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FRANCESCO, IL PAPA DELLA GENTE: LA FICTION SU BERGOGLIO DEBUTTA SU CANALE5. “E’ UNA SERIE INCHIESTA”

Chiamatemi Francesco

La vita di Jorge Mario Bergoglio, dalla giovinezza fino al 13 marzo 2013, giorno della sua elezione a Pontefice. A pochi giorni dal suo ottantesimo compleanno, Mediaset festeggia Papa Francesco con una serie evento a lui dedicata e in onda in prime time su Canale5 mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre. Francesco, il Papa della gente si articolerà in due prime serate per scoprire una storia intensa e sconosciuta ai più, tradotta in film dal regista Daniele Lucchetti (questa è la sua prima serie tv) e prodotta da Taodue Film.

Il progetto ha richiesto sedici settimane di riprese in Argentina, Germania e Italia, tremila comparse, ma anche minuziose ricerche storiche e religiose, per unire in 200 minuti le verità storiche al linguaggio cinematografico. Il cast è internazionale: gli attori coinvolti sono infatti argentini, cileni, spagnoli. Nella giovinezza, Bergoglio sarà interpretato da Rodrigo De La Serna, poi (negli anni dal 2005 al 2013) da Sergio Hernandez.

Francesco, il Papa della gente è una serie inchiesta. Per capire cosa raccontare, per mantenere una relazione onesta con il personaggio, senza esaltarlo ne’ ridurlo, ho dovuto scavare nelle testimonianze dirette di chi lo conosce e di chi ha vissuto accanto a lui” ha spiegato il regista Luchetti, che nella serie ha raccontato le vicissitudini storiche talvolta drammatiche che hanno segnato la biografia e il carattere di Bergoglio.

Francesco, il Papa della gente – trama

La vicenda narrata parte dagli anni della giovinezza vissuti in Argentina, quando Jorge è un ragazzo come tanti: figlio di una famiglia di emigrati italiani, peronista, con una fidanzata e degli amici. In lui, però, nasce la vocazione religiosa che lo porterà a entrare, poco più che ventenne, nel rigoroso ordine dei Gesuiti. Tramontata la possibilità di diventare missionario in Giappone, Bergoglio prosegue la sua formazione ed ottiene il suo primo incarico, la cattedra di letteratura presso un liceo dell’ordine nella città di Santa Fe. Professore rigoroso e dalla forte personalità, il futuro Papa già si distingue per gesti clamorosi come quello di invitare lo scrittore ateo Jorge Luis Borges a tenere delle lezioni ai suoi studenti. Sullo sfondo, il legame con Esther Ballestrino, una professoressa di Chimica che rimarrà per lui un riferimento.

Negli anni ’70, Bergoglio viene nominato Padre Provinciale dei Gesuiti per l’Argentina, incarico impegnativo soprattutto nel contesto storico della terribile dittatura militare di Videla, periodo in cui le violenze ed i soprusi non risparmiano nemmeno gli uomini di Chiesa. Padre Jorge, nonostante i rischi, si impegnerà in prima persona nella difesa dei perseguitati dal regime ma pagherà un prezzo umanamente altissimo vedendo morire o scomparire alcuni tra i suoi più amati compagni di strada. Vicissitudini, queste, che temprano il carattere del futuro Papa, talvolta mettendone anche alla prova la fede.

A segnarlo particolarmente è l’arresto di due sacerdoti gesuiti impegnati nelle periferie in aiuto ai più poveri e la sparizione della sua vecchia amica Esther, tra le fondatrici del gruppo delle madri di Plaza de Mayo, tra le poche voci attive contro il regime. In quegli anni, caratterizzati anche da un prolungato periodo trascorso in Germania per un dottorato in teologia, Bergoglio maturerà una vocazione ancor più marcata per la difesa degli ultimi e degli emarginati. Caratteristica, questa, che spiega alcuni suoi attuali atteggiamenti.

Divenuto Arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio continuerà la sua opera di aiuto agli abitanti delle periferie, difendendoli dalle sopraffazioni del potere politico ed economico e promuovendone la crescita individuale e collettiva. Il racconto si conclude con il Conclave del 2013 e con serata in cui, in una piazza San Pietro stracolma di folla, Jorge Bergoglio saluterà il mondo con il nome di Francesco.

Per me è stato un onore scavare nelle radici di una persona che catalizza su di sé l’energia di un intero continente e dei suoi movimenti politici, religiosi, culturali e che ha avuto la fortuna di vivere una vita che somiglia a una storia” ha detto Daniele Luchetti.

La produzione, su cui sono stati investiti 15 milioni di euro, verrà distribuita in 40 Paesi ed è stata acquistata da Netflix in esclusiva per il mondo (ad eccezione dell’Europa), come spiegato dal vicePresidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi.



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1 Commento dei lettori »

1. Luca ha scritto:

7 dicembre 2016 alle 10:57

Mi pare un po’ esagerato fare le elegie ad un papa che da così poco tempo si è insediato al Vaticano
Papa della gente ?
Perchè fa i selfie ?
Ma per piacere ..
Dopo 3 anni ? Cosa ha fatto di così importante ?
Mi pare che la cosiddetta pulizia all’interno delle mura vaticane sia solo una operazione di facciata
Non mi pare che i cardinali si siano trasferiti in case più piccole ma continuane a mantenare enormi privilegi
La storia ci dirà se sarà stato un papa della gente e se avrà combinato qualcosa di buono,finora qualche sorrisetto e qualche discorsetto e nulla più
Di certo non basta un titolo di una fiction



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