“Siamo servizio pubblico, siamo dalla vostra parte“. Elisa Isoardi ha subito dichiarato i buoni propositi, pronunciandoli quasi come un incoraggiante refrain per il ritrovato pubblico del mattino. Al debutto di Tempo & denaro, il nuovo programma del daytime di Rai1, l’avvenente conduttrice non si è dilungata in spiegazioni e – accompagnata da una fastidiosa musichetta di sottofondo - si è lanciata a capofitto nell’Italia “dei servizi, dei disservizi“, ma anche dei risparmi in tempo di crisi.
Per l’esordio del suo nuovo programma, Elisa si è ritrovata con tanta carne al fuoco ma con poco tempo per cucinarla adeguatamente. Così, tra vigili furbetti, ascensori, costi degli asili nido e proprietà dell’aglio, la prima puntata di Tempo & denaro si è rivelata confusionaria e poco approfondita, segnata da un ritmo talmente serrato da disorientare il telespettatore. Nella seconda puntata si è parlato invece di malasanità e pendolari.
I tempi concisi imposti alla trasmissione, peraltro, male si sono conciliati con il proposito di rispondere alle istanze dei cittadini con l’adeguata precisione (il numero verde non basta), soprattutto se consideriamo le esigenze del pubblico mattutino, che in genere ai ritmi sincopati preferisce una narrazione più didascalica. In un’ottica di palinsesto, inoltre, ravvediamo anche il rischio che Tempo e Denaro appaia come un doppione di Mi manda Rai3, che andrà in onda dalle 10 alle 11 (quindi poco prima) con la sua striscia quotidiana.
Elisa Isoardi saprà conferire alla nuova trasmissione un carattere proprio, capace di fidelizzare il pubblico? La signorina ha dalla sua parte la capacità di risultare gradevole e spontanea nei modi, anche nel rapporto con i suoi inviati e con gli ospiti. Ma ciò non basta se la struttura della puntata è caotica e se la conduttrice, più che una padrona di casa, è costretta a trasformarsi in una centometrista (il tempo a disposizione è poco e bisogna correre) non ancora a suo completo agio.
Quella di Tempo e Denaro è una partita che Rai1 si deve giocare al meglio, anche perché da tempo la rete non riesce a trovare la formula giusta per la fascia di daytime in questione.
1. daniela ha scritto:
6 settembre 2016 alle 12:28