A ciascuno piace caldo, è quello che avranno pensato a Sky. A memoria di abbonato infatti non si ricorda mai un così grande ventaglio di offerta a chiaro sfondo erotico nel palinsesto. È come se allo scoccare della stagione calda tutti i canali del bouquet di intrattenimento avessero impresso una svolta nella politica di gratificazione dello spettatore propinandogli una bella dose quotidiana di materiale altamente stimolante.
Nello specifico appare forte la tendenza alla genderizzazione dell’erotismo, anche se è fondamentalmente il target maschile a monopolizzare l’attenzione di chi riempie le caselle della programmazione. Le fantasie femminili, infatti, possono avere rappresentazione solo nel piccante patinato del canale Lei con Sex Academy e The Strip. Eloquente dello squilibrio di ‘potere del desiderio’ è la connotazione di Lady Channel in cui si susseguono solo polpettoni melodrammatici, con una conseguente, anacronistica e stereotipata, equazione tra donna e massaia, a cui pone rimedio, solo parzialmente però, la più contemporanea visione della sessualità rosa portata avanti da Fox Life con Sex And the City (programmato a blocchi di quattro episodi per notte).
Gli uomini, invece, hanno benzina per sfrecciare con pieno tripudio tra le mille curve femminili, osservabili da ogni angolazione. Con un taglio più documentaristico scende in campo Current che in questo recente e parziale ammiccamento al disimpegno cerca comunque di mantenere il profilo sociologico d’inchiesta con speciali quali Red o Donne di piacere; ma anche Jimmy e Axn mettono tanta ‘carne al fuoco’ partendo sempre da reportage sul porno o dibattiti sul sesso: vedere per tutti Gola profondissima e Porno Valley.
Frivoli e con meno giri di parole sono invece Fx ed E! (vi avevamo già parlato dell’erotismo di Fx in questo post). Il primo, nato e cresciuto maschio nell’idea dei creatori, ha una programmazione d’assalto con ben tre ore di programmi decisamente frizzanti (su tutti Gioco a quattro e in alternanza Sexy Camera all’Italiana e Stripsearch); il secondo, per tradizione più sexy-glamour, arriva addirittura a quattro ore ininterrotte tra le conigliette di Playboy e i viaggi bizzarri di Wild On. Tutte le declinazioni del sesso insomma (anche se per i film poco cambia lasciando in teoria lo spettatore in pasto alla pay per view).
Sarà una mossa per elevare, con buona garanzia di successo, l’audience e la raccolta pubblicitaria? O più probabilmente una rete di tentazioni pianificata innanzitutto per indorare la pillola del nuovo ritocco di tariffe e poi per scongiurare il pericolo che altre tentazioni, quelle dell’agguerrita concorrenza (Dahlia e Nitegate) provochino una fuga di abbonamenti?
1. Gordon Gekko ha scritto:
12 luglio 2009 alle 12:13