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marzo

Black Out: su Iris cinque serate dedicate agli Anni Settanta. Marco Costa a DM: “Usciamo dalla logica degli ascolti”

Marco Costa, direttore di Iris

Cinque serate di Black Out. Ma con le luci ben accese. Dall’11 al 15 marzo prossimi, Iris punterà riflettori sugli Anni Settanta e su quello che hanno rappresentato per il Paese. Proteste giovanili, amore libero, contestazioni e terrorismo: in occasione del quarantennale, la rete tematica Mediaset trasmetterà quindici film rappresentativi di quell’epoca, nel corso di una rassegna (intitolata Black Out, appunto) che racconterà gli ‘anni di piombo’ nei loro aspetti più rivoluzionari, violenti e contraddittori.

Nel corso delle cinque serate di rassegna (occupate per intero, dal prime time alla terza serata), Iris proporrà pellicole note e pluripremiate. Il ciclo si aprirà con il thriller politico “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e proseguirà con “San Babila ore 20: un delitto inutile“. Tra i titoli in programmazione, “La classe operaia va in paradiso” di Elio Petri, “Bianca” di Nanni Moretti e “Maledetti vi amerò” di Marco Tullio Giordana. Inoltre, Black Out porterà per la prima volta in tv anche due documentari militanti come “Pagherete caro, pagherete tutto” del Collettivo Militante di Milano e “Festival del proletariato giovanile al Parco Lambro” di Alberto Grifi.

Il titolo della rassegna, che si focalizzerà in particolare sul ‘77, è evocativo. Black Out fa pensare infatti ad una sospensione dell’abituale programmazione ma si riferisce anche a qualcosa di più significativo, come ci ha spiegato il direttore di Iris Marco Costa.

Significa riprendere un filone storico da Black Out, che è stata una rivista di quell’epoca. E’ un po’ una particolarità di Iris quella di concedersi ogni tanto di uscire dagli schemi, dalle logiche di palinsesto e degli ascolti e dedicarsi a rassegne o cicli sia storici che culturali. Lo abbiamo fatto per ricordare Shakespeare, lo facciamo con autori del cinema italiano e adesso lo facciamo con Black Out, a quarant’anni da un pezzo di storia del nostro Paese, dedicando cinque giorni consecutivi a quel periodo, con documentari e film” ci ha detto il numero uno delle reti tematiche Mediaset.

Costa ci ha anche motivato la scelta di aprire la rassegna con uno speciale curato dal critico cinematografico Tatti Sanguineti e di chiuderla con un intervento di Maurizio Costanzo.

Sono due personaggi miliari, sia dal punto di vista televisivo ma anche cinematografico, e non a caso sono su Iris. Con ‘Maurizio Costanzo racconta‘ vogliamo essere sul pezzo: significa che Costanzo racconta un libro, un film, un’opera teatrale e in questo caso il 1977. Con Tatti Sanguineti avremo in studio personaggi, scrittori, storici che hanno segnato quel periodo, intervistati da un critico di fama internazionale come Tatti“.

La formula del ciclo di film dedicato non è nuova su Iris, canale che si difende benissimo anche negli ascolti: nel periodo autunno 2016-inverno 2017, fanno sapere da Mediaset, la rete ha ottenuto una media dell’1,71% di share nel prime time.

Siamo leader nella prima serata, lo siamo stati l’anno scorso, lo stiamo confermando in questa prima parte dell’anno e speriamo di poterlo continuare ad essere” ha chiosato al riguardo Costa.

E, dopo Black Out, la prospettiva è quella di continuare con delle nuove rassegne dedicate, come ci ha anticipato il direttore di rete.

Stiamo lavorando sul cinema in bianco e nero, su Lady Diana. Stiamo guardando il calendario del 2017 per trovare stimoli e motivazioni per creare altre rassegne o altre giornate dedicate

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