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dicembre

CAMPO DALL’ORTO: BERLINGUER IN PRIME TIME SU RAI3. GABANELLI SI OCCUPERÀ DEL WEB

Antonio Campo Dall'Orto

Un Direttore Generale in loop. Ogni volta che rilascia una pubblica intervista, Antonio Campo Dall’Orto attacca il disco della Rai inclusiva, al passo coi tempi e sempre più Media Company. Il ritornello ci è ormai familiare. Segue poi l’autocompiacimento per le innovazioni in palinsesto, che – per la verità – sono spesso intuizioni ereditate da governance precedenti. Capita poi che alcune novità ci siano davvero, dettate non tanto dalla sbandierata progettualità quanto dalla contingenza. E’ il caso di Bianca Berlinguer, che debutterà in prime time su Rai3.

Ad annunciarlo è stato lo stesso Campo Dall’Orto in un’intervista a Repubblica. Il DG ha preso atto del fallimento di Politics ed ha spiegato cosa accadrà sulla terza rete nelle prossime settimane. Bianca Berlinguer, che il 9 gennaio tornerà con Carta Bianca, avrà anche uno spazio nella fascia serale.

Politics non è andato. Ha fatto brutti ascolti. Nonostante il grande impegno di tutti non funzionava. Anche Nemo non fa grandi ascolti eppure è un esperimento di innovazione dei linguaggi per raccontare la società molto significativo. Porta l’informazione fuori dagli studi televisivi, come hanno fatto Santoro, Cose nostre, Islam Italia e Casa Bianca. Ma non abdichiamo neppure nella serata di Rai3 che sarà guidata, nelle prossime settimane, dalla Berlinguer. Allungheremo i tempi della trasmissione ma senza fare un programma che sia troppe cose insieme” ha detto il DG.

Poi una riflessione sull’informazione Rai (che nei prossimi mesi sarà soggetto di riforma), ritenuta da alcuni troppo vicina al governo. Lo stesso Francesco Merlo aveva abbandonato il suo incarico alla direzione editoriale per l’offerta informativa parlando di “clima irrespirabile” e clientele politiche.

Io devo garantire il pluralismo. Il Tg1 delle 20 è la trasmissione più vista dell’intero palinsesto. Non potrebbe avere milioni di telespettatori, più del passato, se non fosse ben fatto ed equilibrato. Detto questo, in un anno e mezzo abbiamo gestito due referendum, trivelle e riforma costituzionale, e le amministrative senza una sola multa dell’Agcom” ha affermato il top manager.

La prova dell’imparzialità sarebbero gli ascolti, quindi. Ma come: Campo Dall’Orto non ci aveva spiegato che gli ascolti non sono il fine e l’unica unità di misura per il servizio pubblico?

Tra i successi vantati dal DG di Viale Mazzini c’è anche l’app Raiplay, che in realtà già esisteva e che è semplicemente stata rilanciata con alcune modifiche. E qui c’è la seconda notiziola: ad occuparsi del progetto web sarà Milena Gabanelli, che di recente ha abbandonato la conduzione di Report cedendo il testimone al suo storico collaboratore Sigfrido Ranucci.

Raiplay non è solo un’app di successo perché la usano già 4 milioni di italiani. È un prodotto importante anche dal punto di vista patrimoniale. Definisce meglio quella che è una media company. Adesso che entra nelle televisioni connesse cambierà il modo di consumare la televisione. Sull’informazione, quella televisiva è fortissima. On line, è vero, siamo indietro. Sarà Milena Gabanelli a sviluppare questo progetto. Del resto, il sito di Report aveva quasi più ‘amici’ e followers di tutti gli altri programmi Rai messi insieme” ha annunciato Campo Dall’Orto.

E per il 2017? Per il momento ci sono i buoni propositi, uniti alla retorica sempre valida del work in progress. Al riguardo, il DG ha chiosato:

Ho provato a prendere Fiorello e Bonolis. Ho fallito. Ho puntato su Pif e Virginia Raffaele e adesso vorrei che diventassero volti stabili della Rai. Li vogliamo per la fiction, per i film, per l’intrattenimento. Sono due bellissimi esempi della tv che stiamo costruendo“.

Seguiremo con attenzione il cantiere.



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1 Commento dei lettori »

1. silvia ha scritto:

3 gennaio 2017 alle 07:03

la zarina è moooolto antipatica,arrogante ……molto meglio la gabbanelli



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