La nuova fiction di Rai 1 Non dirlo al mio capo è partita bene, con un 26.27% che era facile pronosticare. Innanzitutto per l’ottima pubblicità ottenuta grazie al crossover con Don Matteo – trasmesso una seconda volta ieri in apertura della prima puntata – ma anche per la scelta degli interpreti, in particolare di Vanessa Incontrada il cui volto in casa Rai è sinonimo di buoni ascolti. E sarebbe un successo in parte meritato, visto che il prodotto al primo assaggio è risultato piacevole nell’insieme… Peccato che si potesse fare molto, molto di più.
Non dirlo al mio capo: una scrittura fin troppo ingenua per un successo annunciato
Con una storia così frizzante al centro della narrazione – quella della madre che nasconde al proprio capo di avere due figli e intanto si innamora di lui – si poteva dar vita ad un racconto divertente ed originale, che mischiasse riflessioni sociali a romanticismo puro. Invece la sceneggiatura di Non dirlo al mio capo, almeno per quanto concerne la prima serata, è apparsa un po’ ingenua, poco furba e quasi buttata via.
In primis le linee narrative di puntata, ovvero i casi di cui si occupa lo studio dell’avvocato Vinci, erano già visti, quindi poco emozionanti nonostante puntassero al cuore del telespettatore; idem per alcuni espedienti forzati, per esempio la presenza dell’angelo e del diavolo che confondono la protagonista.
Ma ciò che ha lasciato davvero a desiderare è la figura stessa di Lisa che, piuttosto che sembrare una donna combattiva e pronta a vivere per necessità due vite diverse, è apparsa come una inconcludente pasticciona per la quale risultava davvero difficile fare il tifo. E poco incisivo per il momento anche il protagonista maschile, interpretato dall’ottimo Lino Guanciale, presentato come scaltro, misogino ed esigente ma reso di fatto uno zimbello che non si accorge mai di nulla, che viene preso in giro con una facilità estrema.
Con un po’ più di attenzione gli autori avrebbero potuto sfornare un gioiellino, ma per il momento ci troviamo dinanzi ad un risultato che a livello di contenuti brilla poco. Migliorerà col tempo, equiparandosi ai suoi ascolti?
1. Peppe93 ha scritto:
29 aprile 2016 alle 15:17