Ad Ilaria Dallatana non spaventa l’ingombrante spettro di Giorgio Gori. D’altronde dopo 15 anni di lavoro fianco a fianco con l’ex direttore di Canale 5, doveva pur arrivare per lei il momento di camminare da sola. Nessuna rivoluzione, però: la nuova numero uno di Magnolia è decisa a proseguire nel solco della tradizione.
Intervistata da Laura Rio per Il Giornale, rivela che Magnolia sarà “uguale a come è stata finora. Il mio imprinting è già molto forte. E poi la nostra azienda è quasi come una famiglia, con uno spirito di amicizia che va oltre il lavoro: un motivo del nostro successo”
Di fatto, però, si è trovata sin da subito con una bella ‘gatta da pelare’: l’addio di Simona Ventura all’Isola dei Famosi, format che ha giocato un ruolo cardine nell’ascesa della sua casa di produzione. Un’assenza pesante che la Dallatana mira a far dimenticare attribuendo una connotazione più ironica al reality, non nascondendo che la prossima edizione sarà decisiva per il futuro dello show.
“Per noi è una scommessa. Dopo molti anni, ovviamente il genere va rinnovato: per questo ci sarà un parte del cast con i vecchi concorrenti. Ma avrà anche altre sorprese e punteremo di più sul lato commedia, sui fatti ridicoli o spiritosi che possono accadere (non per niente si è scelto come successore di Simona Nicola Savino). Penso comunque che questa edizione sarà decisiva per deciderne il futuro“.
Un cambiamento ‘epocale’ per l’Isola che sembra, però, moltiplicare le già molteplici insidie legate alla mancanza di Simona Ventura. Se è vero, come lei stessa dichiara, che “(…) in quel reality ci sono gli ingredienti che si possono trovare nel grande romanzo di Proust, personaggi, giochi, amori, liti, incomprensioni, una rappresentazione dell’umanità: ha molte più chiavi di lettura di altri reality come il Grande fratello”, non si corre il pericolo, marcando un solo aspetto, di non sfuttare l’intero potenziale del programma?
Isola a parte, la vera novità per Magnolia potrebbe essere uno spinoff di MasterChef. Il Ceo di Zodiak per il Sud Europa ammette che:
“Di MasterChef potrebbe arrivare anche la versione junior“.
Un prodotto come il talent suoi cuochi, del resto, si presta perfettamente a realtà moderne come Sky ma anche La7 con le quali Magnolia intrattiene rapporti ottimi, a differenza di Mediaset che “è un regno naturale di Endemol, essendo azienda di famiglia“. La Dallatana si augura comunque che, in questa nuova situazione di mercato (e con l’addio di Giorgio Gori?, ndDM), Mediaset si apra di più ai produttori esterni.
1. MisterGrr ha scritto:
18 dicembre 2011 alle 16:12