Promossi
9 ai Pooh. La band, che ha fatto la storia della musica leggera italiana, viene celebrata da Rai1 con una serata condotta da Carlo Conti che ha conquistato 5.5 milioni di spettatori.
8 al botta e risposta virtuale e virale tra Frank Underwood, “sostenitore” di Netflix, e Claire Underwood, “sostenitrice” di Sky Online, sulla messa in onda italiana di House of Cards. Il colosso californiano, che aveva iniziato l’originale strategia, ha dovuto incassare il ko inflittogli dalla concorrenza (qui maggiori info).
7 a Take Me Out. L’operazione di Discovery può dirsi riuscita dal punto di vista degli ascolti e, seppur con qualche difetto, dei contenuti. Persiste qualche perplessità a livello macro (qui la nostra recensione).
6 a Pequeños Gigantes. Il baby talent, condotto da Belen Rodriguez, non ha infiammato nè pubblico nè (soprattutto) critica ma ha centrato gli obiettivi. Una ricca macedonia di elementi, per lo più già visti, che è servita a non incappare in un flop, rischio elevato oggigiorno per le novità della tv generalista.
Bocciati
5 all‘attapirata Luciana Littizzetto. Non parliamo della querelle con Briatore, ma del fatto che l’influenza si abbatte sulla comica ogni volta che c’è una conferenza stampa di Italia’s got talent… Non vorremmo che i malpensanti si facessero qualche strana idea sulla sua reiterata assenza.
4 alla prima puntata dell’Isola dei Famosi 2016. Mediaset e Magnolia hanno tra le mani un format fortissimo, impreziosito dalla presenza di Simona Ventura come concorrente, e scelgono di puntare sull’inutile pecoreccio, generato da Isla Desnuda, che quasi oscura il resto. Monte Bianco, Il Dono, Tanto Vale… ma non è che a Magnolia ci sia qualche problemino?
3 al segmento di 30 minuti Ballando… prova a sorpresa, strumentale ai fini auditel (evitare la storia con ospite di C’è Posta Per Te e “scaricare” break pubblicitario), che ha preceduto Ballando con le Stelle. Quella di Rai1 non è una strategia scorretta o che fa gridare allo scandalo, quanto piuttosto una mossa incoerente con le dichiarazioni sbandierate sul rapporto tra ascolti e servizio pubblico e nemmeno poi così tanto utile. Meglio far finire Affari Tuoi alle 21:30 e procedere poi ad un’anteprima di 10 minuti, allora.
2 ad Anno Domini. La fiction biblica di Canale 5 fallisce miseramente. Dopo il successo de La Bibbia su Rete 4, è comprensibile che la rete ammiraglia abbia deciso di inglobare la serie religiosa nel proprio palinsesto. Tuttavia il risultato sarebbe stato migliore se per la trasmissione si fosse atteso il periodo pasquale, meno competitivo e soprattutto in linea con i temi trattati dalla fiction.
1 al daytime dell’Isola dei Famosi 2016. Quello che noi chiamiamo daytime in alcuni paesi è il programma vero e proprio trasmesso in prima serata. Da questo si capisce come Mediaset spezzettando, spalmando e riducendo al minimo la durata dei singoli appuntamento mortifichi le potenzialità del prodotto mettendo a dura prova il telespettatore. Inoltre è tanto il caos tra daytime e repliche: cartella stampa, web, social e persino la schermata – apparsa al termine delle strisce – contenevano (e contengono) errori sulla messa in onda.
1. Anastasia ha scritto:
14 marzo 2016 alle 16:41