Noi ve l’abbiamo annunciato già il 6 gennaio scorso, ma ora è ufficiale: Maurizio Crozza entra a far parte del cast del terzo Festival di Sanremo di Carlo Conti, quello della chiusura di un ciclo di cambiamenti incisivi e ascolti record, quello della “partecipazione” di Maria De Filippi come co-conduttrice d’eccezione.
Ora si sa che Crozza impreziosirà il Festival della Canzone Italiana con le sue oramai classiche “copertine” (di cui, da dicembre, ha cominciato a far a meno Giovanni Floris per il suo Ballarò) che, però, in questo caso, non occuperanno l’apertura dello show ma arriveranno ‘a sorpresa‘ nel corso di ciascuna serata. Il comico che, durante il passaggio da La7 al gruppo Discovery (da marzo), ha deciso dunque di concedersi una deviazione di lusso, dovrebbe far sorridere il Teatro Ariston ma non in apertura delle serate (dove rimarrà stabile la gara delle nuove proposte).
Vestirà i panni di uno dei suoi parodici personaggi politici (Vincenzo De Luca, Matteo Renzi o per rimanere nella stretta attualità Paolo Gentiloni?) oppure preferirà i panni più protettivi di uno chef vegano, di un architetto eccentrico o di un imprenditore senza scrupoli? Oppure si limiterà a parlare di tematiche strettamente sanremesi? E poi: saranno più d’uno gli interventi di Crozza a puntata? Un mistero di cui si potrebbe occupare Kazzenger.
Comunque è forse comprensibile che si proceda a tentoni per quanto riguarda la collaborazione di Crozza, visto lo “strano” rapporto che lega il comico genovese con Sanremo: fece parte integrante del carrozzone pericolante e coraggioso dell’edizione guidata da Simona Ventura (2004), poi si presentò nel 2013 imitando Silvio Berlusconi e rimediando tanti fischi che gli si azzerò la salivazione, e infine si ripresentò nel 2014 con tanta voglia di riscatto quanta cautela. Ora i tempi sono (leggermente) cambiati e, complice anche la corazza della copertina, il ritorno nella cittadella ligure promette di fare dormire sonni più tranquilli a Crozza che, questo è sicuro, saprà come far parlare di sé e – si spera – ridere di gusto.