Penso che sia fuori discussione mettere in dubbio la professionalità di un’artista eccellente qual è Raffaella Carrà . Una di quelle artiste vecchio stampo che ha meritato lo straordinario successo riscosso negli anni senza necessitare di repentini “condoni” di gavetta e non dovendo puntare, come gran parte delle attuali “colleghe”, sull’accaparramento selvaggio delle copertine dei giornali scandalistici o di foto “coronesche”.
Un tempo serviva principalemente quell’elemento che oggi sembra l’ultimo requisito necessario per approdare all’agognato piccolo schermo : il talento!
Se questo è vero, c’è anche da dire che un grande professionista, in quanto tale, deve esser pronto ad accettare delle possibili sconfitte.
Ma la Carrà , ultimamente, sembra non voler proprio accettare una sconfitta che, a mio parere, è sotto gli occhi di tutti.
Sta facendo, infatti, tanto rumore per… Amore, il programma andato in onda lo scorso anno che si proponeva di favorire l’adozione a distanza.
Un Nobile fine assolutamente condivisibile ma che, televisivamente parlando, non era riuscito ad attrarre l’attenzione dei telespettatori.
Amore si è rivelato un programma di una noia più unica che rara oltre a non essere riuscito a riscuotere quel successo, in termini di pubblico, in cui tanto credeva e sperava la Carrà .
Per questi motivi, e con tutte le ragioni di questo mondo, il direttore di rete, Fabrizio Del Noce, ha lasciato in panchina l’ispanica soubrette che si è vista recapitare un secco “no” per la seconda edizione del programma.
Raffaella, però, pare non volersi dare pace e sta portando avanti una battaglia che, a mio parere, non ha motivo d’essere.
Ritengo, infatti, del tutto sbagliato portare avanti campagne di questo tipo nel posto sbagliato.
Mi spiego meglio. Sino a quando si tratta di sensibilizzare l’opinione pubblica su determinati argomenti, non posso che essere d’accordo in tutto e per tutto e la televisione rappresenta, forse, il mezzo migliore per raggiungere l’obiettivo. Quando, invece, si punta sulla spettacolarizzazione di situazioni che di spettacolare hanno ben poco, inizio a non essere d’accordo e la televisione si trasforma in uno strumento pericoloso.
Non metto in dubbio i lodevoli fini che l’inventrice del Tuca Tuca si era riproposta di raggiungere con Amore ma non credete che il sabato sera sia eccessivo e, soprattutto, fuori luogo? Â
A Voi, l’ardua sentenza!