Con il rinnovo contrattuale di Paolo Bonolis, Mediaset punta di prepotenza sull’intrattenimento. Per la fiction, invece, si aprirà un nuovo ciclo. Piersilvio Berlusconi appare consapevole del delicato momento in cui versa la serialità del Biscione e per tali ragioni il cambiamento è già in atto. L’occasione per parlarne è proprio l’incontro per l’ufficializzazione del rinnovo con Bonolis.
Il vicepresidente Mediaset cita l’alto tasso di insuccesso dei nuovi prodotti sulla televisione americana, pari all’85%, rimarcando altresì quanto non sia semplice intercettare il pubblico di Canale 5 rispetto a quello di Rai1.
Per questo motivo a poco servirebbe scippare una fiction alla Rai:
“Loro hanno una tradizione molto forte e una fedeltà di pubblico molto forte [...] Le fiction della Rai da noi non funzionerebbero. Non dico che non funzionerebbero in assoluto, farebbero notevolmente meno di quello che fanno sulla Rai. Sembra assurdo ma i canali hanno una loro anima, una loro forza, grazie a Dio. Vedete la differenza di numeri tra Canale 5, Italia1 e il resto del mondo, con tutto il rispetto l’8, il 9 e quant’altro… Fiorello fa l’1.5%, Striscia è sopra il 20 tutte le sere. Ci sarà anche una grande differenza di contenuto ma Fiorello è Fiorello [...] Il brand canale vale moltissimo”.
Nemmeno la strada delle coproduzioni con l’estero sembra essere quelle vincente:
“Quelle cose tipo ‘facciamo la coproduzione europea sia con la Francia, sia con la Germania, sia con la Spagna’ il 99% delle volte non piacciono a nessuno: né agli italiani, né ai francesi, né agli spagnoli. Questa è una delle cose, per esempio, che avevamo iniziato a discutere con Vivendi ma… non c’è stato bisogno (ride, ndDM)“.
Se quest’ultimo punto non fa una piega ed è riscontrato dai fatti, sulle prime affermazioni ci sentiamo di aggiungere qualche nota. Mediaset paga sì un determinato tipo di pubblico e un contesto competitivo cambiato ma anche una strategia che negli ultimi anni l’ha portata ad adagiarsi sugli allori replicando filoni già conosciuti. La Rai, complici i successi pregressi che hanno formato lo zoccolo duro, ha saputo anche sparigliare le carte innescando un circolo virtuoso.
Il canale 20 sarà una mini generalista
A margine della conferenza stampa sul rinnovo biennale di Paolo Bonolis, Piersilvio Berlusconi parla anche del canale 20 ribadendo l’esistenza dell’accordo anche se “siamo in attesa di tutta una serie di verifiche“. E poi precisa:
“I tempi dovrebbero essere brevi, spero e penso brevi, ma da lì a dire quando lanceremo un’altra rete è un altro discorso. Probabilmente un po’ di tempo ci vorrà“.
Sui contenuti, pur precisando che si tratta di una discussione prematura, afferma:
“Stiamo parlando in linea di massima di una mini generalista. Bisogna capire se con più produzioni, più diritti, più maschile, più femminile, più giovane, siamo in quell’ambito lì”.
Inoltre, Berlusconi jr non manca di esprimere soddisfazione per la raccolta pubblicitaria in crescita:
“Prevediamo una raccolta in crescita [...] il mercato è complicato [...] Mediaset farà meglio del mercato e, con tutta la concorrenza che c’è, non è scontato. E’ il segno di come ci siamo mossi bene negli ultimi anni creando questo sistema che ci ha reso più forti, più stabili”.
1. Luca ha scritto:
23 marzo 2017 alle 17:59