Ritorno alle origini: dopo quindici anni, Fabio Volo è di nuovo lì. Nello studio de Le Iene. Ne è passato di tempo dal suo debutto nella squadra di Davide Parenti, ed ora lo scrittore e speaker radiofonico bresciano torna nel programma di Italia1 come conduttore. Lo troveremo in prima serata alla domenica, assieme a Miriam Leone e Geppi Cucciari, con lo spirito di chi ha qualcosa di nuovo da offrire.
Hai detto che torni come “lo zio ricco d’America”. Cosa significa?
Vuol dire che quindici anni fa ho lasciato questo gruppo di amici con cui avevo iniziato per andare a cercare fortuna, per fare ciò che sentivo e desideravo. Sono riuscito a farlo, ho realizzato il mio sogno americano e quindi adesso torno a casa. Sono un po’ come Ulisse.
Scherzando hai pure detto che c’è una componente di vanità in questa scelta…
Certo. Perché tornare da vincitori è una cosa, mentre tornare perché sei uscito di casa, ti è andata male e i tuoi amici ti rivogliono è un’altra. Io lo faccio anche per vanità.
Come è nato questo ritorno?
Parte del gruppo de Le Iene sono rimasti miei amici in questi anni, con molti di loro sono anche andato in vacanza e ci esco di frequente. Avevamo già parlato in passato di un ritorno ipotetico ma una volta avevo il libro, l’altra avevo il film, poi ero in America, stavo facendo un altro programma o volevo fare altre cose, quindi non siamo mai riusciti. Quest’anno invece è perfetto perché il libro è già uscito, il film sta per uscire e fino a maggio sono in Italia.
Ti rivedremo ancora su Rai3 ospite di Fabio Fazio a Che fuori tempo che fa?
Sì, il sabato sarò ancora su Rai3 e poi dai primi di maggio, quando finirò Le Iene, continuerò da New York, dove inizierò a girare la mia serie.
Una curiosità: perché hai rifiutato il programma Host in The Box, poi affidato a Teo Teocoli?
Ti dico la verità: non lo so. Ho fatto la riunione, doveva essere un sì, poi c’è stato un momento dove la produzione non è partita subito e a quel tempo io sono andato in Islanda a partorire il secondo figlio con la mia compagna, quindi poi ero fuori tempo massimo.
Hai visto il programma?
No, non l’ho visto…
Torniamo a Le Iene. Tu andrai in prima serata: come sarà l’impegno in questa fascia?
Credo che sarà molto divertente. Poi noi facciamo la televisione e non siamo rockstar davanti a uno stadio: che sia prime time o siano le 10 io sono sempre in questo studio, quindi non ho mai la visione della totalità delle persone che mi guardano come può averla un cantante. Quindi a me non cambia niente.