“Dopo anni di dominio Rai siamo nella storia, siamo la radio degli italiani”. Esulta Lorenzo Suraci, presidente di Rtl 102.5, alla notizia che la sua creatura è in cima alla classifica degli ascolti radio in Italia. A distanza di due anni dall’ultima rilevazione ufficiale, nella giornata di ieri la Gfk Eurisko ha pubblicato i dati d’ascolto delle radio nazionali, comunicando che Rtl – con una media giornaliera di 6.654.000 ascoltatori – è al primo posto. Clamoroso crollo di Radio 1, che risulta soltanto quinta (4.585.000), superata anche da Radio Deejay, Radio 105 e Rds.
A Viale Mazzini, però, insorgono contro un responso che toglie alla prima radio nazionale lo scettro di emittente storicamente più ascoltata nel Belpaese. In particolare, Michele Gulinacci della direzione Radio contesta la ricerca effettuata “che mischia meter e indagini telefoniche”, mentre il direttore della radio “incriminata”, Antonio Preziosi, aveva già sollevato qualche dubbio nei giorni scorsi, prima ancora della pubblicazione dei dati:
“Il metodo di rilevazione non è condiviso, neanche l’Agcom ha ancora deciso come calcolare gli ascoltatori”. Gli fa eco Flavio Mucciante, direttore di Radio 2: “Non si possono confrontare i gol di un incontro di calcio con le mete di una partita di rugby”.
Come riportato dal Corriere della Sera, alle polemiche Rai ha replicato Remo Lucchi di Gfk Eurisko:
“Siamo stati i primi a usare il meter, ma dopo due anni di stop era necessaria una ricerca di passaggio con punti di contatto con la precedente, basata sulle telefonate”.
Ecco, dunque, la top ten delle radio in base agli ascolti:
1 Rtl 102.5
2 Radio Deejay
3 Radio 105
4 Rds
5 Radio 1
6 Radio Italia
7 Radio 2
8 Virgin Radio
9 Radio 101
10 Radio 24
C’è un riscontro della ricerca, invece, che mette d’accordo tutti: la radio vive uno stato di grazia. Ogni giorno ben 34 milioni di italiani over 14enni la ascoltano, pari al 65,4% della popolazione. Una percentuale piuttosto significativa, che sale addirittura all’84% nell’intera settimana.
1. Nina ha scritto:
5 giugno 2012 alle 15:35