Al Festival di Sanremo 2016 gareggeranno ventotto canzoni: venti nella sezione Big e otto nella sezione Nuove Proposte. Gli artisti scelti da Carlo Conti e dalla commissione hanno presentato testi qualche volta particolari, in alcuni casi anche difficili da capire, ma come sempre accade l’argomento portante della musica all’Ariston sarà l’amore, al quale è dedicata la metà delle canzoni.
Festival di Sanremo 2016, i testi: le canzoni d’amore
Ci sarà chi soffre per un amore perduto come Lorenzo Fragola (Infinite volte) e il giovane Erman Metal (Odio le favole), chi semplicemente lo rimpiange come Patty Pravo (Cieli Immensi) ed Enrico Ruggeri (Il primo amore non si scorda mai) e chi, come i Dear Jack (Mezzo respiro), non ne vuole accettare la fine.
Ma, per i più romantici, non mancheranno quelli innamorati dell’amore, che ne cantano la bellezza e la grandezza come Alessio Bernabei (Noi siamo infinito), Francesca Michielin (Nessun grado di separazione) nonché la funzione “curativa”, come Michael Leonardi (Rinascerai) e Chiara Dello Iacovo (Introverso), che attraverso l’altro riflette su se stessa.
Ci sarà anche chi vive un amore complicato e combatte a suo modo per salvarlo come Annalisa (Il diluvio universale), Giovanni Caccamo con Deborah Iurato (Via da qui), gli Zero assoluto (Di me e di te), Miele (Mentre ti parlo) e Dolcenera (Ora o mai più – Le cose cambiano), stroncata dalla noia della vita a due. Infine, agli Stadio toccherà l’amore non romantico ma totale di un padre per una figlia (Un giorno mi dirai).
Festival di Sanremo 2016, i testi: le canzoni introspettive
Dopo l’amore, numericamente parlando, viene l’introspezione e la conoscenza di sé, e sono ben otto le canzoni che nascono come pure riflessioni. Se Arisa “Guardando il cielo” canta dell’importanza della fede, di contro Francesco Gabbani (Amen) sprona le persone a non aspettarsi miracoli dall’alto e a rimboccarsi le maniche; ma anche i Bluvertigo (Semplicemente), Neffa (Sogni e nostalgia), Mahmood (Dimentica), Irama (Cosa resterà), Valerio Scanu (Finalmente Piove) e Noemi (La borsa di una donna) pensano ad alta voce, qualche volta finendo a cantare del mondo ed anche di temi di interesse sociale.
Festival di Sanremo 2016, i testi: le canzoni sociali
I puristi della denuncia a Sanremo 2016 saranno però Cecile, che affronterà le difficoltà derivanti dall’essere “N.E.G.R.A”.; Irene Fornaciari (Blu) e Clementino (Quando sono lontano), che tratteranno in maniera diversa il tema dei migranti. Inoltre, la Wake Up di Rocco Hunt – unico insieme a Clementino a cantare in dialetto (napoletano) – è una sorta di grido per smuovere le coscienze in merito all’attualità.
Poi, certo, ci sono Elio e le storie tese: ma per interpretare il testo della surreale Vincere l’odio ci vorrebbe un programma a parte…