Precisa, puntuale, pignola. Intervistarla è un piacere: ha sempre una risposta per tutto e guai a trovarla impreparata. Anche quando si trova di fronte a chi, come noi, è pronto ad incalzarla. “Ogni volta che mi intervisti mi fai la radiografia” – esordisce così Milly Carlucci che torna su DM per parlare della sua seconda volta alla guida di Miss Italia. La nostra chiacchierata inizia con una curiosità.
Milly, come mai soltanto due anni di Miss Italia?
Perchè l’anno scorso, quando abbiamo fatto il contratto con la RAI e con Mirigliani per prendere in mano Miss Italia e cambiarlo, ho pensato fossero necessari due anni. Un biennio di lavoro per portare alla luce un progetto. Avevo un’idea di trasformazione, che è iniziata l’anno scorso e quest’anno sarà ancora più radicale.
Quindi c’è la possibilità che tu possa essere confermata per le edizioni future?
Bisogna vedere in primis come va. La nostra carriera è sempre legata al risultato della sera prima.
Beh, hai alle spalle un Ballando con le Stelle al 30% difficile da dimenticare.
Certo, ma quelle cifre lì oggi sono impossibili. Con Miss Italia ci troviamo ad essere tra i primi programmi che sperimentano un bacino d’ascolto ancora più diversificato: altre regioni sono andate al digitale e ancora di più si è frammentata la nostra platea…
Milly Carlucci è anche una tecnica?
Lo sono dovuta diventare. Sarebbe bello essere Alice nel paese delle meraviglie ma purtroppo devi saperne di auditel, di ascolti, di target…
Allora facciamo una parentesi. Come vedi la sfida del sabato sera Clerici – De Filippi?
Molto interessante. Sono sfide che anche se fanno soffrire chi ne è protagonista, fanno bene alla televisione perchè accendono interesse sulla serata televisiva. E se c’è una cosa che non possiamo permetterci è proprio la noia che genera il distacco della gente che poi gira su canali digitali, offerte Sky, offerte Premium. Per noi questo è veleno.
Ti successe la stessa cosa con lo “scontro” Ballando – C’è Posta…
Nell’avere una concorrenza così importante, sei costretto ad infiocchettare la tua offerta con personaggi, soprese e tutto quello che c’è di contorno.
A proposito di personaggi, quali saranno gli ospiti di Miss Italia?
Ad incoronare Miss Italia, come saprete, ci sarà Sharon Stone. La sua presenza è emblematica perchè è un esempio per le ragazze: Sharon Stone nasce miss e modella e poi fa una strepitosa carriera passando anche per una malattia che con ogni probabilità avrebbe stroncato un’altra donna. Da grande combattente oggi è intatta.
Quanto ci costa?
A me non è dato partecipare alle trattative. Noi trattiamo i personaggi dal punto di vista artistico.
Adoro le tue risposte (rido, ndDM)
Davvero! Da noi è un tabù quello dei soldi. Dobbiamo starne accuratamente fuori.
Torniamo agli ospiti…
Avremo, poi, Kylie Minogue, protagonista della seconda puntata. E’ un grande personaggio della scena pop ma anche una donna che ha condotto della battaglie terribili. E ancora, Flavio Insinna, Lorenzo Flaherty, Flavio Montrucchio, Roberto Farnesi e poi abbiamo una sorpresona nella seconda puntata: Lapo Elkann sarà intervistato in studio da Emanuele Filiberto.
Come mai una persona come te che apprezza (e ha fatto) la gavetta, ha acconsentito a che un non-conduttore approdasse ad una prima serata importante come quella di Miss Italia?
Emanuele è una persona che ha grande umiltà e voglia di imparare. Lui parte con il vantaggio/svantaggio di avere un nome che dà visibilità. Mario Rossi può sbagliare e gli viene perdonato, a lui le imperfezioni vengono invece stigmatizzate. Ora sta facendo il ragazzo di bottega: non ha studiato per fare questo, ci si è trovato dentro, ha capito che gli era congeniale e ha iniziato a tracciare una strada. In questa edizione di Miss Italia, ad esempio, sta facendo un altro apprendistato che è quello dell’intervista. E sta migliorando a vista d’occhio perchè è veramente dotato.
Edizione di Miss Italia condotta da Mike e Loretta Goggi, Guillermo Mariotto chiese di poter vedere il lato b delle ragazze e si gridò quasi allo scandalo. Perchè in un concorso di bellezza dobbiamo preferire il talento alla bellezza?
Io non credo che una donna ami sentirsi dire che è bella e basta. Questi ultimi trent’anni hanno visto un avanzare del riconoscimento del ruolo della donna, della possibilità di essere bella, intelligente e professionale contemporaneamente. Si era partiti nel 68 dal negare la bellezza e poi finalmente si è superato questo complesso. Oggi, finalmente, puoi essere bella, disinvolta, giovane ma allo stesso tempo ottenere spazio nel mondo del lavoro. Il talento è il valore che anima la bellezza e se non ce l’hai sei destinato ad essere una meteora.
Secondo te quant’è il periodo di “gestazione” di una carriera di successo?
Brevissimo. Basta incrociare un sentimento collettivo del pubblico, oppure avere un certo modo di fare o una certa caratteristica fisica e il successo può esplodere nel giro di poche settimane grazie alla quantità di mezzi che possono farlo rimbalzare. Il problema è far si che duri, siamo nella civiltà dell’usa e getta.
Che ne pensi di Belen Rodriguez?
E’ un ottimo esempio di un personaggio che ha saputo con molta intelligenza cavalcare l’onda del successo. Va benissimo essere una donna da copertina o da pubblicità ma poi devi trovare una tua dimensione. Arriverà, infatti, il momento in cui ci sarà un nuovo modello di donna che affascinerà tutti.
Si è fatto il nome di Belen per Sanremo. Ma in realtà si è fatto anche il tuo. Ipotesi verosimile?
Non credo proprio. Sai perchè? Finita questa impresa, voglio pensare al mio progetto sui cori che cantano e ballano.
Il Glee all’italiana…
Esatto. Credo sia arrivato il momento. Due anni fa quando ne iniziai a parlare e l’avevamo messo in palinsesto era una cosa nuovissima, mai vista. Poi non si potè più fare per questioni di palinsesto; successivamente decidemmo di farlo, come ti avevo anticipato, a giugno ma è slittato per questioni di budget. Ora andiamo in onda a dicembre e dobbiamo darci da fare.
Quante puntate?
3 o 4 a seconda dei soldi.
Fuori garanzia dunque.
Si. Ci tengo a farla bene perchè ora che Glee è un successo internazionale calza a pennello. Ora o mai più. Poi diventa vecchio.
E dopo?
E dopo Ballando.
Il cast a che punto è?
Non c’è ancora. Ma ti posso dire che ho parlato con Ciro Ferrara, lo vorrei come ballerino per una notte.
Quasi dimenticavo, vogliamo parlare della trovata pubblicitaria del trans?
Non posso nè confermare nè smentire. Non mi azzardo a mettere le mani sul fuoco perchè non me le voglio bruciare. A me sono arrivate 60 ragazze scelte da una giuria tecnica. Si tratta, comunque, di un argomento talmente delicato che se per caso questa cosa fosse vera non sarebbe il caso di fare gossip spicciolo. Si tratterebbe di una persona che ha avuto bisogno di modificare una natura che non corrispondeva al suo animo. Pensa tu se alla fine di questo percorso una persona fa una prova di coraggio, presentandosi ad esempio ad un concorso di bellezza, e tu le spezzi le gambe. Per altro verso, invece, quando ci sono casting e concorsi, fatte le selezioni, capita che gli eliminati inizino ad inviare segnalazioni o a scoprire altarini che magari non ci sono. L’umanità è fatta così.
In bocca al lupo per domani sera!
1. Mari 611 ha scritto:
10 settembre 2010 alle 11:54