22
febbraio

CELENTANO A SERVIZIO PUBBLICO, SANDRO PARENZO VUOLE UN CONTROLLO PREVENTIVO

Adriano Celentano

Tutti lo vogliono ma nessuno se lo piglia. Per questo Adriano Celentano fa discutere ogni volta che apre bocca. Domani il Molleggiato dovrebbe tornare a dire la sua in un’intervista trasmessa in prima serata da Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro. Il talk show del giovedì farà il suo contro-Festival proponendo una serie di testimonianze inedite sui retroscena di Sanremo. E già si scatenano le polemiche.

Dopo le sparate sul palco dell’Ariston, c’è grande attesa per quello che Celentano dirà da Michele Santoro. Nella giornata di oggi il cantante avrebbe registrato alcune dichiarazioni per Servizio Pubblico, soffermandosi sulla sua partecipazione al Festival. Cosa avrà detto? Sandro Parenzo, editore di Telelombardia e promotore di Servizio Pubblico, trema all’idea di mandare in onda a scatola chiusa quelle esternazioni.

Io non manderò in onda l’intervista ad Adriano Celentano prima di averla vista (…) Scusi, lei prenderebbe cinque milioni di multa? E se Adriano dicesse che la Rai non deve prendere il canone? Per molto meno la Rai ha preso cinque milioni di multa. Se uno dice una cosa del genere, quanti ne prende, dieci?”

ha detto Parenzo all’Ansa, riferendosi alla condanna milionaria emessa ieri ai danni di Corrado Formigli e della Rai (per maggiori info clicca qui). Di fronte a Celentano, il coraggioso editore tentenna e la sua Telemobardia si trova nelle stessa situazione della tv pubblica alla vigilia di Sanremo. Che caso.

Qual è il prezzo da pagare per la libertà di parola concessa al Molleggiato? Parenzo esita, temporeggia, ha paura di una mega multa. Ma in questo caso nessuno osa parlare di censura preventiva, figurarsi. Anzi, Michele Santoro è persino intervenuto a smorzare i toni:

“E’ evidente che Sandro Parenzo sta a modo suo esprimendo la sua critica per una sentenza che se confermata in appello limiterebbe molto la libertà d’espressione. Ciò detto, ho buone ragioni per credere che domani il programma andrà in onda su tutti i segmenti della multipiattaformaha detto il giornalista.

Dopo la pausa di una settimana, domani Servizio Pubblico tornerà all’attacco con una puntata dal titolo ”Celentano c’è?”. Saranno ospiti di Santoro l’ex presidente della Rai Lucia Annunziata, Carlo Freccero, Corradino Mineo, Norma Rangeri del Manifesto, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, l’onorevole Antonio Di Pietro, il consigliere dimissionario del Cda Rai Nino Rizzo Nervo, e Massimo Bernardini con i ragazzi della redazione di Tv Talk. In collegamento da Milano, Dario Fo.

Un puntatone in stile Annozero che si annuncia di fuoco. Soprattutto per l’intervento di Adriano Celentano.



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18 Commenti dei lettori »

1. isolano ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 22:39

Servizio Pubblico censura Celentano: è il colmo. A questo punto meglio la Rai, sulla quale Adriano ha sempre parlato liberamente, ad Annozero come a Sanremo.



2. amazing1972 ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 22:40

in italia solo sulla chiesa non si può scherzare (come abbiamo visto) se la rai dovesse denunciare tutti quelli che dicono di non pagare il canone,tra lega e pdl ci sarebbe l’imbarazzo della scelta



3. amazing1972 ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 22:44

comunque puntatona domani di servizio pubblico,mi sa che non guarderò l’isola



4. Marco Leardi ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 22:46

@amazing1972. A me pare che sulla Chiesa si scherzi fin troppo (nello specifico: Celentano ha sbagliato a generalizzare ed è caduto in contraddizione).
Parenzo si trova nella stessa situazione della Rai: chi apre le porte a Celentano deve accettare tutti i rischi e i pericoli del caso.



5. MisterGrr ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 22:46

Chissà Claudia Mori, avrà il taupè drizzato! Poverina.

Fa solo bene Parenzo a tutelarsi.



6. Marco Leardi ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 22:51

@MisterGrr. Parenzo farà anche bene ma c’è un’ipocrisia di fondo: ora l’editore duro e puro tentenna di fronte alle possibili sparate di Celentano…… Ma come, la libertà di parola non doveva venire prima di tutto?

Poi vi dico: ora che tutti lo criticano, il Celentano predicatore inizia a starmi simpatico…



7. Pippo76 ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 22:56

Capisco le preoccupazioni di Parenzo in questo caso, però c’è un problema di fondo..
La multa da 5milioni l’ha presa Formigli e non Celentano. allora, in base a cosa il controllo deve essere esercitato sul solo Celentano?
Quindi la libertà di espressione vale per tutti e non ci sono problemi preventivi ma non vale per il solo spauracchio Celentano..?
ps Celentano ha detto molte verità nella prima puntata espresse in modo poco ortodosso. Alcuni le hanno semplicisticamente bollate come “nulla” quando in realtà a detto molto ( o poco) circa le responsabilità della Chiesa, dei suoi giornali al giorno d’oggi e nn solo..



8. Pippo76 ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 22:57

*Allora ; ha detto



9. star ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 23:08

Rai 1 – Servizio Pubblico 0 … ahaha. Alla fine l’intervista andrà in onda senza problemi, ma le parole di Parenzo facciano riflettere sui presunti paladini della libertà.



10. Giuseppe ha scritto:

22 febbraio 2012 alle 23:29

Mi pare che la presa di posizione di Parenzo faccia parte del gioco pubblicitario per rendere ancora più “drammatica” e ricca di “suspense” la puntata di Servizio Pubblico, nella speranza di far salire un po’ gli ascolti.

Non credo che Celentano abbia rilasciato dichiarazioni sconvolgenti e, comunque, vale anche il principio per cui lui si assume la responsabilità di quello che dice, e chi manda in onda il servizio magari ne prende le distanze. Diversamente sarebbe impossibile raccogliere interviste con un minimo di interesse.

A me le idee di Celentano non hanno mai fatto né caldo né freddo e, per quel che mi ricordo, l’unica volta che ha avuto qualche problema fu quando invitò ad annullare le schede per un referendum (“Il figlio della foca”. E neppure il modo in cui queste idee sono state espresse in fin dei conti non mi è mai parso così originale.

Il fatto è che i media hanno fatto di Celentano un monumento dello spettacolo italiano. Ed è evidente che se i monumenti oltre che cantare parlano qualcuno ne rimane impressionato. A volte meglio la musica che la scultura.



11. JJ ha scritto:

23 febbraio 2012 alle 00:21

Servizio Pubblico è una trasmissione strutturata in modo tale che non possa mai subire censure. A mio avviso Parenzo stà facendo un pò di manfrina per catalizzare l’attenzione sulla puntata di domani, in ogni caso, Parenzo, è un imprenditore che pensa a tutelare giustamente i propri interessi e se per assurdo, dovesse decidere in autonomia di non mandare la puntata o di oscurare solo la parte che riguarda l’intervista, poco male, Servizio Pubblico và in onda a prescindere.



12. pippo ha scritto:

23 febbraio 2012 alle 00:42

Parenzo mi sembra contraddittorio: da la parola a santoro e vuole limitarla a celentano? il principio vale per tutti. anche con santoro in teoria ogni settimana potrebbe correre dei rischi. l’unica soluzione è quella di scaricare tutte le responsabilità su chi esprime le proprie opinioni, come giusto che sia.



13. star ha scritto:

23 febbraio 2012 alle 00:54

Spero sia la solita sceneggiata di Santoro (e Parenzo) per attirare l’attenzione sull’evento di domani. Un po’ come gli attentati ai ripetitori… vi ricordate?
Perché in caso contrario i paladini della libertà avrebbero fatto una figura del cavolo



14. mogol_gr ha scritto:

23 febbraio 2012 alle 03:59

Non te ma chi ti ci mette a te (e Santoro).



15. silvia ha scritto:

23 febbraio 2012 alle 06:51

e basta con celentano!!!! è in declino e ogni occasione è buona per far parlare di sè….deve solo cantare, è di una noia mortale e anche santoro l’ha chiamato per rialzare l’audience ……basta con le chiacchiere questi guadagnano milioni di euro e fanno finta di occuparsi degli italiani….e gli italiani ci cascano ancora



16. MisterGrr ha scritto:

23 febbraio 2012 alle 10:55

Marco: sì, quello è vero, non avevo considerato la cosa da quel punto di vista. L’ipocrisia di fondo (ma anche più in alto) c’è eccome, anzi…se no a sto punto non lo invitavano del tutto se non volevano alcuna possibilità di incorrere in una sanzione! Credo che su ciò siamo tutti d’accordo.
Però, non so come dirti…sta cosa che Celentano debba provare quasi da solo e gli editori debbano mandare i suoi sermoni fantasmagorici a scatola chiusa non mi sta bene. Ma chi si crede di essere onestamente? E’ e rimane un ottimo cantante, fine. Non mi sembra che abbia acquisito la qualifica di profeta o di predicatore.

Se ReginaDiCuori Claudia Mori leggesse l’ultimo paragrafo si inviperirebbe: tranquilla Claudia, c’è chi apprezza il Molleggiato per ciò che sa fare realmente.



17. Pippo76 ha scritto:

23 febbraio 2012 alle 12:56

Celentano è in declino facendo 16 milioni creando tutto questo clamore e discussioni?



18. JJ ha scritto:

23 febbraio 2012 alle 23:51

Capisco che uniformarsi al pensiero comune sia la cosa più semplice per tanta gente, perchè perdere del tempo a pensare con la propria testa quando ci sono dei pensieri gia confezionati pronti all’uso??

Beh! Sinceramente questo conformismo è stucchevole!

Qualcuno di si è mai fermato a riflettere sui contenuti del discorso, qualcuno si è chiesto cosa volesse dire?

Sinceramente mi preoccupa di più il fatto che la gente si indigni per le parole di Celentano e non si preoccupi minimamente del fatto che la volontà popolare espressa mediante i referendum sia stata buttata nel cesso.

Mi preoccupa di più che la gente se ne fotta del fatto che i giornali citati da Celentano siano finanziati con i soldi pubblici, i nostri soldi.

Mi preoccupa di più vedere la gente che anzichè guardare la luna si lascia distrarre guardando il dito che la indica.

Non sarebbe più utile ogni tanto interessarsi anche ai problemi quelli veri??



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