A pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2017, Carlo Conti prende la parola sugli attacchi ricevuti sui social riguardo al suo compenso. La sua pagina Facebook è stata, infatti, letteralmente invasa di commenti indignati e arrabbiati rispetto alla cifra che il conduttore toscano avrebbe ricevuto per dirigere i lavori al Teatro Ariston. Polemiche che sono arrivate anche all’amico e collega Fiorello, che in un video è intervenuto per difendere Conti contro tutti quelli che tuonavano contro di lui. La “colpa” di Conti secondo i ‘ribelli’? Accettare una cifra tale quando nel centro Italia ci sono popolazioni colpite da neve e terremoto che avrebbero bisogno di quei soldi.
Il conduttore e direttore artistico ha scelto le pagine del numero di Chi di questa settimana per chiarire la sua posizione riguardo il cachet:
“Quello che mi dispiace è l’attacco personale, gratuito, senza sapere le cifre, senza sapere che negli ultimi due anni il Festival ha prodotto ricchezza per la Rai, senza sapere che molti programmi si ripagano con la pubblicità non attingendo minimamente al canone anzi portando utili importanti”.
La Rai ha infatti sottolineato che il Festival non grava sulle casse del canone, e che da due anni è in attivo grazie al contenimento dei costi, agli introiti pubblicitari e ai ricavi commerciali. Parole confermate – con toni decisamente entusiastici – dall’AD di Rai Pubblicità Fabrizio Piscopo. Inoltre il cachet di Conti, come precisato da Viale Mazzini in un comunicato, non è legato al singolo evento ma inserito in un contratto di esclusiva che comprende la conduzione, la direzione artistica del Festival e di Radio Rai e la realizzazione di altre trasmissioni. Il conduttore continua:
“Comprendo il sentimento che parte da un disagio che c’è nella società ma bisognerebbe sapere i fatti. Non perché un giornale fa un titolo e scrive una cifra allora è quella giusta e viene cavalcata in maniera populistica. Ci sono altri modi in cui ciascuno di noi fa qualcosa per chi vive un’emergenza, ed è bello se rimane privato [...] Ho sempre pensato di dover restituire la grandissima fortuna che ho avuto nella vita e nel lavoro”
Conti prosegue annunciando che – come sempre – durante le serate ci saranno momenti dedicati ai temi sociali:
“Chi ha visto i miei precedenti Sanremo sa che c’è stato tanto sociale, tante riflessioni che abbiamo lanciato. Anche quest’anno ci saranno tanti riferimenti al mondo reale, ci sarà uno spazio ancora più grande perchè sono successe tante cose e il Festival deve avere questa vocazione non partitica ma politica e sociale“.
Oltre al caso-cachet, Conti spende parole di stima anche nei confronti di Maurizio Crozza, commentando la partecipazione al Festival con le sue famose ‘copertine’. Ospite sul teatro Ariston già nel 2004 con Simona Ventura, nel 2013 con la sfortunata imitazione di Silvio Berlusconi e nel 2014, Crozza torna in Riviera con tanta voglia di riscatto:
“Sono stato io a proporglielo e, le svelo un segreto, glielo avevo già chiesto l’anno scorso perchè mi piaceva avere una confezione comica di quel tipo (che al Festival non c’è mai stata) e la copertina è il marchio di questo fuoriclasse. Non ci sono freni, non c’è censura, non c’è mai stata”.
1. Sboy ha scritto:
31 gennaio 2017 alle 15:46