Al Tg1 c’è chi gira i tacchi, e se ne va. E’ la giornalista Elisa Anzaldo che, in una lettera, ha chiesto al direttore della testata Augusto Minzolini di essere rimossa dall’incarico di conduttrice del notiziario della notte. “Ritengo non sia più possibile per me rappresentare un telegiornale che, secondo la mia opinione, ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell’informazione pubblica: l’equilibrio, l’imparzialità, la correttezza, la completezza…” ha scritto l’anchorwoman, gettando il tg della prima rete nell’ennesima polemica.
“Per motivi professionali e deontologici non ritengo più possibile mettere la faccia in un tg che fa una campagna di informazione contro” afferma la Anzaldo nella missiva spedita a Minzolini l’11 maggio scorso ma resa nota solo oggi tramite La Repubblica. In realtà già il 19 aprile scorso la giornalista intendeva lasciare il suo incarico, ma il direttore l’aveva convinta a desistere. Ora la decisione pare invece irrevocabile, tanto più dopo la sua pubblica divulgazione. A sostegno della sua scelta, il mezzobusto del Tg1 racconta anche una serie di episodi in cui la testata avrebbe censurato notizie sgradite a Berlusconi.
Si tratta dell’oscuramento del Rubygate, ma anche dell’aver “ignorato lo scandalo dei manifesti sui pm brigatisti, la proposta di un deputato del Pdl di cambiare l’articolo primo della Costituzione o il nuovo caos rifiuti a Napoli“. News scomode che per volontà della direzione sarebbero prontamente finite sotto il tappeto. Alla luce di questi casi di “malainformazione“ la Alzaldo gira i tacchi, e prima di sbattere la porta ringrazia ironicamente Minzolini, “per avermi spiegato il perché non consideri notizia quelle che io invece ritengo tali e come me molti mezzi di informazione“.
Da parte sua, il direttore del Tg1 non ha preso parte alla polemica innescatasi e ha commentato all’Adnkronos che la defezione della giornalista “è una cosa che riguarda lei“. Non è certo la prima volta che il Minzo finisce nella bufera a causa di episodi interni alla sua redazione. Lo scorso anno aveva suscitato grande clamore l’auto-sospensione di Maria Luisa Busi, che aveva deciso di non condurre più il Tg1 delle 20.
Poi seguirono gli avvicendamenti di Tiziana Ferrario (di recente reintegrata), di Piero Damosso e Paolo Di Giannantonio, bollati immediatamente come epurazioni in piena regola contro giornalisti ‘non allineati’.
1. Zoro ha scritto:
25 maggio 2011 alle 17:07