Questa sera Striscia la Notizia consegna il Tapiro d’oro a Pupo e a Emanuele Filiberto di Savoia per la travagliata esperienza vissuta al “60° Festival della Canzone Italiana”. In merito all’eliminazione, al ripescaggio, ai fischi raccolti sul palcoscenico e alla rivolta dell’orchestra del Teatro Ariston, Pupo dichiara ai microfoni di Valerio Staffelli: “Siamo diventati rifugium peccatorum”. Poi scherzosamente aggiunge: “Quando ci hanno fatto fuori, nell’attesa del ripescaggio ho provato una serie di emozioni che non provavo dal 1984, quando persi 130 milioni in un solo colpo al casinò”.
Incalza il tapiroforo (“Ma lei paga tutto”), che ricorda al cantante i 25 milioni di lire spesi nel 1984 per assicurarsi il quarto posto al “Festival di Sanremo”, manipolando i voti allora espressi attraverso le schedine del Totip. Dal 1984 a oggi le cose non sembrano essere cambiate. Un’inchiesta condotta da Striscia la Notizia in merito ai televoti pilotati aveva dimostrato come cantanti e personaggi dello spettacolo, acquistando call center e schede telefoniche, riuscissero ad alterare i risultati delle votazioni, scalando le classifiche.
Staffelli riporta inoltre le numerose voci che si sono susseguite dalla finale del “Festival di Sanremo”, secondo cui la canzone “Italia amore mio” si sarebbe aggiudicata il primo posto, ma sarebbe stata riposizionata al secondo per le troppe polemiche con cui era stata accolta sin dall’inizio. “Credo che dovreste fare un’inchiesta”, suggerisce Emanuele Filiberto all’inviato del Tg satirico. “Facci sapere se qualcuno ha tramato contro di noi”.
Pupo, chiude divertito, rivelando un “segreto” all’orecchio di Staffelli: il numero dei call center acquistati questa volta per accaparrarsi il secondo posto al Festival.
Striscia la Notizia dimostra inoltre che prima dell’apertura della busta con il nome del vincitore, i finalisti erano già a conoscenza del risultato della classifica. Valerio Scanu (primo classificato e in quanto tale l’unico a esibirsi) è il solo a presentarsi sul palco già con il microfono in mano e gli auricolari al collo, il principe invece (classificatosi al secondo posto) arriva in scena mostrando un due con la mano a qualcuno seduto in platea.
1. Camus ha scritto:
22 febbraio 2010 alle 18:29