A raccontare l’espisodio è il giornalista stesso, in un’intervista a Vanity Fair di domani. E’ un Mitraglia battagliero e con tanti colpi in canna quello che si racconta al settimanale, consapevole di aver messo in piedi un telegiornale più unico che raro nel panorama informativo italiano. “Chi mi ferma per strada dice sempre la stessa frase: grazie, perché mi ha restituito il gusto di vedere un vero telegiornale“ racconta. E i dati parlano da soli: da quando Mentana è a La7, il notiziario della rete ha quadruplicato gli ascolti, a colpi di politica, analisi e commenti. Al bando, invece, la cronaca guardona e gli avvenimenti fru fru (il matrimonio di William e Kate, per intenderci, è finito in chiusura di tg). “Significa che ci sono più pubblici. C’è ancora chi segue Avetrana, ma c’è una fetta, neanche marginale, che vuole altro“.
Che cosa pensa, allora, Mentana del vituperato Tg1 di Minzolini? Che è “orgogliosamente filogovernativo“, e che a Saxa Rubra lui non ci tornerebbe così volentieri. Andrebbe mai a dirigere il Tg1? “Me l’hanno offerto due volte, in passato, e ho rifiutato (…) Ci ho lavorato nove anni, so come funziona. In Rai tornerei solo se mi venisse garantita la libertà di non rispondere al telefono ai politici“. Campa cavallo, dunque. Dalla tv pubblica lo cercò anche il direttore di rete Paolo Ruffini, per il Tg3: ”per accettare gli posi due condizioni che sapevo impossibili: la mia nomina avrebbe dovuto essere votata all’unanimità del Cda Rai e ricevere il voto positivo e pieno dell’Assemblea dei Giornalisti. Che fossero impossibili era chiaro perché Rai3 è sempre stato l’unica rete sotto il controllo della sinistra e il Pd aveva già fatto il nome di Bianca Berlinguer“.
A quanto pare ora il fortissimo Mitraglietta sta bene a La7, dove fa miracoli pure avendo a disposizione un budget modesto, “forse un quarto di quello del Tg5. Ma più che i soldi fanno le idee“. Alla tv di Telecom guadagna 320 mila euro lordi (“un quinto di quello che prendevo a Mediaset“) però ha chiesto a La7 un premio di risultato per ogni punto di share di crescita. ”Probabilmente guadagnerò parecchio” sorride. Se continua così ne guadagneranno anche i telespettatori, non in ‘dindini’ ma fa lo stesso.
Il ‘mago Enrico’ ha infatti tra le mani un prodotto giornalistico che può rendere ancora molto, moltissimo, costituendo la vera alternativa ai tg istituzionali delle reti ammiraglie di Rai e Mediaset. Perchè, anche nell’informazione, ”la storia non va mai all’indietro“. Parola di Chicco Mentana.
1. zack71 ha scritto:
3 maggio 2011 alle 21:01