Promossi
9 a La7, sesta rete nazionale in prime time a novembre e più volte sesta rete nel totale giornata a dicembre. Un punto di riferimento come una all news ma con un respiro largo; più l’attualità politica si fa calda e più l’emittente di Cairo si fa polo d’attrazione per il pubblico famelico di notizie. Tutto è iniziato con l’arrivo di Mentana ma poi è proseguito con una programmazione composta da diversi appuntamenti validi che, pur risultando ripetitivi in un’ottica di palinsesto, sono riusciti a differenziarsi. Per il 2017 attendiamo novità sul fronte intrattenimento.
8 a Tutta colpa di Galileo. Qualunque cosa (o quasi) collocata in terza serata dopo Le Iene su Italia1 avrebbe funzionato ma in questo caso è apprezzabile la scelta della rete di aver puntato su un programma dal sapore divulgativo.
7 al trono gay di Uomini e Donne. Rispetto ai temi dell’omosessualità, Maria De Filippi non è mai stata avanti (come spesso si legge) quanto piuttosto contemporanea, con un occhio sempre rivolto alla platea generalista e agli eventuali rischi di feedback non positivi. Nel caso di Uomini e Donne, l’inserimento di un trono gay ha rappresentato comunque un azzardo che ha funzionato – al di là delle implicazioni sociali – perchè ha riportato spontaneità, frutto dell’imbarazzo misto all’assenza di schemi preesistenti (proprio come accaduto ai tempi con l’inserimento degli over, il cui arrivo ha rappresentato una boccata d’ossigeno). Non dite che l’amore omosex è stato trattato al pari degli altri, però, perchè – comprensibilmente – qualche differenza c’è stata.
6 a Ninja Warrior. Questa volta il Nove ha portato in onda qualcosa di diverso, un programma che si è fatto notare e che, con tutti i limiti derivanti dalla ripetitività del format, si faceva guardare. Modesti i risultati influenzati dall’andamento zoppicante del canale.
Bocciati
5 a Mina e Celentano. Presentato come un evento, di eccezionale ha avuto solo l’enorme battage pubblicitario immancabile quando si parla dei due artisti. Deludenti anche gli ascolti: 5.341.000 spettatori (19.07%) hanno seguito quella che è parsa una “versione deluxe” di Techetechetè.
4 a Gianluca Semprini. Doveva essere il nuovo volto della nuova informazione Rai e, invece, a breve sarà costretto ad accasarsi mestamente a Rai News dopo un’esperienza prevedibilmente finita male. Accorato il suo discorso di commiato, l’assunzione di responsabilità gli fa onore mentre le frecciatine alla Bignardi sono sì comprensibili e hanno ragion d’essere ma lo sfogo non era da fare in diretta.
3 all’eccessivo accanimento di Tina nei confronti di Gemma nel corso della quarta puntata di Selfie. Alle liti e agli scambi accesi ci siamo abituati (e anzi rimarremmo delusi se non ci fossero) ma nel corso del penultimo appuntamento con Simona Ventura ha decisamente esagerato tra offese e turpiloqui. Inoltre è stato paradossale che nella stessa puntata Stefano De Martino sia stato più volte ripreso – parlando di mancanza di rispetto – per aver espresso una legittima opinione contro la Prati.
2 a Alessandro Cecchi Paone. Finita prematuramente l’esperienza al Tg4, il giornalista è tornato su Rete 4 alla guida de La Settima Porta in prima serata. I risultati nella fascia oraria più prestigiosa sono stati disastrosi.
1 a Michele Santoro. Che il “nuovo” format Italia non fosse così efficace e che Santoro avesse perso appeal lo avevamo già capito con lo speciale di ottobre, ma ascolti di poco superiori al 4% avevano dell’impensabile.
1. erodiochannel ha scritto:
22 dicembre 2016 alle 14:37