Il caso O. J. Simpson, l’omicidio Versace e lo scandalo Clinton-Lewinsky. In effetti, a completare il quadro delle vicende che hanno animato le cronache di fine secolo e scelte da Ryan Murphy come soggetto per la sua sfilza di serie antologiche, mancherebbe soltanto la tormentata storia d’amore tra il Principe Carlo e la Principessa Diana. Figurarsi, dunque, se l’inarrestabile sceneggiatore poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di rivisitare un tema tanto ricco di spunti narrativi (tra potere, glamour, fama e morbosità mediatica), anche per via dell’ampio arco di tempo implicato.
Poche ore fa, Murphy ha così confermato di volerla porre al centro della prossima stagione di Feud. Abbandonate per un attimo American Horror Story e American Crime Story, si definisce quindi anche il futuro della serie incentrata sulle più celebri rivalità dell’immaginario collettivo, che debutterà il prossimo 5 marzo con una prima stagione incentrata sulla “faida” tra Bette Davis (Susan Sarandon) e Joan Crawford (Jessica Lange).
Il capitolo, intitolato Feud: Charles and Diana e in onda nel 2018, cambia dunque direzione, come lo stesso Murphy ha confermato a The Hollywood Reporter.
“Non voglio raccontare un’altra rivalità tra due donne e di certo nemmeno un’altra faida hollywoodiana, perché non penso si possa superare quella tra Bette [Davis] e Joan [Crawford]”
ha rivelato, per poi aggiungere di voler narrare “un dilemma umano fatto di dolore e incomprensioni”.
Per scriverne i 10 episodi, lo sceneggiatore lavorerà a quattro mani con Jon Robin Baitz (Brothers & Sisters), già coinvolto nella produzione di Katrina: American Crime Story.
Non ci sono dubbi che il chiacchierato rapporto tra Carlo e Diana e il fascino da sempre esercitato dalla famiglia reale britannica (si pensi al recente successo di The Crown) possano calamitare ancor più l’attenzione mediatica che i recenti progetti di Murphy sono già riusciti a guadagnarsi per la gioia di FX, proprio grazie alle tematiche cult. E allora, una volta svelato il soggetto, non resta che capire quali saranno i volti chiamati a riportare in vita la favola senza lieto fine più discussa degli ultimi trent’anni.