Ermal Meta ri-sale sul palco dell’Ariston nell’inedita veste di artista solista dopo l’esperienza del 2010 in qualità di frontman della band La fame di Camilla e le molte partecipazioni nelle vesti di autore. Selezionato nelle serata del 27 novembre scorso (qui maggiori info), Ermal Meta porta in gara la propria voce e la propria musica nella categoria nuove proposte del Festival di Sanremo 2016 con il brano Odio le Favole.

Sanremo 2016: chi è Ermal Meta

Ermal Meta, classe 1981, ha origini albanesi ed è ad oggi del tutto naturalizzato italiano. Ermal figura tra gli artisti più maturi all’interno della categoria delle nuove proposte, ed in effetti la sua non è la prima volta sul palco della kermesse sanremese. La prima partecipazione in carne ed ossa al festival risale al 2010, anno in cui si presenta sempre nella categoria delle nuove proposte con la band La Fame di Camilla con il brano Buio e Luce. L’esperienza nella band pugliese dura per circa cinque anni, dal 2007 al 2012, anno dello scioglimento. Ermal Meta prosegue il proprio percorso musicale intraprendendo la carriera da solista, avvicinandosi in modo corposo anche alla composizione per altri. E’ proprio nella forma di autore e compositore che Ermal sale sul palco dell’Ariston altre due volte, firmando i brani Non so ballare per Annalisa (2013) e Straordinario per Chiara (2015). Portano il timbro di produzione di Ermal Meta, inoltre, alcuni tra i più importanti più conosciuti degli ultimi anni portati al successo da Emma, Occhi profondi e Arriverà l’amore, Francesco Renga, Era una vita che ti stavo aspettando, Marco Mengoni, Pronto a correre ed Io ti aspetto, Patty Pravo, Francesco Sarcina, Clementino e molti altri. Le canzoni del talentuoso artista albanese-pugliese si inseriscono anche tra le colonne sonore delle prime due stagioni di Braccialetti Rossi.

Ermal Meta si prepara quindi a concorrere tra le nuove proposte mentre tra i big saranno in gara molti degli artisti con cui ha collaborato in passato. Ermal infatti, questa volta scende  in campo mettendoci anche la faccia, proponendo un brano di cui firma testo e musica, nel quale fotografa attraverso una visione disincantata e contemporanea, quel che accade alla fine di una storia d’amore: Odio le favole.

Testi Sanremo 2016, Ermal Meta: Odio le favole

Ti ricordi quand’eri bambino
con i sogni legati al cuscino
ti ricordi quand’eri capace
di sentirti con poco felice
e da un gesto del tutto banale
imparavi che volto avesse
l’amore.

Ti ricordi le notti a parlare
e a incollare la luna nel cielo
con un dito poi farla sparire
come una sposa dietro al suo velo
di sudore, di lacrime o mare
ci sembrava la cura di tutto
il sale.

Per stare bene penso a te
per stare male penso a te e me.

Il futuro era bellissimo per noi
ti volevo bene e forse anche di più
fuoco che non brucia non si spegne mai
ti manco, non lo so
mi manchi e non lo sai.

Scorre un fiume e assomiglia alla vita
e la nostra sembrava in salita
non è vero, era solo paura
di affrontare la parte più dura
ma per quanto difficile sia
l’ordinario con te diventava
magia.

Il futuro era bellissimo per noi
ti volevo bene e forse anche di più
fuoco che non brucia non si spegne mai
ti manco, non lo so
mi manchi e non lo sai
Io ti voglio ancora bene e pure tu
cuore che si stringe non tradisce mai
e non ricordo come mai non ci sei più
ti manco, non lo so
mi manchi e non lo sai.

Odio le favole
e il gran finale perché
quello che conta è
qualcosa per cui una fine non c’è
non ci credere
se ti dicono che
passerà da sé
mi manchi e non lo sai.

Il futuro era bellissimo per noi
io ti voglio ancora bene e pure tu me ne vuoi
sii felice e non dimenticarmi mai
ti manco, non lo so
mi manchi e non lo sai.

Mi hai strappato l’amore di bocca
ma ogni tanto una str0nza ci tocca.

[TUTTI I TESTI DI SANREMO 2016]

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