Nuova infornata di vicedirettori a Viale Mazzini e nuove linee sul fronte dell’informazione. In una seduta accompagnata da polemiche, il Cda Rai ha recepito i piani editoriali dei nuovi direttori di Tg2, Tg3, Giornale Radio Rai e Rai Parlamento. I responsabili delle testate hanno definito le proprie squadre di lavoro che verranno presentate alle redazioni. Per il Tg1 sono stati indicati nella carica di vicedirettore Maria Luisa Busi, Costanza Crescimbeni, Filippo Gaudenzi, Raffaele Genah, Francesco Primozich e Gennaro Sangiuliano.
Per il Tg2 Carlo Pilieci, Giovanni Alibrandi, Stefano Marroni, Rocco Tolfa, Andrea Covotta. Per il Tg3 Maurizio Ambrogi, Giorgio Saba, Pierluca Terzulli e Carmela Rita Santoro. I vicedirettori di Rai Parlamento sono Fulvio Meconi, Leonardo Sgura, Susanna Petruni e Alfonso Samengo; quelli del Giornale Radio Maria Teresa Torcia, Mario Vitanza, Francesco De Vitis, Mario Prignano, Roberto Pippan, Matteo Cortese.
Nel corso della riunione, alcuni Consiglieri hanno portato all’attenzione dell’assemblea i temi dell’andamento negativo degli ascolti di alcuni nuovi programmi Rai e del ritardo nella presentazione del piano informazione (che dovrebbe essere presentato entro dicembre). Secondo le ricostruzioni riportate dalle agenzie, le critiche più severe alla gestione del nuovo direttore per l’Offerta informativa, Carlo Verdelli, sono arrivate dal consigliere Arturo Diaconale, che ha contestato gli ascolti di Politics ma anche quelli del nuovo Sunday Tabloid di Rai2.
Secondo Prima Comunicazione (che a sua volta riporta cronache d’agenzia), Verdelli avrebbe avuto anche uno scambio di battute con Diaconale, e si sarebbe pronto a un passo indietro qualora venisse a mancare la sua fiducia nei suoi confronti. Nel pomeriggio di oggi, inoltre, in Vigilanza si è tenuto il seguito dell’audizione del DG Campo Dall’Orto, della Presidente Monica Maggioni, assieme al Responsabile prevenzione corruzione Rai Nicola Claudio.
Come anticipato, le novità uscite dal Cda sono state accolte con tono polemico. Non è mancata, al riguardo, la reazione di Michele Anzaldi.
“Con le ultime nomine il totale dei vicedirettori delle testate televisive Rai sale a 31 unità: un numero impressionante, un vero tripudio di poltrone che fa a pezzi ogni proposito di risparmio e ipoteca il futuro di chi avesse voluto effettuare nei prossimi anni i tanto sbandierati e promessi, ma ormai definitivamente archiviati, risparmi…” ha denunciato il deputato Pd.
Altrettanto duro il commento di Maurizio Gasparri:
“Continua l’opera di demolizione della Rai da parte degli attuali vertici che hanno il compito di mettere in ginocchio il servizio pubblico radiotelevisivo e di asservire l’informazione ai desideri di Renzi. Mentre nuovi programmi precipitano intorno al 2 per cento di ascolto e perfino gli spazi domenicali con il riesumato Pippo Baudo vengono sconfitti dalla concorrenza, si fa un’infornata di vicedirettori” ha affermato l’esponente forzista.