantissime cose. Ho scritto per i giornali, ho fatto un’opera lirica, ho scritto due commedie musicali, ho sceneggiato un film da un libro…
La mancanza della tv l’ha sentita? E’ una componente essenziale nella sua vita?
Se mancanza significa sofferenza, no. Non ho sofferto. Ho sentito la mancanza nel senso che mi dispiaceva non essere in tv per proporre qualcosa quando mi veniva un’idea. Trovavo, forse, non logico non esserci a causa di rapporti interpersonali con qualcuno…
Chi è che non le vuole bene?
Non lo dico per non fare pubblicità a un idiota, uno sciocco senza un grammo di valore che ha bloccato un programma che faceva ascolti che nessun’altra trasmissione, nella stessa fascia, ha più fatto dopo di me. Sono arrivati a malapena a fare un terzo, in nove anni. A questo punto, che discutiamo a fare! Sono io che li guardo dicendo ‘poverini’. Ma non ho rancori, la mia fortuna nella vita è poter dire di no.
Quanto conta l’aspetto economico nella vita di un artista?
Conta molto nella vita di tutti, non solo di un artista. Quando riesci a farti una buona posizione e guadagni 100, devi avere la forza di mettere da parte 60 per qualunque cosa possa succedere e con i 40… vediamo! Non sai mai cosa ti riserva la vita. Puoi avere un’incidente, può bruciarti la casa, può arrivare un terremoto, può succere un imprevisto. Ed è la cosa che è successa a me: Domenica In a parte, sono stato fuori 10 anni. Vedo gente che fino a poco tempo fa era sempre presente sui giornali, ma che ora va in giro quasi con la mano appesa, come a dire “dammi una mano”. Gli è piaciuto andare al Billionaire?! Ora sono affari tuoi!
Lei non ha fatto pazzie nella sua vita?
Pazzie nel senso vero e proprio, come cose irragionevoli, no. Mi sono tolto delle soddisfazioni, quello si!
Per esempio?
Per esempio ho preso un aereo e sono andato a vedermi la prima di Evita a Londra. Oppure a un certo punto ho deciso che mi piaceva avere una collezione intera di riviste e me la sono comperata.
Chiudiamo tornando a E state con noi in tv. Quanto incide l’aspetto talent?
Il programma è fatto di giovani talenti. Ci sarà ad esempio un’orchestra composta tutta da donne giovani, carine e brave, così come ci saranno delle voci bellissime, trovate nel corso degli anni. In questi anni è stato tutto un provinare e annotare in vista di un futuro programma televisivo. Quindi è proprio un talent show nel senso di spettacolo di talento e non concorso di talenti. Anche nei concorsi di talenti si trovano delle belle voci ma poi spariscono. Bisognerebbe invece impiegarli.
Perchè secondo lei spariscono?
Perchè magari chi li ha scoperti se ne frega e servono soltanto nel momento in cui fanno la gara.
C’e’ un talento venuto fuori da un programma televisivo che vorrebbe con lei?
Si. Ma non riesco a rintracciarla. L’ho vista dalla De Filippi e si chiama Claudia. Mi piace moltissimo. Ha una bella personalità, usa bene la voce e si muove bene. Il pubblico l’ha messa in fondo alla classifica ma io la prenderei.
1. Pippo76 ha scritto:
2 luglio 2012 alle 12:08