Ciao Darwin è tornato. Ancora quello di sempre, ma come sempre in ottima forma. La settima edizione ha preso il via con una puntata che ha visto contrapporsi i normali e i diversi, capitanati da Orietta Berti e Rebecca Di Pasquale. E se il programma non ha offerto praticamente alcuna novità, si è rivelato comunque una piacevole conferma, raggiungendo, a dire il vero, picchi di quello che in gergo definiscono “trash” che non ricordavamo da tempo. Un Paolo Bonolis in gran spolvero, personaggi al limite dell’incredibile e tanta, tanta carne in vista. Questi gli ingredienti della prima puntata, che ha letteralmente fatto impazzire i social (119.000 unicii) – con un elevatissimo numero di cinguettii divisi tra chi (tanti) non conteneva le risate e chi invece faceva notare che, forse, la mano era un po’ scappata – e soprattutto ha portato lo share di Canale 5 oltre il 25%.
Tra le prove di coraggio, il defilè, e il viaggio con la macchina del tempo (che ha portato due improbabili concorrenti nel mondo horror), Ciao Darwin si è ripresentato con gli stessi e immancabili punti fermi di sempre. Il che non è necessariamente un male, sebbene qualche piccola variazione l’avremmo gradita. La ciliegina su una torta “iper calorica” sta nella veste, quasi vintage, che il programma ha giocoforza indossato. Già dalla sigla le ballerine si sono esibite praticamente seminude, la Madre Natura poi era bellissima e decisamente maggiorata. Durante la prova “A spasso nel tempo”, poi, la regia di Roberto Cenci non ha risparmiato primissimi piani di conturbanti fondoschiena e generosi décolleté arrivando a calcare (troppo?) la mano. Ciao Darwin riscopre una tv di pancia che sembrava passata, con l’ostentazione di canoni che riprendono un genere, quello di un varietà da molti dato per morto e sepolto ma evidentemente ancora vivo, seppur con gli adattamenti richiesti dai giorni nostri (si vedano anche i diversi balletti nell’arco della serata, coreografati da Marco Garofalo, dove sensualità e bellezza femminile erano ancora le protagoniste assolute).
Tra le note di demerito, la totale assenza di peli sulla lingua di Bonolis nei confronti dei partecipanti. Non è certo una novità, anche ad “Avanti un altro” la presa in giro del concorrente era uno dei punti peculiari. Ma, nelle prime prove della serata, i commenti sono sembrati un tantino pesanti. Solo per citare alcune parole di Bonolis: “Salvate la vacca – sembra una cernia col casco – spinga, ciccione – sembra un cacio cavallo – sembra un centipede umano”. La presenza di Luca Laurenti, invece, è sembrata meno incisiva del solito (forse a causa della sempre più strabordante incontenibilità di Bonolis).
Per la cronaca, la prima puntata si è conclusa con la vittoria dei “diversi”. La prossima sfida vedrà contrapporsi il mondo dei bucatini (con Maddalena Corvaglia a fare da capitano) a quello degli integratori (con Francesca Cipriani); la ricerca dell’uomo del terzo millennio continua.
1. Deddo ha scritto:
19 marzo 2016 alle 11:46