Valentino, titolo eloquente per la monografia di Terra dedicato al campione delle due ruote, asso nello sport e fenomeno di costume indiscutibile in Italia, capace con le sue derapate di appassionare milioni di italiani togliendo appeal alla Formula Uno che fatica a riemergere con la forza di un tempo nella dieta mediale del Belpaese.
Il settimanale del TG5, diretto da Toni Capuozzo, celebra stasera le gesta di Valentino Rossi, campione mondiale per nove volte (fresco di titolo, il sesto, nella Moto Gp) con una puntata composta da tre segmenti principali: una lunga intervista condotta da Giorgio Terruzzi, un viaggio nel suo paese ormai invaso dal culto per il mitico centauro e un‘inchiesta sul motociclismo in Italia.
Lo speciale andrà in onda da Rho, dove in questi giorni si tiene il salone internazionale del ciclo e del motociclo di Milano, e, dopo il focus sulla vita e le imprese sportive del terribile ragazzo di Tavullia, estenderà la sua riflessione al fenomeno del motociclismo al femminile, aumentato sulla scia dell’apogeo di Rossi per la cifra impressionante del 127%, a fronte di un misero 4% degli uomini.
A parte la triste parentesi col Fisco italiano, Valentino Rossi ha raccolto sempre consensi unanimi per il suo talento indiscutibile ma soprattutto per la fantasia e l’irriverenza con cui ha sconvolto la sacralità delle cerimonie degli allori conquistati. Sempre scomposto e irriverente, con coreografie scoppiettanti organizzate con tutti i suoi sfegatati seguaci, o per le frecciatine in pieno stile romagnolo, Vale è stato sempre sulla cresta dell’onda impennando nelle case degli italiani con grande puntualità.
I suoi numeri parlano chiaro, basti solo considerare lo stuolo di fan di Facebook (più di un milione e seicento mila, una cifra strabiliante, irragiungibile dagli altri); pochi sportivi hanno saputo essere sconvolgenti come lui ed è quindi più che legittima la scelta di celebrarne il mito in un approfondimento giornalistico.
1. Zoro! ha scritto:
12 novembre 2009 alle 19:19