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gennaio

CIAO DARWIN 2016, POLEMICA PER I CASTING: “CERCANO RAZZISTI E OMOFOBI”

Ciao Darwin - una locandina per i casting

Non è certo una novità: fin dalla sua nascita Ciao Darwin ha contrapposto diverse categorie di persone, non mancando a volte di suscitare polemiche. Il sale del programma: la sfida tra gruppi di persone con caratteristiche opposte e l’obiettivo finale di trovare l’uomo e la donna del terzo millennio.
La nuova edizione sta per partire, Paolo Bonolis ha lasciato la conduzione del preserale Avanti un altro per dedicarsi proprio a Ciao Darwin che dovrebbe tornare a marzo dopo anni di silenzio. Ma il programma sta già facendo discutere, ancora prima della partenza. Oggetto del contendere i casting, e una netta presa di posizione da parte di un assessore regionale. Si tratta di Monica Cerutti, assessore alle pari opportunità, diritti civili e immigrazione della regione Piemonte, che ha deciso di dire la sua tramite un post pubblicato sul suo sito internet in seguito a dei provini “discutibili” che si sono tenuti a Torino il 12 gennaio.

“AAA cercasi uomini o donne “contrarie all’integrazione degli stranieri in Italia” e “contro i diritti delle unioni gay“. Scrive la Cerutti, riassumendo poi senza mezzi termini che Ciao Darwin nei suoi casting ha cercato “razzisti e omofobi“.

Probabilmente l’intenzione della produzione è quindi quella di realizzare una puntata in cui contrapporre persone pro e contro integrazione degli stranieri, e un’altra pro e contro unioni gay o qualcosa del genere. “Si tratta di un vero e proprio schiaffo al rispetto delle persone e dei diritti di tutti e tutte”, continua l’assessore. È inaccettabile che in un momento come questo ci siano programmi televisivi che vogliono alimentare xenofobia e omofobia. I media devono assumersi la responsabilità che hanno sulle spalle.

E poi richiama il ruolo divulgativo che ancora oggi il mezzo televisivo detiene: “Ci sono milioni di persone che purtroppo affidano la propria informazione e formazione esclusivamente alla televisione ed è impensabile che questa parli loro attraverso stereotipi, populismi e strumentalizzazioni“.

Fa dunque sapere che segnalerà il caso all’UNAR, ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, perché “Le istituzioni non possono continuare a predicare nel deserto”. Sulla pagina Facebook del programma ci sono diversi post che annunciano i casting. Tra i tanti anche uno in cui nel dettaglio si chiede: “Sapresti dire cosa rappresenta il gay pride?”. Facile pensare che possa proprio essere associato ai provini in discussione…

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13 Commenti dei lettori »

1. iole ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 12:28

Non ci vedo nulla di eclatante



2. Groove ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 12:41

Ciao Darwin ha sempre destato grosse polemiche, ricordo 6 anni fa quando Mazza il direttore di Rai 1 si scagliò contro Mediaset e Bonolis criticando programma e conduttore, e non mancò ovviamente la controreplica delle due parti. Celebre fu poi il caso di una puntata dell’edizione 2 in cui erano contrapposti etero contro gay, puntata che fu criticata persino da Piersilvio Berlusconi. Non sono mancate nemmeno polemiche contro l’uso degli animali nella prove di coraggio, gli animalisti si scagliarono duramente contro il programma. Poi ovviamente ci sono state un’altra infinitá di polemiche, è tutto riportato su Wikipedia. È normale che Ciao Darwin desti scalpore, ma penso che non bisogna esagerare perchè alla fine si tratta di un programma che mostra i difetti delle varie categorie prendendole in giro per le proprie convinzioni spesso causa di inutili discussioni. Che sia trash non vi è dubbio, a me però ha sempre fatto molto ridere!



3. Giovannil ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 12:43

A parte il fatto che forse la signora (di sinistra deduco, a questo punto) dovrebbe preoccuparsi di cose più importanti e che le competono maggiormente e più da vicino, non credo che una persona che prenda posizioni contro le unioni civili per gli omosessuali (quindi una persona di destra, presumibilmente) possa definirsi omofoba, e lo stesso dicasi per il tema dell’immigrazione. Anche perché, se la signora s’informasse, saprebbe che esistono anche gruppi di omosessuali che sono contro le unioni civili.
Senza contare poi il fatto che le idee politiche di Bonolis sono abbastanza note e che difficilmente avrebbe permesso che si propagandassero l’omofobia e il razzismo.
Quindi se la signora cercava quei famosi 15 minuti di notorietà ci è abbastanza riuscita, però non ci ha fatto proprio una bella figura.



4. BohBeh ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 12:50

non è razzismo o omofobia, si chiama “avere un’opinione diversa”. ma d’altronde viviamo in una società dove se ti presentano una ragazza, e non ti va di andarci assieme, sei automaticamente bollato come gay…



5. xxxxx ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 14:09

“Tra i tanti anche uno in cui nel dettaglio si chiede: “Sapresti dire cosa rappresenta il gay pride?”. Facile pensare che possa proprio essere associato ai provini in discussione…”. Infatti, se leggi bene, c’è scritto che per candidarsi bisogna fare un video in cui si risponde a una di queste domande.
Comunque, quoto i commenti di tutti gli altri: infatti, Bonolis non ha mai condotto programmi eccessivamente di cattivo gusto (nemmeno Ciao darwin, checché se ne dica), quindi non credo che in trasmissione vedremo pesanti insulti razzisti o omofobi (anche perché questo programma è sempre stato registrato).
Comunque, tra le altre cose, io ho sempre apprezzato questo programma perché, anche se in senso un po’ lato, fa satira sull’abitudine di alcune persone a etichettare il diverso basandosi su luoghi comuni, dimostrando (soprattutto grazie all’ironia di Bonolis e ad alcune situazioni che spesso si vengono a creare) la futilità di tali atteggiamenti (spesso, infatti, nonostante gli spunti per delle discussioni intelligenti, si piegava inevitabilmente sull’assurdo, credo che l’unico concorrente della storia del programma che ha colto questo aspetto sia stato Aldo Montano, capo della squadra degli “Umani”, nell’ultima edizione).
Spero, comunque, che si rida come gli scorsi anni.



6. fabrizio ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 14:51

E intanto si comincia a fare pubblicità al programma e a creare attesa.
Poi magari la prima puntata sarà etero contro gay o matrimoni contro unioni civili…
Insomma si stanno portando avanti col lavoro.
Loro sono furbi e chi gli da eco fa il loro gioco.
Chi cerca una tribuna elettorale o un talk sull’argomento non guardi la puntata, chi ha senso dell’umorismo e autoironia la guardi pure.



7. xxxxx ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 15:28

@fabrizio: lo dice anche Bonolis stesso: Ciao Darwin è una sorta di programma comico in stile Avanti Un Altro, non si cerca di indottrinare nessuno. Comunque etero vs gay l’hanno già fatta due volte (nella seconda edizione e nella quinta, in cui vi fu la mitica sfida in un gioco di intelligenza tra Costantino della Gherardesca e Franco Califano, che se ci penso mi viene da ridere ancora a distanza di anni), quindi non credo che la facciano.



8. Lupo ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 15:33

Di Ciao Darwin mi importa poco: è pur sempre un programma di intrattenimento, se non interessa c’è il caro vecchio telecomando. Mi colpisce invece che esista un “Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali” ma non un equivalente che tuteli le vittime di omofobia. Ennesima testimonianza dell’andazzo italiota.



9. BohBeh1 ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 16:31

@fabrizio: c’è già stato gay contro etero. e per non parlare dei soliti stereotipi, l’unica cosa che ricordo erano dei tizi vestiti da Raffaella Carrà….

@xxxxx: Califano leggenda, non ho mai dimenticato la battuta delle mutande col topo.



10. Antonio Sanna ha scritto:

21 gennaio 2016 alle 18:24

Ormai Bonolis e i suoi programmi non mi piacciono più, caduto nel trash più totale,volgare, battute a doppio senso…non riesco proprio a guardare ne Avanti un altro,ne lui e Laurenti….Ciao Darwin per quanto trash mi faceva ridere ma spesso anche lì si eccedeva nel trash e vogare



11. Filippo ha scritto:

23 gennaio 2016 alle 12:10

Non è una questione di volgarità o diversità di idee: qui si tratta di promozione del razzismo.

Cosa direste se facessero una puntata “Sei contro il diritto di voto alle donne?” o “Sei contro il diritto dei neri di sposarsi?”… Stessa identica questione, stesso identico territorio. Non si tratta di cattivo gusto, ma di promozione di idee razziste e profondamente errate!



12. Giovannil ha scritto:

23 gennaio 2016 alle 12:47

Chi avesse visto le puntate delle scorse edizioni di Caio Darwin che avevano come tema gay vs. etero, sa benissimo che tutto si fa in quel programma fuorché promuovere l’omofobia, quindi lo stesso si può prevedere per l’immigrazione. Non credo quindi che ci sia neanche da porsi il problema, è solo la classica tendenza dell’italiano medio di voler per forza esprimere una posizione politica anche dove non se ne sente assolutamente il bisogno. E poi ribadisco il concetto che essere contro i matrimoni gay non è omofobia (altrimenti gli omosessuali che sono contro i matrimoni gay avrebbero la fobia di se stessi?), così come essere a favore di posizioni più rigide sull’immigrazione non è razzismo (altrimenti cosa bisognerebbe dire di paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, e molti altri, che attuano rigidi controlli su chiunque entri nel loro paese?). Immischiare il voto alle donne e il matrimonio per i neri non c’entra assolutamente niente: quando queste leggi non c’erano ancora, questo era dovuto al fatto che si ritenevano donne e neri come esseri inferiori (e si trattava quindi sì di razzismo). Non credo che che chi prende posizioni contro i matrimoni gay ritenga gli omosessuali persone inferiori.



13. Giovannil ha scritto:

23 gennaio 2016 alle 12:48

*Ciao
Perdonate l’errore di ortografia, scrivere con il cellulare non è semplice!



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