3
ottobre

RAI, STOP ALL’OSPITATA DI NICOLA PORRO DA AUGIAS. IL GIORNALISTA: “LA DECISIONE È DEI PIANI ALTI”

Nicola Porro

Il Porro è indigesto in Rai, a insindacabile giudizio di qualche stomaco influente. Non si potrebbe interpretare diversamente l’improvvisa revoca dell’ospitata che il giornalista Nicola Porro avrebbe dovuto tenere oggi – lunedì 3 ottobre – nel programma Quante Storie di Corrado Augias. Il conduttore di Matrix era stato invitato a Rai3 per presentare il suo libro di recente pubblicazione ma, a pochi giorni dalla diretta, gli è stato comunicato che l’appuntamento televisivo era saltato. Uno strano imprevisto, di fronte al quale l’ex curatore di Virus non le ha mandate a dire.

E’ stato lo stesso Porro, infatti, a svelare l’episodio sulle colonne de Il Giornale. Il giornalista ha raccontato di aver ricevuto un invito da Augias di essere stato poi contattato dalla sua redazione per sapere se avesse avuto bisogno di un taxi per raggiungere gli studi di Saxa Rubra. La macchina organizzativa, insomma, era già in moto. Ad un tratto, però, si è verificato uno strano inconveniente.

Giovedì scorso la casa editrice che ha pubblicato il libro ha ricevuto uno stop piuttosto inconsueto: rimandiamo di un mesetto. Alla richiesta di spiegazioni, la risposta, imbarazzata, è stata che per un po’ si voleva evitare, per par condicio referendaria, di invitare il sottoscritto. Il libro, come ormai sapete, parla dei grandi del pensiero liberale e del referendum non fa minimo accenno. Come peraltro il sottoscritto non ha mai fatto alcun cenno allo stesso. Ma insomma, anche Cappuccetto Rosso capisce bene che la questione non ha a che vedere con il quesito, ma con il libro. Difficile pensare, ad esempio, che i tanti autori di Repubblica invitati da Augias siano vergini politicamente. Cosa è successo dunque?” ha scritto Porro.

Il giornalista ha poi escluso che Augias ci avesse ripensato o che la direttrice Daria Bignardi avesse posto un veto (“non mi sembra il suo stile“). Secondo il conduttore di Matrix, lo stop alla sua ospitata sarebbe arrivato direttamente dai piani alti di Viale Mazzini, in particolare dal DG Antonio Campo Dall’Orto e dal direttore della Comunicazione Giovanni Parapini, da lui stesso ribattezzati ironicamente.

La decisione è dei piani alti. Il Conte Mascetti e ParapaParapa (suo assistente alla comunicazione a sua volta assistito dall’amico Gianluca Comin) devono aver preso male le mie intemerate mattutine nella Zuppa di Porro” ha commentato il giornalista, riferendosi alle sue irriverenti dirette quotidiane su Facebook, nelle quali i vertici Rai non sono stati risparmiati.

Quella della par condicio referendaria, in realtà, pare una scusa abbastanza grossolana. Negli studi di Quante Storie, infatti, sono passati anche altri autori che – in maniera più o meno diretta – si sarebbero potuti associare alla consultazione di dicembre. E, tra i libri presentati, ce ne sono stati alcuni riguardanti proprio la Costituzione. Perché, quindi, ad essere ‘rimandata’ è stata proprio la presenza dell’ex conduttore di Virus, ora passato a Mediaset?

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1 Commento dei lettori »

1. Mister Zapping ha scritto:

3 ottobre 2016 alle 12:39

Sacrosanto che un volto della concorrenza non vada in Rai a promuovere il proprio libro. Più che altro mi stupisce il contrario (vedi Litizzetto a C’è posta per te, etc etc).



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