26
maggio

Don Massimo, posso chiamarla Don Matteo?

Raoul Bova

Raoul Bova

Et voilà, il problema è risolto. Nell’ultima puntata di Don Matteo 13, in onda questa sera su Rai 1, è stato svelato il vero nome di Don Massimo, il personaggio di Raoul Bova che è andato a sostituire nella canonica di Spoleto il famoso prete in bicicletta interpretato da Terence Hill. E indovinate un po’? Don Massimo all’anagrafe si chiama proprio Matteo, di cognome Mezzanotte: il titolo della fiction Lux Vide è dunque salvo e lo si potrà usare senza problemi anche in futuro.

Che il finale di stagione avrebbe smosso le acque era chiaro già dal titolo della decima ed ultima puntata, Dimenticando Matteo. Un titolo enfatico, fin troppo audace, perchè se è vero che con Raoul Bova la fiction non ha perso ascolti né smalto, l’idea di dimenticare il primo vero Don Matteo resta impensabile, quasi blasfema.

Nel suddetto episodio è stata raccontata tutta la verità sul passato di Don Massimo, costretto a rivedere i propri metodi poco ortodossi e il carattere fumantino che tanto lo rende diverso dal suo predecessore. Il prete in motocicletta, prima di entrare in seminario, aveva avuto una breve relazione con la madre del bambino morto durante un’azione da lui coordinata quand’era ancora un carabiniere; lei, per sfuggire al marito delinquente e omicida, vero responsabile della morte del bambino, si era nascosta con l’aiuto di Don Massimo, che però non è riuscito a salvarla dalla furia del coniuge.

Don MAtteo 13 - Raoul Bova

Don Matteo 13 - Raoul Bova

Questi, infatti, una volta uscito dal carcere, l’ha trovata e uccisa, confessando l’omicidio al prete e costruendo attorno a lui una ragnatela di sospetti: costretto a decidere se salvarsi tradendo il segreto confessionale o lasciare libero un assassino, Don Massimo ha preferito farsi arrestare sotto gli occhi indignati dell’intera comunità parrocchiale, e solo l’aiuto dei suoi nuovi amici carabinieri, in particolare del Maresciallo Cecchini (Nino Frassica), lo ha tirato fuori dai guai. Insegnandogli anche il vero senso del perdono, che lui ha messo in pratica assolvendo dai propri peccati il suo persecutore in punto di morte.

Sbrogliata questa complicata matassa, Don Massimo è stato riabilitato e riaccolto in canonica, e ha anche svelato di conoscere Don Matteo da sempre: era stato questi ad aiutare i suoi genitori quando si erano rifugiati in Umbria per sfuggire a chi chiedeva loro il pizzo, e per ringraziarlo i due avevano dato il suo nome al loro bambino.

E adesso, quel nome Don Massimo se lo riprende, in un semplice ma furbissimo passaggio di testimone, che lo rende nuovo definitivo protagonista della fiction che ora porterà il suo, di nome. Perchè, quando in chiusura Cecchini gli ha chiesto: “Posso chiamarla Don Matteo? E’ il suo vero nome…” lui ha sorriso ed annuito.

Amen.

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1 Commento dei lettori »

1. giauz ha scritto:

27 maggio 2022 alle 06:09

Certo che non è cambiato nulla nella fiction italiana… Boris insegna



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