Partiamo dal presupposto che i test vanno presi come tali. Ma c’è modo e modo di presentarli, soprattutto se non sono i classici numeri zero a porte chiuse ma pilot in prima serata (per giunta in diretta) su Canale5, con una platea potenziale di milioni di telespettatori. Per carità, il fine di Let’s Dance è anche nobile se vogliamo, ma la realizzazione è veramente pessima e non c’è beneficenza che tenga.
In Let’s Dance, personaggi dal mondo dello spettacolo e dello sport scendono per una sera sulla pista da ballo e si cimentano, con tanta ironia si intende (o almeno così ci vogliono far credere), in esibizioni danzerine (ma di coreografato hanno poco o nulla) che definire al limite del ridicolo è un complimento (Ballandi può dormire sonni tranquilli insomma). Ci piacerebbe essere clementi ma, in confronto, alla Corrida arrivano dei professionisti. Capacità artistiche a parte (lungi dall’essere messe in discussione), ciò che salta subito all’occhio è la totale mancanza di preparazione da parte dei protagonisti, tra l’altro tutti di “grido”, e, a sensazione, anche il programma sembra essere stato preparato piuttosto frettolosamente, nonostante l’importante produzione alle spalle e autori non di primo pelo.
E’ vero che Maria la Castigatrice ha l’occhio lungo, e chissà che gli ascolti non le diano anche stavolta ragione, ma al solo pensiero che un simile esperimento possa essere promosso in periodo di garanzia ci si accappona la pelle. Anche perchè in Let’s Dance, a differenza di Italia’s Got Talent (dove il trash, seppur limitato, è di casa), non c’è proprio nulla che funzioni: dalla scenografia decisamente cheap di Mario Catalano al piccolissimo Studio 2 di Cinecittà passando per un’infelice regia affidata a Paolo Carcano, che visti gli aitanti rugbisti presenti sul palco si sarà confuso con Uomini e Donne. Ultimi ma non per importanza i due conduttori, talmente distanti (l’uno troppo impacciato, l’altra troppo euforica), poco affiatati e soprattutto impreparati da rendere il programma peggiore di quel che già non fosse.
Va detto che con i ferrei giudizi di Antonello Piroso e le sparate comiche di Geppi Cucciari qualche risata ce la siamo anche fatta. Peccato che non fossero loro i protagonisti.
1. Fexys ha scritto:
2 dicembre 2010 alle 03:39