8
settembre

RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE: LA FERILLI POPOLANA NON DELUDE, MA CHE LENTEZZA

Rimbocchiamoci le maniche - David Coco e Sabrina Ferilli

Canale 5 si è rimboccata le maniche per davvero, cercando di offrire al pubblico una fiction che potesse convincerlo e risollevare le sorti del genere. Lo ha fatto puntando su una protagonista molto amata, Sabrina Ferilli, e su una storia popolare e di buoni sentimenti che per il momento ha fruttato un 15.8% di share solo sull’ammiraglia. Ma pare sorprendente che fosse ambientata ai giorni nostri, visto il clima retrò che vi aleggiava.

Rimbocchiamoci le maniche: buono il cast, racconto lento

Sarà che la Ferilli è di suo un personaggio, e dunque le viene proposto sempre lo stesso schema da anni: la donna combattiva ed umile che ha dei sani principi e che non si lascia mai né abbattere né corrompere, ma che si trova dinanzi un universo maschile che non la merita e che è costretta a sfidare. Sarà che il contesto è un paesino di provincia che sembra lontano dal resto del mondo, ovattato. Sarà che le lotte sociali sono storiche protagoniste dei racconti seriali. Sarà per tutto questo e per altro, ma Rimbocchiamoci le maniche ha il sapore del già visto, dell’antico, del ripetuto.

Ma ripetuto abbastanza bene, bisogna ammetterlo. La storia è articolata e piena di spunti, i personaggi sono ben delineati e dai caratteri vari e gli interpreti, soprattutto, si sono rivelati all’altezza della situazione. Oltre alla già citata Ferilli, che ha una personalità scenica che poche altre possono vantare, si è distinto anche David Coco, sempre misurato ma appassionato nelle sue performance; buona anche la prova di Sergio Assisi, anche lui calato in un ruolo che gli è abbastanza congeniale televisivamente, quello del farfallone dal cuore buono; ottimo, infine, l’apporto dato dalle operaie della fabbrica, tra le quali citiamo Michela Andreozzi, l’ex de I Ragazzi del muretto Francesca Antonelli e Daniela Terreri, già vista in Provaci Ancora Prof.

Tecnicamente, invece, c’è un solo grande appunto da fare, quello riguardo la lentezza esagerata del racconto, che poco si sposa con gli eventi narrati, alquanto vivaci sulla carta ma resi poco in video. In conclusione una proposta interessante, che vedremo come evolverà.



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