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febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2017, LA CONFERENZA STAMPA DI CHIUSURA IN DIRETTA SU DM

Conferenza finale Sanremo 2017

Conferenza finale Sanremo 2017

Cala il sipario sul Festival di Sanremo 2017. Con la conferenza stampa conclusiva della domenica mattina i riflettori dell’Ariston sulla kermesse musicale si spengono per almeno dodici mesi, lasciando spazio a pettegolezzi, gossip e voci sui prossimi inquilini del teatro ligure. Intanto stamattina il solito tavolo di dirigenti ed esperti si è riunito per commentare la serata e – comprensibilmente – i buoni risultati che ha restituito l’auditel. Su DavideMaggio.it seguiremo la conferenza stampa in diretta. 

Festival di Sanremo 2017, la conferenza stampa in diretta

12.42: Parola al Sindaco per il saluto finale: “Mi auguro che siate stati bene a Sanremo, e sono contento che non abbiate fatto troppe domande cattive al Sindaco!” dice ai giornalisti. Parole di stima e ringraziamento anche per la dirigenza Rai: “I rapporti con la Rai sono ottimi, lavoreremo per la nuova convenzione e mi auguro rimarranno ottimi”. “Da domani girerò per la città e cercherò Carlo Conti! Ma abbiamo la corsa Milano-Sanremo e i carri fioriti, finito il Festival la città continua” chiosa il Sindaco.

12.46: Tocca ad Andrea Fabiano, direttore di Rai 1, che commenta i dati: “La quinta serata è stata magica, ci ha resi contentissimi. Il Prima Festival ha chiuso al 34,46%. Record di share, il piu alto degli ultimi 15 anni, 58,4%. Tutta l’edizione ha collezionato il 50,7% di share e 10.848.239 ascoltatori, posizionandosi come il migliore dal 2005. Picco d’ascolto sul finale della copertina di Crozza (oltre 15 mln di ascoltatori), picco di share durante la proclamazione del vincitore79,53%. Edizione travolgente anche sui social: da quando esistono i sistemi di interazione registrati da Nielsen, Sanremo 2017 è l’evento televisivo più seguito di sempre. Record anche per il Dopo Festival, che ha toccato il 64,81%. Il Festival è anche il migliore del trittico di Carlo Conti, che batte il suo record dello scorso anno”. Termina l’intervento con i ringraziamenti a tecnici e maestranze.

12.57: Maria e Carlo battibeccano su chi debba parlare prima. “Siamo in Rai, parla prima tu” lo stuzzica Maria, che cede e prende la parola: “Grazie a voi. È stato importante quello che è stato scritto, nonostante siano tanti anni che faccio televisione ancora mi arrabbio e ancora mi colpiscono le parole. In qualche modo grazie perché le parole che avete scritto mi hanno consentito di continuare ad essere me stessa al Festival. Ho cercato di essere al servizio dell’unico evento televisivo. Mi sono messa alla prova con una cosa che era lontana da me ma mai pensavo che potesse essere così: entri in un frullatore e non sai più neanche come ti chiami, temevo di sbagliare a pronunciare anche il mio nome. Io non sono abituata, dopo la prima sera per me era finito, invece era solo l’inizio”. Si passa ai ringraziamenti, per Giancarlo Leone “una delle persone determinanti nella mia scelta di fare Sanremo”, la Rai “ho visto una grande squadra concentrata sull’evento, anche noi dovremmo imparare questa coesione di intenti”, per Carlo Conti “un compagno generoso che mi ha dato tranquillità”. Poi tira fuori una statuetta, l’Oscar di Sanremo, che ha le stesse fattezze del portachiavi della prima conferenza stampa.

13.04: Maria parla delle canzoni: “Non c’è problema se vince uno dei talent o meno, l’importante è cantare il proprio pezzo. La storia dimostra che la musica va dopo il Festival. Iniziamo a non aver paura e non facessimo di Sanremo un parallelo col Telegatto, che a un certo punto venivano dati a tutti affinché il personaggio fosse seduto in platea. Se siamo orgogliosi di quello che facciamo dovremmo avere il coraggio di andare”.

13.06: Tocca a Conti: “Ieri sono finiti i fuochi d’artificio durati tre anni”, e subito coi ringraziamenti. A Maria “per non aver pensato mai ‘ma chi me l’ha fatto fare?‘, ai cantanti “quelli che sono stati presi  e quelli che sono stati esclusi”, a Giancarlo Leone “determinante, un fratello di percorso”, al direttore generale Campo Dall’Orto “perché l’ho sentito veramente dalla mia parte”, ad Andrea Fabiano “perché è il suo primo Festival” e Claudio Fasulo “un supporto fondamentale, come tutta la fantastica redazione”. Si passa alle maestranze, regia, fotografia, scenografia, autori. In fine Conti mostra un bonifico di 100.000€, il netto percepito dalla conduzione “il mio sogno è che le tasse che pagherò su questo netto vadano agli eroi che abbiamo avuto sul palco”.

13.12: Si passa alle domande. Viene chiesto a Conti se ha sassolini nelle scarpe: “Direi di no, anche se è stato mancato di rispetto al mio lavoro prima del Festival. Dover dire di aver fatto beneficienza mi è dispiaciuto”.

13.13: Viene chiesto a Conti qual è la sua canzone preferita: “Anche quest’anno è stata eliminata, era quella di Ron. E poi quella di Gigi D’Alessio. Spero per i prossimi concorrenti che le canzoni non mi piacciano”. Stessa domanda per Maria: “Perché devo farmi nemici in un attimo? Diciamo le quattro che mi sono piaciute di più: Fiorella, Gabbani, Ermal… non parlerò dei miei… e Michele Bravi”. Le fanno notare che è l’ordine di classifica: “Allora sono stato brava!”.

13.16: Domanda per Conti, interrogato sulla parole di D’Alessio contro il conduttore (“Carlo Conti non mi ha protetto, era una giuria di fighetti” ha detto il cantante sulle pagine di un quotidiano): “È un parere legittimo, io sono tranquillo del lavoro fatto. Ho messo su quella giuria – che incide del 30%, non del 90% – con tanta varietà di sapori e di età”. Si parla poi di un possibile Conti quater ma è pronta la risposta ironica del conduttore: “Come faccio a tornare? Devo andare a Mediaset! (…) Basta, basta, basta, devo fare lo Zecchino D’Oro”.

13.20: Domanda sempre per Carlo a cui viene chiesto un parere sulla polemica di Bocchini (riguardo il coinvolgimento dello scenografo in un caso di presunte tangenti): “Io lavoro coi professionisti, se ci sono delle colpe lo dirà la Magistratura, non io”. “La vicenda è di qualche tempo fa e la Rai è sempre stata collaborativa ed ha agito con rigore. Abbiamo attivato i nostri classici processi a tutela dell’azienda e al momento non c’è nulla, pronti a prendere i provvedimenti necessari” precisa Fabiano.

13.25: Domanda per Fabiano: “È entrato nel progetto in corsa e porta a casa un record di ascolti. Una sua idea di come sarà il Festival del futuro l’ha o non l’ha?” “Certo che ce l’ho, e ne ho varie. Da dopodomani cominciamo a lavorarci su. Dopo un percorso del genere bisognerà mettere in campo altro, sfidarsi e misurarsi, sarà interessante. Lavoreremo su altre formule, ma abbiamo un bel tema da gestire. Fiorello ha appena scritto che saranno cavoli amari”.

13.27: È il momento di Pagnoncelli e dei dati. Partiamo dalla finale a 16: nella demoscopica e negli esperti Mannoia prevaleva, nel televoto ha vinto Gabbani. Tutto questo è stato azzerato per la finalina a tre, ha prodotto tre graduatorie diverse nelle tre giurie. Demoscopica: 1) Mannoia 38%, 2)Gabbani 33%, 3) Meta 29%. Esperti: 1) Meta 44%, 2) Gabbani 29%, 3) Mannoia 27%. Televoto: 1) Gabbani 44%, 2) Mannoia 33%, 3) Meta 23%. Questa graduatoria, visto il peso del televoto, ha determinato un rovesciamento. Il voto della sala stampa delle prime due serate colloca per la prima serata Mannoia prima e la seconda Gabbani prima. “È il Festival della traversalità delle opinioni”. Il dato finale è 1) Gabbani 36%, 2) Mannoia 33%, 3) Meta 31%.

13.32: Si torna alle domande e i giornalisti della carta stampata lamentano la lunghezza della serata che li ha messi in difficoltà per le stampe dei giornali: “Siamo consapevoli di questo tema, nell’ambito dei pensieri che metteremo in campo da martedì terremo conto di questo aspetto. Ma è difficile pensare ad un Festival che finisca a mezzanotte, ma ne siamo consapevoli e cercheremo di essere più calibrati su questo”.

13.35: Viene chiesto che dal prossimo anno la giuria degli esperti voti con preferenza palese. “Questa formula ci ha dimostrato di funzionare, vediamo nel prossimo Festival se si può lavorare su questo. Ma veniamo da anni di sistema funzionante” dice Fabiano. Interviene Pagnoncelli: “Ricordo Festival in cui Al Bano ha scavalcato tredici posizioni solo col televoto. I tempi stanno cambiando, gli ascoltatori stanno cambiando, non ve lo devo dire io”. Interviene Maria per difendere la proposta del giornalista: “Chi ci mette la faccia dica cosa ha votato. Sono anni che diciamo che il televoto è appannaggio dei bimbominkia e vediamo invece gli esperti cosa votano. Hanno un nome e cognome, riconoscendo le loro opere, vediamo come operano”.

13.41: Il momento più emozionante per Maria è il nonno col nipote e Rita Pavone “vedere una persona con quella grinta e quegli occhi lucidi.. tanto di cappello”. L’imprevisto invece il tacco nella fessura delle casse. Tocca a Conti: “momenti di difficoltà nessuno, gli imprevisti poi mi divertono”.

13.51: Ricavo complessivo lordo di 27 milioni di euro. Costo della macchina 15.5 milioni e mezzo. Ricavi per 11.5 milioni. Dati dichiarati da Fabiano.

13.54: Parola sempre a Fabiano: “Stiamo parlando molto della prossima convenzione”. Replica il Sindaco: “Ho invitato Conti a fare altri due anni, ma lo avete sentito.. aspettiamo questo mese per parlare del dopo Conti. Chi vorrei per dopo? Fazio.. Bonolis.. ma non voglio esprimermi”.

13.56: Saluti e ringraziamenti vicendevoli, la conferenza finisce qui.

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4 Commenti dei lettori »

1. ANGELO ha scritto:

12 febbraio 2017 alle 13:00

Il miglior SANREMO dei 3 condotti da CONTI!



2. Michele ha scritto:

12 febbraio 2017 alle 13:09

Mi piacerebbe che qualche giornalista facesse notare un episodio un po’ singolare accaduto durante la premiazione.
Poco dopo la proclamazione del vincitore, Conti e De Filippi hanno preso la Mannoia per farle un ringraziamento speciale oscurando letteralmente Gabbani (ancora incredulo) che non sapeva dove andare.
Personalmente l’ho trovato scorretto e francamente imbarazzante. Quello era il momento del vincitore, anche se magari non quello sperato (a quanto pare) da alcuni, e come tale doveva essere celebrato. Il ringraziamento extra poteva essere fatto in un secondo momento.



3. anonimo ha scritto:

12 febbraio 2017 alle 18:00

Prossimo festival Giletti,Carlucci,Amadeus . Bonolis resti a Mediaset e spero che il biscione rifaccia la notte dei telegatti. Un evento unico!



4. lele ha scritto:

12 febbraio 2017 alle 18:32

@Michele
sì, non è passato inosservato. Vedere il vincitore di Sanremo messo in secondo piano sul palco per ringraziare un’altra artista che, per quanto possa essere apprezzata, era comunque in gara come tutti gli altri, è cosa quanto meno singolare.

Un appunto alle dichiarazioni entusiastiche circa i numeri social: questo Sanremo sarà anche stato lo show più twittato, ma bisogna tener conto pure l’umore dei tweet, tutti molto ironici e dunque non di grande apprezzamento nei confronti delo show. Insomma, non è che se fai grandi numeri allora lo show è fantastico: se m***a è, sempre m***a rimane.



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